Il previdente della BCE, Mario Draghi, al termine della conferenza stampa di oggi 07 marzo, conferma quanto i mercati attendevano, tassi di interesse invariati ma precisando che si mantengano su ai livelli pari a quelli attuali almeno fino a fine 2019.
Ma la mossa che ha sorpreso è la risposta allo stato di incertezza in cui versano le economie e il sistema del credito in Europa, dando una svolta della politica monetaria dalla pausa a nuovi aggressivi interventi di stimolo, con l’annuncio della riapertura da settembre di una nuova serie di Quarterly Targeted Longer-Term Refinancing Operations, vale a dire il Tltro-III, prestiti alle banche a condizioni estremamente agevolate diretti a canalizzare risorse verso un’economia reale che sta facendo fatica a ritrovare il passo della ripresa.
A partire da settembre 2019 fino a marzo del 2021 con la T-ltro la BCE apre i rubinetti ai prestiti alle banche a lunga scadenza e con tassi molto bassi, previsti per dare liquidità al sistema finanziario e spingere gli istituti di credito ad aprire i cordoni della borsa verso le imprese i consumatori. I nuovi Tltro (targeted longer-term refinancing operations) avranno una durata biennale. Operazioni che aiuteranno a mantenere condizioni di credito favorevoli per le banche e aiuteranno con una trasmissione efficace della politica monetaria.
In base al nuovo programma di aste Tltro, le controparti potranno prendere a prestito fino al 30% dello stock di prestiti idonei alla data del 28 febbraio 2019, a un tasso che sarà indicizzato al tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento per tutta la durata dell’operazione. Come gli altri programmi Tltro, le nuove aste prevedono degli incentivi per mantenere condizioni di credito favorevoli.
Reazioni dei mercati dopo l’annuncio della BCE
L’annuncio della BCE di una nuova serie di Tltro a partire da settembre 2019 fino a marzo del 2021 fa cambiare segno a Piazza Affari, che torna prima in positivo per poi crollare a fine seduta.
Stessa sorte per la moneta unica, che vede in questo moneto trovarsi a quota 1,12349 (-0.64%) nei confronti del dollaro USA.
Con questo movimento l’euro è sceso sui minimi registrati a giugno 2017. Il grafico mostra la situazione attuale.
Al momento consigliamo prudenza in quanto la volatilità è alta e ampi movimenti, da una parte o dall’altro potrebbero verificarsi velocemente.
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