Il crollo dei mercati azionari alimenta la domanda delle valute rifugio

Da alcune sedute i mercati azionari Usa hanno iniziato a correggere al ribasso e ciò ha avuto alimentato, considerando il mercato valutario, un rafforzamento dello Jpy che dai minimi di inizio luglio quasi a ridosso di 112.00 contro il biglietto verde, si è ripreso spingendo la divisa americana al ribasso e arrivando in poco più di due settimane a 109.05-10, minimo di UsdJpy visto ieri pomeriggio. Questo pare essere, insieme alla risalita di UsdCad, il movimento più significativo a cui abbiamo assistito nelle ultime sedute.

La correlazione Intermarket è visibile solo tra Jpy ed Equity, mentre non pare così interessante se osserviamo l’andamento generale delle varie coppie di valute rispetto ai mercati azionari. La correlazione, in questo caso sembra saltata, con coppie di valute che si muovono in base a parametri differenti, legati, come abbiamo più volte ripetuto, alla diversificazione di portafoglio che dipende dalle aspettative su tassi e tapering da parte delle banche centrali dei diversi paesi coinvolti.

Se partiamo dalle oceaniche e ci riferiamo per esempio alle minute della Rba, noteremmo il perché i big player si siano messi short dollari australiani, dato che la banca centrale ha ribadito di mantenere condizioni monetarie ampiamente favorevoli, ma l’inflazione non sarebbe sufficientemente alta per poter incrementare il tapering. Secondo la Rba i tassi saliranno ma solo nel 2024. Gli acquisti di obbligazioni sono scesi da 5 miliardi a 4 ma la Rba ha ribadito che ci sarà flessibilità in entrambi i sensi, con la possibilità anche di ri-aumentare la quota degli acquisti nel prossimo futuro. I nuovi lockdown a Melbourne e a Sydney, secondo la banca centrale, possono portare ad un calo del Pil per circa 10 miliardi di dollari australiani. Hsbc si aspetta un peggioramento della congiuntura e la stessa Goldman Sachs prevede una riduzione del Pil nel terzo trimestre di quest’anno. AudUsd in calo con obiettivi plausibili che possiamo individuare in area 0.7230-40. Più interessante invece sembra essere il cross AudNzd che si avvicina a supporti posti in area 1.0530-40 e 1.0430-40. NzdUsd, nonostante la Rbnz sia decisamente più hawkish sui tassi rispetto alla Rba, ha ceduto e sta scendendo verso i supporti posti tra 0.6810 e 0.6850.

Osservando altri cambi segnaliamo la ripresa di EurGbp che da ieri ha guadagnato quasi l’1%. Il Cable ha ceduto terreno ed è arrivato sul supporto che avevamo richiamato a 1.3660 area, ma in caso di rottura, ha un ulteriore spazio di almeno 100 pips con EurGbp che ha come obiettivi 0.8720-30 area. Questo significa che EurUsd potrebbe rimanere nel range, se il Cable scende e l’EurGbp sale della stessa percentuale con l’area compresa tra 1.1750 e 1.1700 a fare da bel supporto di medio termine.

Il Forex, anche se laterale, offre sempre interessantissime opportunità come quella che abbiamo richiamato qualche giorno fa su CadJpy, arrivato a target a 85.50 su un doppio minimo assai intrigante. Attenzione però al risk off nel caso di caduta delle borse che potrebbe alimentare una risalita anche violenta dello Jpy, tornato prepotentemente in auge come valuta rifugio.

Non è giornata interessantissima sul fronte dati, quella di oggi, dato che abbiamo solo i numeri sul mercato immobiliare Usa, non sufficientemente importanti per essere considerati dei market mover. Ma il mercato si sta muovendo in correlazione con l’equity sul quale potrebbe essere iniziato un movimento che teoricamente avrebbe ancora molto spazio al ribasso. Attenzione anche a UsdCad che sale in ragione della caduta del petrolio e sembra aver target in area 61.50.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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