Raggiunto un compromesso nei colloqui sulla Brexit, che ha permesso alla commissione europea di inoltrare al Consiglio dell’Unione una nota ottimistica per i progressi raggiunti nelle trattative.
La sterlina ha avuto qualche sbandamento ma comunque resta sempre a livelli estremamente elevati sul dollaro. La valuta americana è invece forte su altre divise del paniere Dollar Index, fra cui spicca il cambio sull’euro che al di sotto di 1,1785/65 ha visto ordini di vendita importanti, che stanno aiutando anche le borse europee, a partire ovviamente dal Dax.
La forza del dollaro è giustificata anche da un accordo al congresso americano, che permette al governo di evitare il temuto shutdown sulle sue voci di spesa. Adesso la palla passa ad una eventuale intesa fra repubblicani e democratici, che non sarà comunque semplicissima.
I buoni dati cinesi permettono grande recupero, con calo di volatilità, sul Nikkei. Il future su Tokio nel momento in cui scrivo guadagna oltre il 2,5%.
Questo insieme di situazioni ha permesso apertura in forte gap per tutte le principali borse europee, favorite anche dalla debolezza relativa del mercato obbligazionario (Bund in primis, e quindi diminuisce lo spread sul debito governativo) e e come detto da euro in arretramento.
Più articolata la situazione americana, dove questa mattina di fronte ad un Nasdaq molto robusto, Dow Jones e SP 500 sono assai più guardinghi. Oggi bisogna fare i conti con i numeri dell’occupazione, cui seguirà l’indice di fiducia dell’Università del Michigan.
Non mi stupirei pertanto di vedere un calo progressivo di volatilità nelle prossime ore, prima della comparsa dei dati.
La sensazione resta comunque quella di mercati azionari volatili, anche se meno rispetto a qualche giorno fa, e che non hanno voglia di scendere più di tanto. L’intraday resta terreno adatto alle incursioni ribassiste ma molto veloci, mentre il gap di stamattina pare indicare stress dei ribassisti overnight, con relativa alimentazione di ricopertura che sostengono il recupero dei listini.
In Europa le zone 22.350 per l’Italia, 3550 per Eurostoxx e 13.000 di Dax sembrano essere state presidiate da importanti volumi le vedrei come aree di supporti piuttosto robusti.
In dettaglio ecco i livelli di equilibrio/top/bottom – calcolati per la seduta odierna – dei principali strumenti finanziari da me monitorati:
Equilibrio Top Bottom Volatilità
- Dax 13.140 13.289 13.020 compressione
- Eurostoxx 3.590 3.622 3.556 compressione
- Bund 163,36 164,02 162,95 aumento
- FtseMib40 22.550 22.780 22.350 diminuzione
- Sp500 2.638,00 2.660,00 2.602,00 stabile
- Nasdaq 6.320,00 6.416,00 6.231,00 diminuzione
- Dow Jones 24.240 24.439 24.017 compressione
- EurUsd 1,1760 1,1834 1,1716 compressione
- UsdYen 112,94 113,77 112,38 compressione
- GpbUsd 1,3455 1,3595 1,3357 aumento
- Gold 1.249,70 1.260,00 1.234,50 aumento
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
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