Il Petrolio resta protagonista sui mercati mentre sale l’attesa per i Payrolls Usa

E così, oggi, si conclude un’altra settimana caratterizzata da estrema forza del petrolio, incapace per ora di perdere quota e di tornare sotto 110 area, nonostante i tentativi di aumentare la produzione da parte dell’Opec e in generale dei paesi produttori.

Un’altra settimana quindi, nella quale le correlazioni all’interno del mercato dei cambi hanno prodotto le solite price action con la sterlina tra le valute più deboli, addirittura peggio di un Euro che tutto sommato invece ha tenuto egregiamente i minimi, cercando anche un rimbalzo. Una sterlina che perde ancora contro le principali valute, ma specie contro Cad che risulta l’unica divisa che mette sotto pressione il biglietto verde, specie dopo le dichiarazioni dei rappresentanti della Bank of Canada che hanno riferito come sia necessario portare i tassi entro fine 2022 sopra al 3%, a causa di una economia che si sta surriscaldando oltremodo. Si è parlato anche di un prossimo rialzo di 75 punti base.

UsdCad che nella settimana ha ceduto di schianto da 1.2730 a 1.2570 livello attuale e vedremo oggi se dopo i payrolls Usa, il mercato scenderà ancora. Di conseguenza GbpCad molla ancora dopo 15 settimane di cui 12 di discesa e solo 3 di correzione, su livelli che non si vedevano dal gennaio 2017, in area 1.5770. Sai tratta del cross maggiormente in eccesso insieme a CadJpy che ha toccato quota 103.45 che non si vedeva dal dicembre 2014. Ma c’è ancora spazio considerando che sempre nel 2014 il massimo fu toccato a 106.55.
A parte una sterlina che risente di molti fattori, tra cui la guerra, ma non solo, c’è anche una inflazione che rischia di portare il paese alla stagflazione, come ricordato anche da Bailey in uno degli ultimi interventi, nel quale si è mostrato più realista del re. Detto ciò, sulla valuta britannica, ogni notizia negativa sembra ormai dentro le price action attuali, anche se forse qualcosa di più si potrà vedere.

Sulla moneta unica, invece ci pare di osservare una tenuta decisamente migliore rispetto alla valuta britannica, nonostante l’atteggiamento dei banchieri della Bce sia decisamente meno falco sui tassi, per cui la ragione di questi movimenti va ricercata nel maggiore ottimismo di questi ultimi verso una possibile recessione che comunque parrebbe esclusa dai commenti.

Anche negli Usa la situazione sarebbe simile, ma stride il diverso approccio dei banchieri Usa che continuano a parlare di crescita robusta e di ciclo espansivo, nonostante siano evidenti i dati in rallentamento in questo ultimo periodo. Pertanto le oscillazioni dei vari rapporti di cambio risentono di questo diverso sentiment verso quello che possiamo definire lo stesso problema, ovvero una inflazione che rasenta la doppia cifra e ormai simile nelle aree sopraccitate, Usa Ue e Uk.

Sulle altre valute, segnaliamo lo Jpy che sembra far fatica a mollare quota 130 contro dollaro e per ora tiene, nonostante vi siano le condizioni per una ulteriore accelerazione del tasso di cambio almeno verso i doppi massimi sopra 131.00.

Per quel che riguarda le oceaniche, in questo momento si muovono all’unisono tanto che il cross AudNzd da giorni ormai oscilla in 30 40 pips sopra 1.1000 e seguono con un certo ritardo le majors. Settimana prossima la Rba deciderà sui tassi e presumibilmente li alzerà di 25 basis points.

Oggi però è giornata di payrolls, attesi a +325 mila anche se dopo l’adp di ieri, uscito decisamente inferiore alle attese e ai minimi dal 2020, qualcuno si attende un dato peggiore delle aspettative. Staremo a vedere, nel frattempo crediamo che fino alle 14.30 gli investitori staranno alla finestra e non vedremo molti movimenti prima di quell’ora. Poi si scateneranno le danze.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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