Dopo l’ottimo recupero delle ultime sedute, le borse americane hanno adoperato l’audizione di Powell al Senato per prendersi dei profitti. Parliamo di scuse perché il governatore non ha aggiunto alcunché di nuovo a ciò che già tutti gli operatori conoscono, al di là delle scommesse a guisa di casinò su quanti saranno i rialzi del costo del denaro.
Si è pertanto nuovamente rivalutata la divisa USA, in un momento di relativa incertezza e decoupling di performance fra borse del Vecchio continente e americane.
Il tutto ha comportato anche l’ovvio arretramento delle materie prime, che anche in questo caso a mio modo di vedere hanno visto una monetizzazione dei recenti recuperi.
L’apertura odierna dei futures azionari euro è pertanto in prosecuzione della debolezza strisciante di ieri, che si è poi incrementata con il falso black out rialzista di area 3468 per Eurostoxx e di 12.520 per Dax, che verso mezzogiorno ha rotto il livello tecnico di 12.532.
Segnalavamo infatti ieri “Attenzione ad una eventuale discesa del Dax sotto i minimi di 12.520, che ha sentito chirurgicamente alle 09,20 circa di oggi: vi passa una trendline che segnaliamo sul grafico.”
Il focus per il derivato tedesco resta adesso la zona di chiusura delle 22:00, ovvero 12.430/12.420.
Qui è stata violata la trendline sopra citata sul time frame quattro ore, oggetto di pullback tecnico in apertura delle 9:00: 70 punti di scarto fra la chiusura dell’indice e i minimi relativi odierni sono sempre occasioni di acquisto speculativo intraday.
Solo un recupero di 12.475 e successivamente un ritorno dei su 12.490 (area di pivot mediano), preceduti da un eventuale contatto a 12.446 – mio livello di equilibrio odierno – possono mutare questo quadro di debolezza laterale che insiste da un paio di sedute, e che può anche ragionevolmente essere interpretato come mood di preparazione alle elezioni italiane del 4.3 prossimo.
Siamo poi a fine mese e qualche sistemazioni di posizioni è ragionevole attendersela.
Tornando con lo sguardo oltreoceano, sorveglierei oggi pomeriggio il Dow Jones e l’SP500 prima del Nasdaq, ragionando in termini di correlazione fra loro e cercando di individuare chi è più forte e chi lo è meno, perché il Dow ha effettuato un importante contatto in zona 25.400 stanotte. Qui ho osservato intervento di sistemi tecnici di mano primaria.
SP500 si è invece appoggiato sulla media mobile a 200 periodi sul grafico 30 minuti, in area 2740. Per il principale indice di Wall Street segnalo l’importanza del supporto di 2729 e della zona di volumi passante fra 2713 e 2720.
Più lontani gli eventuali supporti Nasdaq: il primo passa a 6875, mentre i volumi di scambi più rilevanti sono fra 6840 e 6820.
L’avviso è opportuno vista la nuova forza del dollaro, che ovviamente si sta riverberando negativamente sul comparto obbligazionario, e sulle valute legate alle sorti del biglietto verde; l’apertura del cross su euro pare un coltello in caduta e suggerisce prudenza per eventuali interventi di acquisti in controtendenza.
Lo vediamo dai movimenti di questa prima parte di seduta, dove soprattutto il Dax (ma anche FtseMib40) è tornato a pizzicare i prezzi di equilibrio di ieri da cui invece per il momento distano ancora per circa l’1% gli omologhi strumenti finanziari delle borse Usa.
I prezzi di equilibrio per oggi sono:
- 12.445 per il Dax
- 3.444 per Eurostoxx
- 159.26 per il Bund
- 22.665 per Ftsemib40
- 2.750 su SP500
- 6.930 per Nasdaq
- 25.480 per Dow Jones
- 1.2244 per EurUsd
- 107.31 per UsdYen
- 1.319 per Oro
Nota tecnica: qualora i suddetti prezzi siano superiori alle attuali quotazioni sono da interpretare come resistenze, se inferiori sono da interpretare come supporti.
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
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