Le Fed si prepara ad alzare i tassi dal mese di Marzo in avanti

Mentre i principali listini azionari, cercano di invertire “la rotta del sud” che avevano intrapreso nelle ultime 8 / 9 sessioni operative, sul mercato dei cambi si assiste ancora ad una fase di totale incertezza, legata ai dubbi che la maggior parte di analisti e investitori hanno, rispetto a ciò che stasera, nella riunione sui tassi della Federal Reserve, Jerome Powell potrebbe dire.

La tensione sui mercati nelle ultime ore sembra affievolirsi lentamente, anche se rimangono le preoccupazioni relative ad una economia americana che probabilmente rallenterà, ma che contestualmente deve contrastare una inflazione ancora sostenuta. I dubbi sono tanti, tra cui decidere per esempio se acquistare asset denominati in dollari per sfruttare i futuri rendimenti superiori rispetto a quelli percepiti su altre divise, oppure se vendere gli stessi, denominati in valuta statunitense, in ragione dei timori verso una “possibile recessione” nel caso in cui gli aggregati macro come consumi, vendite al dettaglio indici dei direttori di acquisto, e mercato del lavoro, non seguissero l’andamento dell’inflazione da qui al mese di marzo prossimo.

Stasera Jerome Powell non potrà però smentire quanto dichiarato nelle ultime due riunioni, pena perdita di credibilità verso l’Istituto centrale, quando ha definito l’inflazione “strutturale” contestualmente ad una fase di crescita robusta, che costringerà la Fed ad alzare i tassi dal mese di Marzo in avanti, con tre o addirittura quattro incrementi del costo del denaro. E i rendimenti dei titoli di Stato Usa? E il debito? Sono tutte domande a cui Powell prima o poi dovrà dare una risposta.

Il mercato, nelle ultime ore, ha comprato dollari contro quasi tutte le valute, eccetto lo Jpy, verso il quale però non è crollato, come sarebbe stato lecito attendersi, in ragione dell’ulteriore calo delle borse, ma ha tenuto comunque. Segno che per ora il dollaro rispecchia la prima parte del proverbio che afferma “buy on rumors” dove i rumori sono le voci di una Fed che sarà presumibilmente falco sui tassi. Cosa accadrà però, in seguito alla decisione della Fed (probabili tassi invariati), seppur con uno statement in prospettiva rialzista? Probabilmente ci aspettiamo che venga confermata la seconda parte del proverbio, ovvero “sell on news” dove la news sarà la decisione quasi scontata della banca centrale. Questo significa che se il dollaro spinge fino a questa sera, poi ci aspettiamo delle correzioni, la cui entità però dipenderà dai toni utilizzati dal Governatore della Fed.

Entrando nel dettaglio, notiamo ancora debolezza delle oceaniche, che non riescono per ora a correggere, mentre l’EurUsd, tutto sommato, tiene l’area di 1.1260. Il Cable continua a reagire tutte le volte che si avvicina a 1.3450 mentre EurGbp ha corretto tornando sui punti del precedente breakout, a 0.8350 60 area. Tutti i cross dello Jpy, insieme al UsdJpy sono stabili o dipendono dalle price action dell’altra valuta con cui di volta in volta, si confronta (EurJpy si muove in dipendenza dell’EurUsd, così come GbpJpy si muove in dipendenza della sterlina etc etc). UsdCad ha ripiegato mettendo pressione ai cross AudCad e NzdCad mentre EurAud ed EurNzd restano sostanzialmente stabili.

Stasera, in termini di volatilità quindi, ci aspettiamo una accelerazione delle price action, ma non crediamo che partano i trend, perché ci aspettiamo ancora incertezza, quindi lateralità sui cambi, nei giorni a venire.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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