Il commento meno dovish di Jerome Powell potrebbe essere il preludio di un cambiamento sui mercati

Comincia oggi un’altra settimana sul mercato dei cambi, ancora caratterizzata da movimenti non così significativi, anche se poi, andando nel dettaglio delle varie coppie di valute, si scoprono anche opportunità interessanti su determinati cross. Ma la settimana si apre soprattutto con l’intervista di Jerome Powell rilasciata al programma televisivo “60 minutes”, nella quale il Presidente della Fed ha evidenziato come riaprire troppo velocemente, potrebbe ancora essere un rischio per la ripresa economica. Ha poi aggiunto però che la Fed sosterrà l’economia fino a quando la ripresa non sarà completa. Ad oggi, secondo il Presidente, manca ancora qualcosa per poter dire che la crisi sia superata, e questo qualcosa riguarda il mercato del lavoro. Powell ha poi anche parlato dell’inflazione, riaffermando il fatto che non vuole vedere l’economia tornare ai livelli di inflazione degli anni 80, e gli basta veder tornare la crescita dei prezzi sopra al 2% per qualche tempo prima di intervenire. Un commento maggiormente hawkish del previsto, anche rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate durante le conferenze stampa in seguito al Fomc. Ha poi espresso preoccupazione per quella parte di lavoratori per i quali la pandemia non pare ancora terminata, e le vaccinazioni, secondo il Presidente, stanno portando ad una ripresa estremamente robusta. Infine ha ribadito il fatto che il sistema finanziario ha anche la forza e i mezzi per sopportare un eventuale shock significativo dei mercati. Questa ultima dichiarazione fa pensare che prima o poi il Presidente si aspetta un calo dei mercati azionari? Non lo ha affermato esplicitamente ma comunque è interessante il fatto che ne abbia parlato.

Ritornando alle price action, segnaliamo la salita dell’EurGbp che si avvicina alle resistenze chiave poste in area 0.8725-30 mentre il Cable testa ora il supporto chiave a 1.3670-80 area, che, se violato, potrebbe aprire la strada ad una accelerazione ribassista con obiettivi posti in area 1.3470-80. Se il livello tenesse, si potrebbe invece rivedere un rialzo anche fino a 1.3800 dove passa la ema a 21 periodi sul daily. La fase, nel medio, appare ancora distributiva a massimi decrescenti e minimi decrescenti, ma per essere alimentata, deve rompere il suddetto supporto. L’Euro, in rapporto alla moneta britannica, evidenzia comunque ancora debolezza nei confronti del dollaro, non essendo per ora riuscito a rompere al rialzo l’area di 1.1980-90 che rappresenta il punto di svolta che ci farebbe pensare ad un ritorno del trend rialzista.

Sulle altre valute, segnaliamo un UsdCad abbastanza debole, non lontano dai supporti chiave posti a 1.2470-80 e 1.2370-80. C’è ancora debolezza anche se le aree di supporto sembrano ancora robuste. Le oceaniche paiono ancora in correzione e si trovano vicino a dei punti chiave, che se violati al rialzo potrebbero far ritornare il trend rialzista primario, ma nel caso di fallimento, potrebbero proseguire anch’esse nella fase distributiva a minimi decrescenti. Per il momento, tra le due, preferiamo ancora la distribuzione. UsdJpy che dopo la discesa della settimana scorsa, potrebbe tentare qualche ripartenza, e da questo punto di vista, l’area chiave è posta a 110.00 che, se superata, potrebbe segnalare la ripartenza verso i massimi.

Sul fronte dati la settimana appare interessante per diverse ragioni. Cominciano le trimestrali societarie che saranno sotto l’occhio degli investitori, mentre avremo le pubblicazioni delle vendite al dettaglio in Usa, Eurozona, insieme a quelli sulla produzione industriale, il Pil del Regno Unito, la bilancia commerciale e il Prodotto interno loro cinese riferiti al primo trimestre. Infine, dati sull’occupazione australiana, compresa la fiducia dei consumatori e la decisione sui tassi in Nuova Zelanda. Una settimana da vivere intensamente.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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