La situazione sui mercati mondiali è particolarmente tesa in questi giorni, a causa dell’inaspettato fallimento di una banca californiana SVB, che ha fatto temere un effetto domino sull’intero sistema finanziario globale.
L’apertura dei mercati ad inizio settimana ha visto una certa instabilità, con i principali indicatori di rischio che si sono girati in modalità “risk off” e qualche grande banca di investimento che ha segnalato la possibilità che la Federal Reserve lasci i tassi invariati nella prossima riunione.
Tuttavia, secondo analisti esperti, non si tratta di un rischio sistemico come nel 2009, ma piuttosto di un problema di liquidità temporanea. Infatti, non sono coinvolti titoli tossici, ma titoli del tesoro americani, venduti a prezzi decisamente più bassi di quelli di acquisto per far fronte alle richieste dei titolari di conti correnti, che richiedevano indietro i propri fondi, in massa.
La Federal Reserve e la Casa Bianca sono intervenute per rassicurare gli investitori, ma la situazione resta incerta e il panico sembra avere la meglio.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, il fallimento della banca californiana costringerà la Federal Reserve a lasciare i tassi invariati nel mese di marzo, mentre per Barclays la Fed manterrà fede al proprio impegno di alzare il costo del denaro di 50 punti base.
La situazione sui mercati azionari è altrettanto instabile, con i principali indici che hanno chiuso in rosso dopo un’apertura in profondo rosso.
La tensione tra i titoli delle banche regionali è rimasta alta, con la First Republic Bank che ha perso oltre il 60% e una media delle discese percentuali intorno al 20%. Anche i mercati asiatici sono stati trascinati al ribasso dalle notizie provenienti dagli USA, con chiusure negative per Australia, Giappone, Core del Sud, Hong Kong e Cina.
Sul mercato dei, dopo un iniziale sell off di USD/JPY, la situazione sembra essersi stabilizzata, ma la correlazione tra le valute sembra essere cambiata, in ragione del fatto che la crisi sembra provenire dagli USA e quindi il dollaro perde lo status di valuta rifugio nel caso di aumento della paura e discesa dei listini azionari.
In conclusione, la situazione sui mercati mondiali resta incerta e instabile, ma è importante mantenere la calma e analizzare la situazione con razionalità. Nonostante la paura del contagio possa sembrare fondata, è importante ricordare che si tratta di un problema circoscritto e che le autorità finanziarie stanno lavorando per mantenere la stabilità del sistema.
Cosa ne pensano gli esperti di Dove Investire
- Il fallimento di SVB non dovrebbe avere un impatto significativo sul sistema finanziario nel suo complesso. Sebbene SVB sia una grande banca, non è un’importante istituzione sistemica, ovvero non è considerata una banca “troppo grande per fallire“.
- I nostri esperti non si aspettano un effetto a catena su altre banche o su altri mercati finanziari, come il mercato azionario o obbligazionario. SVB non è un’importante banca d’investimento, quindi l’impatto sui mercati finanziari dovrebbe essere limitato.
- Tuttavia, potrebbe esserci un impatto sui clienti e sui dipendenti di SVB. Sebbene il fallimento di SVB non dovrebbe causare un effetto a catena sul sistema finanziario, i clienti della banca e i suoi dipendenti potrebbero essere colpiti dall’improvvisa scomparsa dell’istituto.
- Per questo motivo, è sempre importante diversificare il proprio portafoglio e scegliere istituzioni finanziarie solide e affidabili. Gli esperti di doveinvestire raccomandano sempre di fare ricerche e di scegliere banche e altre istituzioni finanziarie che godono di una buona reputazione e di una solida posizione finanziaria.
Risposte alle domande dei lettori
Cosa significa “banca troppo grande per fallire”?
Una banca troppo grande per fallire è una banca considerata così grande e così importante per l’economia che il suo fallimento potrebbe causare effetti a catena su altri istituti finanziari e sull’intero sistema finanziario. Queste banche sono spesso considerate “troppo grandi per fallire” perché i governi e le autorità finanziarie non possono permettere che falliscano, a causa dei rischi che ciò comporterebbe per l’economia.
Come posso proteggere il mio portafoglio dagli effetti del fallimento di una banca?
La diversificazione del portafoglio è sempre una buona idea per proteggere i propri investimenti. Invece di concentrare tutti i propri investimenti in una singola banca o istituzione finanziaria, si dovrebbe cercare di distribuire il proprio denaro su diverse istituzioni, in modo da minimizzare il rischio di perdite dovute al fallimento di una singola banca. Inoltre, si dovrebbe fare sempre una ricerca accurata sulle istituzioni finanziarie in cui si investe, scegliendo solo banche e altre istituzioni finanziarie che godono di una buona reputazione e di una solida posizione finanziaria.
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