Il mondo dei mercati finanziari è affascinante, ma spesso paradossale. Gli eventi recenti hanno rivelato queste contraddizioni, accentuando le tensioni tra gli investitori e mettendo a nudo la volatilità intrinseca di quest’ambito. Analizziamo gli aspetti cruciali di questa situazione.
L’incontro di Sintra e la posizione della BCE e della FED
A Sintra, nel cuore del Portogallo, si è recentemente tenuto un forum di rilievo, ospitato dalla BCE (Banca Centrale Europea). Il discorso di Christine Lagarde, capo della BCE, ha ribadito la volontà della Banca di incrementare il costo del denaro. Parallelamente, Jerome Powell ha indicato un percorso tortuoso per il ritorno all’inflazione al 2%, fissando il 2025 come anno ideale per tale obiettivo.
Per di più, la Federal Reserve (FED) ha svelato che continuerà a stringere la propria politica monetaria, nonostante abbia mantenuto stabili i tassi di interesse nell’ultima riunione.
Un mercato bipolare: azioni contro valute
La reazione del mercato a queste dichiarazioni è stata, come spesso accade, contraddittoria. Da un lato, le borse mostrano una resistenza resiliente, mantenendo un appetito al rischio costante. Dall’altro lato, sul mercato dei cambi si percepisce una tensione palpabile, che riporta il dollaro al centro dell’attenzione come valuta rifugio, una singolare anomalia dei nostri tempi.
Il cambio ChfJpy ne è un esempio: ha superato il massimo storico del 1979, attestandosi a quasi 161.30. Altri cross del franco svizzero, come NzdChf, si avvicinano ai minimi storici. La domanda che sorge spontanea è: chi sta mentendo, il mercato azionario o quello dei cambi?
Mercato azionario: resilienza o illusione?
L’indice Vix e l’indicatore fear and greed non sembrano preannunciare un collasso dei mercati. La stabilità dell’indice Vix e la persistenza dell’avidità nei mercati suggeriscono una sostanziale resilienza. Tuttavia, la domanda resta: quanto a lungo potrà durare?
Gli indici americani, che dovrebbero in teoria correggere in un contesto di aumento dei tassi, sembrano inarrestabili. Dow, S&P 500 e Nasdaq mostrano tutti una tenuta solida, nonostante le voci di una possibile recessione. Si sussurra di un mercato dominato dai market makers sulle opzioni, mentre i retail sono cautissimi nel puntare su posizioni short.
Mercato delle valute: prevalgono le tensioni
Nel frattempo, sul mercato delle valute, la paura sembra regnare sovrana. Ad eccezione del rapporto EurUsd, molte valute sono in declino. Anche l’AudUsd e l’NzdUsd hanno registrato una flessione, specialmente dopo il dato del CPI australiano più basso del previsto.
La domanda che emerge è se l’appetito al rischio presente nel mercato azionario si rifletterà presto anche nel mercato delle valute, oppure se assisteremo ad un incremento della tensione nei cambi.
In conclusione, ci troviamo di fronte a un enigma: quale sarà la prossima mossa dei mercati finanziari? Solo il tempo potrà svelarlo.
Commento di Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
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