3 Ottobre, 2025
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    Mercati finanziariBanche centrali e crisi in Italia

    Banche centrali e crisi in Italia

    Situazione difficile sui mercati mondiali complici un serie di problematiche ancora tutte da risolvere come: guerra commerciale, recessione imminente, preoccupazioni Brexit e turbolenze politiche italiane. Ci commentano la situazione gli analisti di ActivTrades Pierre Veyret e Carlo Alberto De Casa. Buona lettura

    BANCHE CENTRALI: L’ACQUA DI VITA DEL MERCATO

    Il mese di agosto tradizionalmente lento è stato molto difficile per i commercianti finora. Molte incertezze hanno circondato i mercati finanziari di recente mentre le menti degli investitori continuavano a oscillare tra i nuovi sviluppi della guerra commerciale USA-Cina, i preoccupanti segni di una recessione imminente, il dramma Brexit, le turbolenze politiche italiane e l’ultimo round di guadagni aziendali. Tutti questi argomenti hanno fortemente ostacolato il sentimento del mercato questa estate e gli operatori finanziari si affidano ora alle banche centrali per sostenere l’economia e portare un po’ di pace in un ambiente commerciale instabile. Tuttavia, rimangono molte domande: cosa possono fare veramente le banche centrali? La Banca centrale europea (BCE) e la Federal Reserve (FED) sono sulla stessa linea? Cosa possiamo aspettarci dal prossimo incontro di Jackson Hole?

    La propensione al rischio era forte all’inizio dell’anno, ma quei tempi sembrano ormai lontani. Il rally osservato sulle azioni durante la prima metà del 2019 è stato principalmente basato sulla speranza di una risoluzione della guerra commerciale tra le due maggiori economie del mondo, ma ora siamo alla fine di agosto e il rapporto tra i due blocchi non sembra essere migliorato: le probabilità sono basse che un accordo accettabile per entrambe le parti sarà raggiunto presto. Inoltre, gli investitori stanno ora affrontando il numero crescente di effetti negativi che questa guerra commerciale ha già avuto su entrambe le nazioni: il PIL USA ha rallentato a un tasso annualizzato del 2,1% nel secondo trimestre mentre la Cina ha visto un significativo rallentamento delle esportazioni come così come nella produzione in fabbrica dopo che la produzione industriale ha toccato un minimo di 17 anni a luglio. Inoltre, la guerra commerciale ha avuto anche un impatto negativo su altri paesi: il PIL tedesco è crollato dello 0,1% nel secondo trimestre, il Brasile ha visto una domanda più lenta dalla Cina di materie prime e si aspettano esportazioni più deboli verso gli Stati Uniti mentre le fabbriche britanniche continuano soffrire di una domanda più debole (anche se anche la Brexit è in parte responsabile di ciò).
    L’unica leva rialzista rimasta sui mercati azionari proviene dagli aggiustamenti della politica monetaria delle banche centrali, in particolare dalla FED. Il sentimento del mercato è già stato rafforzato all’inizio di luglio, quando sia la BCE che la FED hanno mostrato sorprendenti curve accomodanti affermando che “agiranno nel modo appropriato” per sostenere l’economia. Da allora la Federal Reserve ha già iniziato a tagliare i tassi di rifinanziamento di 25 punti base, mentre la BCE ha recentemente fornito agli investitori ulteriori suggerimenti su uno stimolo di settembre.

    Cosa aspettarsi dalle prossime riunioni delle banche centrali?

    Anche se i rischi di recessione si stanno accumulando, le banche centrali sembrano essere disposte a fare tutto il possibile per impedire un simile risultato. La serie degli scarsi dati economici recenti non ha avuto un impatto significativo sui prezzi delle azioni in quanto i mercati finanziari sono artificialmente supportati dalla speranza di ulteriori stimoli. Gli investitori hanno ora tutti gli occhi puntati sui prossimi incontri FED e BCE con un’attenzione specifica a ciò che accadrà durante l’evento Jackson Hole più avanti nella settimana.

