Siamo tornati ad un mercato volatile e che sembra sentire piuttosto bene i livelli di supporto e di resistenza.
Sulle borse mi sembra in essere la prosecuzione della fase distributiva, evolutasi in modalità di correzione chiara, e questo anche sull’America; Wall Street nelle ultime sedute mostra sequenze di massimi e minimi decrescenti sui principali strumenti finanziari. Nella seduta di ieri si sono notate maggiori pendenze sulle discese, come del resto anticipato anche dal VIX.
Per il momento giudico questa fase una logica e doverosa presa di profitto da parte degli investitori, che probabilmente potrebbe ancora continuare per alcune sedute. In America il Black Friday cade il 24 di questo mese, e sarà data da osservare attentamente per verificare – a partire dalle tre sedute precedenti – il comportamento di un indice sempre molto reattivo quando si parla di rally natalizio, e cioè del Nasdaq. Ovviamente questa mia analisi non è previsionale ma solamente descrittiva di uno scenario ipotetico.
Ieri abbiamo visto rallentamento dell’attività economica in Cina, ma soprattutto l’avversione al rischio si è definita nella discesa progressiva e senza rimbalzi delle borse europee, inizialmente rasserenate dai dati macro economici del Gdp tedesco, numeri che però hanno creato le condizioni per un recupero molto vistoso dell’euro: questo non ha ovviamente giovato alla stabilità dei prezzi sull’azionario, stemperandone l’iniziale positività. I listini si sono quindi girati nuovamente con prese di beneficio, soprattutto sull’Italia (che oggi patisce un incremento dello spread) dove pesano le banche e anche l’energia, che soffre del ritracciamento del prezzo del petrolio.
In termini di ciclo economico, le materie prime hanno sentito anche il livello tecnico di 320 su rame, prezzo che ha attivato delle prese di profitto piuttosto logiche: non dimentichiamo che il rame a maggio quotava 250.
Credo che le materie prime stiano evidenziando una maggiore prudenza del ciclo industriale, e in ogni caso hanno raggiunto livelli pericolosi ai fini inflattivi. Argomento sul quale la riunione dei banchieri centrali delle 11:00 ieri non ha fornito evidenze, se non quelle di una visione generale abbastanza dovish da parte di tutti, e che probabilmente ha indebolito il dollaro.
La sensazione che i mercati secondo me hanno è di una crescita più robusta in America e che giustifica un incremento dei tassi, fattore tecnico che di base impatterà sull’enorme leva presente sul mercato azionario. Poiché anche la riforma fiscale è impantanata, queste sono due buone ragioni per correggere. Poi domani ci sono i dati del Cpi Usa, e quindi gli operatori si vogliono presentare a questo appuntamento più liquidi.
In Europa invece la crescita è inferiore, ma comunque presente, e il cambio forte ha decisamente sorpreso tutti quelli che pensavano ad una rottura decisa di area 1,1650 e che con ogni probabilità avevano impostato operazioni long azionario europeo/short sulla valuta. La violenza dei movimenti fa pensare a operazioni di frettolosa ricopertura.
Tokio di nuovo debole e il forte calo della divisa australiana hanno stanotte depresso l’Asia, e oggi ci troviamo di nuovo a vedere significativi stop loss in queste prime due ore di seduta, contraddistinte come dicevo da ritorno di volatilità: 110 punti di discesa dal prezzo di chiusura di ieri sul Dax non si riuscivano a vedere nemmeno in un’intera giornata di contrattazioni.
Quadro tecnico pertanto probabilmente non favorevole ai compratori, quantunque l’ipervenduto di breve cominci a essere vistoso. Ad esempio sul Dax farei attenzione in ogni caso all’area 13.060 sul quale è possibile che vi siano trailing stop ribassisti.
In dettaglio ecco i livelli di equilibrio/top/bottom – calcolati per la seduta odierna – dei principali strumenti finanziari da me monitorati:
- Dax: 13.000- top a 13.150, bottom 12.790
- Eurostoxx: 3541- top a 3617, bottom 3483
- Bund: 162.40- top a 162.60, bottom 161.82
- FtseMib40: 22.160 – top 22.450, bottom 21.790
- Sp500: 2576, top 2598 bottom 2557
- Nasdaq: 6295, top 6369, bottom 6232
- Dow Jones: 23.360, top 23.545, bottom 23.180
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
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