I mercati finanziari reagiscono dopo le perdite degli ultimi giorni

Pian piano la tensione generatasi sui mercati dopo gli eventi legati alla diffusione del coronavirus sta iniziando a scemare, non tanto perché il virus sia stato debellato (i casi sono infatti aumentati a quasi 6.000 e i decessi 132), ma perché i mercati ormai sono abituati a qualsiasi evento e la liquidità presente, che circola solo parzialmente nei mercati reali, va persistentemente a sostenere i mercati finanziari in calo.

I listini Usa, che avrebbero potuto dare un segnale ribassista, sono in ripresa, dopo una discesa del 4.5%, mentre il Gold, dopo aver tentato di sfondare 1588-90 area, è ritornato indietro di una ventina di dollari a 1566.50. Lo stesso petrolio, che aveva attaccato quota 52 è tornato a 54$ e tutto fa pensare che in assenza di novità decisamente negative ed eventualmente in presenza di notizie che dovrebbero portare alla soluzione del problema (come la produzione del vaccino) il mercato dovrebbe ulteriormente tornare alla normalità. Normalità che poi è legata ai dati macro, che anche ieri ci hanno presentato un paese, gli Stati Uniti, che non mostra alcun segno di rallentamento e persiste nello sfornare dati positivi e sopra le attese. La fiducia dei consumatori infatti, è uscita a 131.6 contro un 128 atteso e un dato precedente a 128.2 mentre i prezzi delle abitazioni dell’indice Shiller sono saliti del 2.6% su base annua contro un consensus di +2.4%. Gli stessi ordini di beni durevoli sono usciti nel globale a +2.4%, anche se in questo caso la componente militare ha contribuito in modo determinante (il dato depurato da tale componente è uscito negativo). Ma in sostanza comunque si tratta di dati che non mostrano il rallentamento di cui si parlava a fine 2019 e già stasera, in occasione della decisione sui tassi della Fed e dalle parole di Powell, capiremo se questa è la vera tendenza.
I tassi resteranno invariati ma siamo certi che i falchi della Fed, proveranno a farsi sentire, a dispetto delle continue e persistenti lamentele del Presidente Trump sull’eccessiva prudenza dei banchieri centrali, che a detta sua, sono troppo hawkish nei confronti delle decisioni di politica monetaria. In ogni caso il mercato insiste a comprare dollari, e il dollar index, che aiuta a comprenderne l’andamento generale, essendo composto da un paniere di valute, è salito a 97.90 e sembra puntare, al di là di correzioni, verso i target di 98.10-12 area. Tutte le valute sono sotto pressione e anche se la forza del trend non sembra così importante, bisogna ammettere che non si vedono inversioni ma solo correzioni. il Cable pare leggermente più stabile sopra 1.3000. UsdJpy sembra proprio che non voglia saperne del risk off ed è tornato sopra 109.00. Le oceaniche sono ancora sotto pressione, con il dollaro neozelandese sui supporti chiave di 0.6520-25 area mentre il dollaro australiano ha beneficiato, questa notte, dei dati sull’inflazione, usciti sopra le attese a +1.8% su base annua contro un consensus di +1.7% e a +0.7% nel quarto trimestre contro attese di +0.5%. Ciò dovrebbe allontanare le probabilità di taglio dei tassi da parte della Rba il 4 febbraio, giorno della decisione. AudUsd che ha ripreso l’area di 0.6770-80, vicino alle prime resistenze chiave, che, se superate, potrebbero portare i prezzi in area 0.6830-40, prossimo step. AudNzd dovrebbe aver trovato una base in area 1.0300 e pare ben impostato, soprattutto se tornerà sopra 1.0400. Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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