La settimana appena trascorsa è stata particolarmente significativa per i mercati finanziari, in quanto i dati economici degli USA sono stati al di sotto delle aspettative degli analisti, rivelando la possibilità di una recessione che potrebbe non essere così remota come si pensava.
Dai PMI ai dati sul mercato del lavoro, passando per gli ordini di beni durevoli o quelli all’industria, tutti hanno mostrato un peggioramento rispetto al consensus. La politica restrittiva delle banche centrali sta producendo gli effetti che fino a poche settimane fa non si vedevano.
In particolare, i dati sul mercato del lavoro sono stati particolarmente preoccupanti. Il settore, che tirava fino a qualche settimana orsono, comincia a evidenziare segnali di cedimento, con quasi 90.000 posti di lavoro persi solo a marzo e 270.000 tagli nel primo trimestre, il valore più alto dallo scoppio della pandemia. Ciò è dovuto principalmente ai tassi di interesse più elevati, che costringono le aziende a licenziare.
Oggi si attendono i Non Farm Payrolls, un indicatore economico chiave che misura il numero di posti di lavoro creati nel settore non agricolo degli Stati Uniti. Tuttavia, le previsioni oscillano tra i 240 e i 250.000 posti di lavoro creati, mentre alcuni analisti prevedono numeri decisamente inferiori in seguito al dato sull’ADP, di gran lunga inferiore al consensus.
Reazione del mercato dei cambi
L’andamento dei dati economici degli USA ha un forte impatto anche sul mercato dei cambi. Attualmente, l’EUR/USD è appena sopra 1.0900, il Cable a 1.2450 e l’USD/JPY a 131.60. In attesa del dato delle 14:30, i movimenti sono ridotti, ma la sensazione è che il dollaro abbia ancora qualcosa da dare al ribasso.
Contro l’euro, i livelli chiave sono posti a 1.1030-40, mentre contro la sterlina a 1.2530. L’USD/JPY rimane sell on rallies fino a che tiene la resistenza chiave a 134.00-10 area, con target di medio termine compresi tra 126.50 e 127.40.
Sui cross, c’è ancora debolezza persistente dell’EUR/GBP, mentre l’EUR/NZD e l’EUR/AUD sono vicini ai massimi a causa del ribasso di AUD e NZD, che sembrano soffrire le dichiarazioni meno restrittive del previsto delle rispettive banche centrali. Tuttavia, gli investitori pensano che si sia arrivati al pivot in Oceania.
Infine, sul USD/CAD ci sono resistenze interessanti tra 1.3570 e 1.3600, che rappresentano nuovi livelli per provare a comprare dollari canadesi, sulla scia del rialzo del prezzo del greggio.
Che cosa aspettarsi ora
I dati economici degli USA hanno un forte impatto sui mercati finanziari, influenzando i movimenti delle valute e delle azioni. Gli investitori devono tenere d’occhio questi dati e le loro conseguenze per fare le scelte di investimento più appropriate.
In particolare, i dati del mercato del lavoro sono un indicatore importante della salute dell’economia e possono influenzare l’andamento dei mercati finanziari. I Non Farm Payrolls sono un dato molto atteso, in quanto possono influire sulle politiche monetarie della Federal Reserve e sul valore del dollaro.
Inoltre, gli investitori devono prestare attenzione alle dichiarazioni delle banche centrali, che possono avere un impatto sui mercati dei cambi. Ad esempio, le dichiarazioni meno restrittive del previsto delle banche centrali di AUD e NZD hanno causato un ribasso delle valute, mentre l’aumento dei tassi di interesse della RBNZ ha avuto un effetto opposto.
La situazione attuale dei mercati finanziari è incerta, con la possibilità di una recessione imminente. Gli investitori dovrebbero essere cauti e fare le scelte di investimento in base ai dati economici e alle condizioni di mercato attuali.
È anche importante ricordare che la situazione dei mercati finanziari può cambiare rapidamente. Gli investitori dovrebbero monitorare costantemente le notizie e gli eventi che possono influenzare i mercati, in modo da prendere decisioni di investimento informate e tempestive.
Commento di Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
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