Dopo almeno sei sedute consecutive di rialzo, sembra che il dollaro voglia prendersi una piccola pausa di consolidamento, dovuto probabilmente agli eccessi che abbiamo visto ieri mattina.
Non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto abbiamo già ricordato negli ultimi commenti, sia a livello tecnico sia a livello macro. I dati di ieri non hanno aggiunto molto a quanto già sapevamo con l’inflazione inglese uscita leggermente al di sopra delle attese e quella di eurozona in linea con le previsioni: nel confronto non abbiamo notato enormi differenze tra i prezzi nel Regno Unito (+4.2% il dato generale su base annua) ed Eurozona (+4.1% lo stesso). Eppure, l’unico movimento degno di nota a cui abbiamo assistito ieri è stato proprio quello del cross EurGbp, spinto al ribasso dalle dichiarazioni che abbiamo ascoltato dai diversi banchieri centrali che si sono succeduti a parlare. Schnabel della Bce e Mann della Boe hanno evidenziato due approcci differenti, il primo decisamente più dovish e incentrato sulla temporaneità dell’inflazione, che dovrebbe iniziare a scendere all’inizio del 2021 mentre il secondo ha ribadito la necessità di mantenere un approccio maggiormente hawkish. Ma se poi guardiamo ai dati, scopriremo che in questo momento non vi sono delle differenze tali da giustificare un andamento come quello del cross di cui stiamo parlando. Tecnicamente i punti da osservare sono posti in area 0.8340-50 che potrebbero rappresentare quei supporti da cui il mercato potrebbe ripartire.
Intanto l’EurUsd sembrerebbe aver trovato una base in area 1.1300, dopo i minimi a 1.1265, e per ora ha consolidato, formando su base giornaliera una configurazione di possibile correzione/inversione, un hammer che potrebbe far pensare al una configurazione da morning star, se oggi venisse confermato il rialzo. Detto ciò, non volendo apparire come integralisti grafici, aspettiamo sempre delle conferme.
Intanto anche altri dollari hanno cominciato a correggere, come il Cable tornato a ridosso di 1.3500 e le oceaniche, in particolar modo NzdUsd che ha recuperato quasi lo 0.80% dai minimi, trascinando poi al ribasso anche AudNzd tornato a 1.0350-55 area. L’altro movimento degno di nota è quello del UsdJpy che ha corretto quasi tutta la candela rialzista del giorno prima, in cui aveva toccato 115.00, tornando a 114.20, in seguito anche alle chiusure negative a Wall Street, confermate poi questa notte in Asia. Quindi sembrerebbe di poter assistere a qualche, per ora piccola, correzione legata ad un piccolo principio di avversione al rischio, confermato anche dall’indice “fear and greed” sceso a 77 punti. Niente di che, ma un piccolissimo segnale che qualche correzione forse non è lontana. I supporti chiave per UsdJpy sono posti a 113.75-80. Anche i cross dello yen potrebbero evidenziare qualche storno interessante, come CadJpy ieri ha perso 130 pips dai massimi di 91.60, consolidando a 90.55-60.
Oggi sul fronte dati non c’è molto da segnalare se non i jobless claims settimanali negli Usa. E nel mentre l’oro tiene e dimostra di essere tornato l’asset rifugio che conosciamo. Attenzione anche al petrolio, sceso sotto i 77 dollari al barile.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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