Negli ultimi mesi, il mercato finanziario ha assistito a un evento significativo: il rafforzamento dello Yen giapponese. Questo fenomeno non è stato guidato dalle usuali manovre della Banca del Giappone (BoJ), ma piuttosto da aspettative di un possibile aumento dei tassi d’interesse. Questa svolta ha sorpreso molti, soprattutto in un periodo di festività e con i mercati azionari in forte crescita.
Un Tuffo nel Passato: La Storia dello Yen
Per comprendere appieno questo cambiamento, è essenziale rivisitare alcuni momenti chiave nella storia dello Yen. Dal declino del cambio USD/JPY negli anni ’90 alla crisi russa del 1998, fino alla crisi Lehman del 2007-2011, lo Yen ha sempre avuto un ruolo centrale nei movimenti valutari globali. La BoJ ha saputo intervenire in momenti cruciali, influenzando i trend senza manipolazioni eccessive.
L’Intervento della BoJ e l’Attuale Situazione
Recentemente, la BoJ ha segnalato che non tollererà un cambio USD/JPY superiore a 150-151, intervenendo per vendere dollari e acquistare Yen. Questa politica ha portato a un movimento significativo di 560 pips in una sola sessione, un evento non visto da tempo.
Prospettive Future per lo Yen
Molti analisti prevedono che il 2024 potrebbe essere l’anno dello Yen e della debolezza del dollaro. Con l’attuale scenario, il futuro appare intrigante, soprattutto per quanto riguarda i livelli chiave del USD/JPY. Attualmente, il supporto si trova a 141.60, con potenziali correzioni fino a 145.80-146.50. Tuttavia, il trend sembra orientato verso una vendita su rally.
L’Impatto Economico
Il PIL giapponese ha mostrato una contrazione del -0.7% nel terzo trimestre del 2023, segnando una deviazione dai dati positivi dell’anno precedente. Questo calo è attribuibile alla diminuzione dei consumi privati, delle spese in conto capitale e degli investimenti pubblici.
L’Impatto sul Mercato Azionario
Nonostante le previsioni che suggerivano un possibile aumento del rischio sugli altri asset a seguito del rafforzamento dello Yen, il mercato azionario ha dimostrato una resilienza notevole.
Questa situazione si è manifestata in modo evidente a Wall Street, dove gli indici hanno continuato a registrare livelli elevati, sfidando le aspettative di un possibile impatto negativo derivante dalla volatilità valutaria.
Questa tendenza ha trovato riscontro anche in altri mercati globali, dove le borse hanno mantenuto una posizione di forza, testimoniando la capacità degli investitori di adattarsi rapidamente a nuovi scenari economici. Inoltre, l’indice Vix, spesso considerato un termometro del sentiment di mercato, è rimasto stabile, indicando un appetito al rischio non scalfito dalle dinamiche valutarie.
Questo scenario ha offerto una visione interessante sul comportamento degli investitori, che sembrano aver integrato le nuove informazioni senza lasciarsi trascinare in una reazione eccessiva.
Dati Macroeconomici Rilevanti: Un Quadro Complesso
Nell’analisi dei dati macroeconomici, emerge un quadro complesso che richiede un’attenta interpretazione. Da un lato, abbiamo assistito a un lieve aumento dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, un indicatore che, pur segnalando un raffreddamento rispetto ai mesi precedenti, rimane in un contesto storico di forte resilienza del mercato del lavoro. Questo dato, sebbene indichi una leggera flessione, non deve essere interpretato in modo allarmistico, ma piuttosto come un naturale adeguamento in un’economia che sta cercando un nuovo equilibrio dopo periodi di crescita sostenuta.
Allo stesso tempo, l’attenzione si concentra sui Non Farm Payrolls, con previsioni che indicano un incremento nell’occupazione nel settore non agricolo. Questo dato è particolarmente rilevante perché fornisce un’indicazione chiara sulla salute del mercato del lavoro e sulla capacità dell’economia di generare nuove opportunità di impiego. Inoltre, i guadagni settimanali, attesi in aumento sia su base annua che mensile, offrono un ulteriore spunto per valutare il potere d’acquisto e il benessere economico dei lavoratori, elementi fondamentali per comprendere la direzione dell’economia nel suo complesso.
Commento di Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
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