    Mentre la Probabilità del tasso di interesse mondiale mostra che ulteriori tagli sono già previsti dal mercato, gli operatori presteranno attenzione al semantico e al tono usato da Jerome Powell e Mario Draghi durante i prossimi incontri, soprattutto dopo che il Presidente della FED ha dichiarato a luglio che gli attuali tagli erano far parte di una “politica di aggiustamento a medio termine”, piuttosto che di un nuovo ciclo dovish.

    FED vs BCE

    La situazione potrebbe effettivamente essere più cupa per la zona euro che per gli Stati Uniti poiché i tassi di rifinanziamento sono ancora in territorio negativo nel vecchio continente (-0,40). La FED, d’altra parte, si è dotata di una maggiore flessibilità per reagire a qualsiasi recessione dell’economia, procedendo con un nuovo ciclo di rialzo dei tassi nel 2016. Tuttavia, la BCE ha altre armi da utilizzare per sostenere l’area dell’euro e si dice che la banca centrale stia già lavorando a un “pacchetto molto forte” di misure di stimolo (compresi tagli dei tassi e acquisti di obbligazioni) per sostenere l’economia domestica.

    Detto questo, c’è un’alta probabilità che l’incontro di Jackson Hole di questa settimana sarà un non-evento, portando volatilità del mercato ma nessuna chiara direzione per i prezzi. Settembre, tuttavia, dovrebbe essere un mese decisivo per le banche centrali, poiché verranno annunciate le loro nuove serie di misure per la fine del 2019, mentre la maggior parte degli investitori tornerà ai propri mercati dopo una meritata pausa estiva.

    Pierre Veyret – Technical analyst ActivTrades

    ITALIA: POLITICA E MERCATI

    Cosa sta succedendo in Italia?

    A metà estate, il vice primo ministro e leader del partito della Lega Matteo Salvini, ha deciso di porre fine all’improvviso all’attuale governo di coalizione, gestito efficacemente dallo stesso Salvini e dal leader della 5 stelle Luigi Di Maio.

    Le ragioni alla base di questa scelta risiedono probabilmente nei sondaggi, che attualmente danno a Lega un consenso superiore al 35%, una quota che probabilmente darebbe alla parte la possibilità di scaricare 5 stelle per formare un governo di maggioranza con il gruppo di destra Fratelli d’Italia e tra cui, se necessario, il partito di di Silvio Berlusconi.

    Salvini, tuttavia, avrebbe potuto trascurare la possibilità di una coalizione tra 5 stelle e il Partito Democratico di sinistra.

    Questo potrebbe essere stato un grave errore

    Quando doveva essere presa la decisione di programmare una giornata per un dibattito in Parlamento, un insolito colore giallo-rosso sembrava emergere in Parlamento, mentre i partiti di sinistra Partito Democratico e LeU votavano allo stesso modo di 5 stelle, rinviando il dibattito parlamentare fino al 20 agosto.

    Nel suo discorso, il premier Giuseppe Conte ha accusato Salvini di seguire i suoi interessi personali e di partito, piuttosto che lavorare a beneficio del Paese, mettendo fine al governo.

    La sua decisione ha aperto diversi scenari: da un’elezione generale di ottobre, alla nomina di un governo tecnico temporaneo per governare il paese fino alle elezioni anticipate all’inizio del 2020, o persino a un governo tecnico non eletto a più lungo termine che potrebbe condurre il paese verso l’alto a 3 anni e mezzo, fino alle elezioni originariamente previste per marzo 2023.

    Che impatto ha questo sul mercato?

    Sembra chiaro che la reazione iniziale è stata positiva, il mercato azionario di Milano è balzato di quasi il 2% nelle prime ore dopo la notizia. Gli investitori stanno vedendo il rischio di un diritto e un governo euro-scettico in declino, mentre una coalizione M5S + Partito Democratico dovrebbe cadere più in linea con Bruxelles, su temi tra cui il deficit italiano. FCA, il colosso dell’auto italiana ma anche Enel ed Eni stanno guadagnando terreno, mentre l’intero settore bancario sembra ricevere una spinta positiva.

