I timori del dato sull’inflazione Usa superiore alle attese spaventa gli investitori

La vera novità delle ultime 24 ore è rappresentata dalla discesa dei mercati azionari che, improvvisamente, hanno invertito la propria rotta e hanno cominciato a perdere quota. Il Dow Jones ha chiuso sotto quota 34.000 perdendo oltre il 2%. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno oltre il 3.5% mentre l’S&P più dell’1%, ovvero una cinquantina di punti dai massimi di giornata. Le ragioni sembrano da ricercare nei timori che il dato sull’inflazione Usa, in via di pubblicazione oggi pomeriggio, possa essere decisamente superiore alle attese, unitamente alla paura che la crescita dei prezzi delle materie prime possa andare ad inficiare il recupero della congiuntura.

Ieri diversi rappresentanti della Fed si sono espressi e ciò che è emerso è il fatto che l’economia Usa sia in via di guarigione anche se persisterebbero ancora delle minacce e sarebbe troppo presto per invertire la rotta dell’espansione monetaria. Di fatto niente di nuovo, direte voi, rispetto a quanto già non si sapesse, ma periodicamente dobbiamo abituarci al fatto che, man mano il tempo trascorrerà e che il nuovo denaro immesso come liquidità nel sistema imprese/famiglie raggiungerà i suoi obiettivi, emergeranno sempre di più dei timori legati ad un rialzo prematuro dell’inflazione. Ciò a noi pare francamente inevitabile. Ameno di un ritorno della recessione, legata a qualche incognita che ora non possiamo prevedere, ma sembra francamente difficile un’eventualità del genere.

Per quel che riguarda le materie prime, il petrolio è rimasto sopra i 65 dollari al barile mentre il rame è vicino ai massimi. L’oro resta sostanzialmente sopra i 1800 dollari l’oncia e nulla al momento sembra farlo girare al ribasso.

Sul mercato dei cambi, questo principio di avversione al rischio significa una cosa sola ovvero recupero del dollaro. Ma ciò che ora conta è osservare l’andamento dei rendimenti dei titoli di stato decennali americani per verificare l’attendibilità di questi timori che emergono tra gli investitori che liquidano portafoglio azionari. In effetti, dopo dei minimi in area 1.559, il rendimento del decennale Usa è tornato sopra 1.62, ancora però ben lontano da quell’1.75 del mese di marzo, ma comunque sufficiente a far scattare l’allarme tapering. Per ora i banchieri centrali Usa, che ieri si sono espressi, hanno gettato acqua sul fuoco, ripetendo incessantemente come sia prematuro parlare di tapering. Ma il mercato anticipa sempre, questo lo sappiamo. Oggi quindi, alle 14.30, tutti incollati ai monitor per osservare i dati sull’inflazione Usa del mese di aprile, attesa a +0.3% mese su mese nel dato generale, mentre il dato core, è atteso a +0.2%. I numeri su base annua sono previsti al 3.6% nel dato generale e +2.2% nel dato core. Vedremo, c’è grande attesa per questo dato che è il market mover di giornata. Ma occhio anche ai dati inglesi di stamani, relativi al Pil, che potrebbero muovere la sterlina. Insomma, un mercoledì da non sottovalutare.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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