Mercato valutario in stand-by mentre prosegue la debolezza del Dollaro

La settimana è ricominciata all’insegna di una certa debolezza del dollaro, generata più che altro dall’assenza di notizie negative riguardanti la Brexit e i dazi tra Usa e Cina. In aggiunta si segnala l’uscita di dati macro migliori per le oceaniche, tali da spingere al rialzo leggermente Aud e in piccola parte anche Nzd ma con un certo appetito al rischio che resta presente soprattutto osservando i mercati azionari, che non mollano di un centimetro e continuano a mietere vittime tra i ribassisti strutturali, che pensavano che questo fosse in definitiva l’anno del crollo dei listini.

Per il momento quindi il mercato è ancora in stand-by, in attesa di notizie macro negative che possano generare un po’ di risk off, su cui in molti puntavano e verso il quale ora c’è una certa diffidenza. I dati macro sono in evidente rallentamento, ma non tali da giustificare timori e certezze relative alla recessione globale, almeno per ora.

In Uk la Camera dei Lord ha approvato una legge che obbliga il Primo ministro May a ritardare le Brexit e ad evitare un no deal senza accordi il 12 Aprile prossimo, e ha rimandato la proposta di legge alla Camera per il voto. La May dal canto suo, sta considerando di concedere al Parlamento la libertà di voto sull’opportunità di tenere un secondo referendum, anche se il Governo pare certo di avere i numeri per sconfiggere un voto su una tale proposta. Rimane comunque, nel Governo, l’intenzione di ratificare un accordo che consenta una Brexit prima del 23 Maggio, giorno delle elezioni europee, come a suo tempo richiesto anche dall’Unione Europea, la quale peraltro, negli ultimi giorni ha richiesto di ratificare il deal anticipando i tempi, e indicando il fine settimana come scadenza. In alternativa, la Ue ha chiesto che si tenga in considerazione una estensione di 9 – 12 mesi in assenza di una rapida approvazione. Di fatto siamo ancora in mezzo al guado quindi, e nulla sembra far preferire una opzione rispetto ad un’altra, e tutte sono ancora possibili.

Per quel che riguarda i livelli tecnici da osservare sul nostro mercato, abbiamo notato un recupero della moneta unica, che si è messa sopra l’area di 1.1250 e si avvicina alle prime resistenze chiave poste in area 1.1280 90, area chiave di breve termine, la cui violazione potrebbe aprire ad una salita ancora più veloce con target a 1.1325 30. Al ribasso invece solo un ritorno sotto 1.1210 20 riproporrebbe il down-trend. Cable che è sulle resistenze chiavi di 1.3080 ma trova sopra altre aree importanti tra cui 1.3130 40 e soprattutto 1.3200. Supporti che intervengono invece in area 1.3000. UsdJpy che ha trovato un baluardo quasi invalicabile, almeno per ora, in area 111.80 112.00 ed ha ripiegato ritornando sui primi supporti posti a 111.20 30. Solo una violazione di quest’area potrebbe far pensare ad un aumento del risk off e ad un ritorno verso 110.00, che per ora sembra assai lontano. AudUsd che pare voler andare al test di 0.7160 che rappresenta l’area chiave per un cambiamento del trend di medio termine, sostenuto anche dall’accelerazione di AudNzd che è arrivato sul punto chiave di 1.0580, il cui superamento aprirebbe la strada al test di 1.0670/80 che è il target. NzdUsd invece, rimane strozzato sotto le resistenze chiave poste in area 0.6755 in ragione delle aspettative di ribasso dei tassi nei prossimi mesi, aspettative peraltro che devono trovare conferma in altri dati macro al di sotto delle attese, altrimenti rimarranno deluse. Infine l’UsdCad si avvicina ai supporti chiave di 1.3290 00 e 1.3250 60, punti chiave per evitare il cambiamento del trend di medio termine.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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