    Ma con la politica italiana è sempre poco saggio assumere una navigazione fluida.

    In effetti, sia all’interno del movimento 5 stelle che del Partito Democratico, ci sono varie correnti in collisione e nuove sorprese potrebbero essere proprio dietro l’angolo.

    Carlo Alberto De Casa – Chief analyst ActivTrades

    Chi è ActivTrades

    ActivTrades (www.activtrades.eu/it) è un Broker specializzato nella negoziazione di Forex e CFD. Fondata nel 2001, è oggi una delle società leader del settore.
    Il suo obbiettivo è quello di massimizzare le attività di trading dei propri clienti, offrendo ad essi una combinazione unica di elementi quali una vasta gamma di strumenti finanziari, spread competitivi e un eccezionale servizio di assistenza.

    Dal suo quartier generale, situato nella City di Londra, ActivTrades offre i suoi servizi a una vasta clientela globale che, negli anni, ha potuto apprezzarne l’innovazione continua, l’eccellente ambiente di trading e un’efficace gestione del rischio.

    Il Servizio di assistenza ai clienti di ActivTrades è disponibile 24 ore al giorno, da domenica sera a venerdì sera, in 14 lingue tra cui Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Cinese e Arabo.

    ActivTrades Europe SA è autorizzata e regolata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo. ActivTrades Europe SA è una società registrata in Lussemburgo, numero di registrazione B232167. ActivTrades Europe SA è una sussidiaria di ActivTrades PLC, autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority, con numero di registrazione 434413. ActivTrades PLC è una società registrata in Inghilterra e Galles, numero di registrazione 05367727.

    Per conoscere in dettaglio i prodotti e i servizi offerti visita il sito www.activtrades.eu/it. Vedi qui la nostra recensione e opinioni su ActivTrades.

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    Gli analisti di ActivTrades


    Carlo Alberto De Casa

    Carlo Alberto De Casa è Chief Analyst presso ActivTrades ed analista tecnico de La Stampa.
    Collabora con Quadrante Futuro (progetto Centro Einaudi – Ersel) e ha partecipato, sempre con il Centro Einaudi, alla stesura del XVII Rapporto annuale sull’Economia. Ha lavorato a Londra per Bloomberg, per poi approdare al broker ActivTrades, specializzandosi sul mercato valutario e delle materie prime.

    È ospite del canale televisivo economico Class Cnbc, collabora con le redazioni economiche di Milano Finanza, la Repubblica e Il Corriere della Sera. Dal gennaio 2013 è analista tecnico per il quotidiano La Stampa, per cui cura la rubrica “La Settimana dei Cambi”.

    Più volte ospite della TV economica tedesca DAF, è spesso intervistato dai magazine Der Aktionär e Börse am Sonntag e da Reuters UK come analista sui mercati delle valute e delle commodities.

    Nel 2014 ha pubblicato con Hoepli Editore “I segreti per investire con l’oro” e nel 2018 è arrivata la seconda edizione con approfondimenti ed aggiornamenti sul mercato dell’oro nel mondo della finanza.

    Profilo Facebook di Carlo Alberto De Casa


    Pierre Veyret

    Pierre ha un’esperienza decennale sui mercati finanziari. Ha imparato l’importanza della finanza comportamentale e del money management dai grandi professionisti del settore. La sua vera specialità comunque risiede nella analisi tecnica, che ha avuto la possibilità di studiare in maniera approfondita acquisendo la certificazione IFTA, prima di diventare parte del team di ActivTrades, circa cinque anni fa.

    Profilo Facebook di Pierre Veyret

    I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 63% di investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD con ActivTrades. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
    Doveinvestire
    Doveinvestire
    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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