Mancano poche ore alla chiusura delle urne per le elezioni degli USA; i dati confermano una buona affluenza ma i risultati sono ancora molto incerti, come incerte saranno le conseguenze sui mercati finanziari nel post voto.
Nella notte verranno resi gli eletti dei 435 membri della Camera dei rappresentanti, un terzo dei 100 membri del Senato e 36 Governatori. È il termometro politico di ogni presidente. Ma, mai come quest’anno, lo è anche per i Democratici.
Questa elezione è fondamentale per la tenuta dell’amministrazione attuale. Trump, infatti, ha bisogno dei Repubblicani per mantenere il controllo del Congresso. Ma il risultato è molto importante anche per i Democratici, che dovranno conquistare 23 deputati in più per ottenere la maggioranza alla Camera. Operazione, oggettivamente, non così semplice. Anche perché, i primi risultati, sembrerebbero favorire l’ex tycoon.
Le previsioni indicano con probabilità che il partito repubblicano del Presidente Donald Trump dovrebbe mantenere una maggioranza al Senato, mentre i Democratici dovrebbero riprendere il controllo della Camera.
Cosa aspettarsi dai mercati azionari nel post elezioni degli USA?
Le previsioni che, come in altre occasioni, non si sono avverate aprendo una scenario incerto fino alla fine e lasciando aperti diversi scenari:
Se il partito repubblicano dovrebbe mantenere una maggioranza al Senato, si verificherà con molta probabilità un’ulteriore spinta alle azioni americane nei mesi a venire, in quanto aumenta la probabilità di ulteriori tagli fiscali da parte dell’amministrazione Trump.
Al contrario, una spazzata democratica potrebbe mettere sotto pressione le azioni in quanto potrebbe portare ad un’inversione di alcune delle politiche economiche di Trump a favore della crescita e ad una potenziale inondazione di mandati di comparizione contro Trump e i suoi aiutanti.
Cosa aspettarsi dal dollaro nel post elezioni degli USA?
Se i repubblicani mantenessero il controllo di entrambe le camere, potremmo parlare di un maggiore stimolo fiscale, ma questo sarebbe contrastato da una politica monetaria più restrittiva che neutralizzerebbe gli effetti degli stimoli. In questo caso vedremmo un aumento del dollaro.
Nel caso di vittoria dei democratici in entrambe le camere (caso remoto), la capacità di manovra sarebbe molto limitata, non essendo in grado di adottare grandi misure fiscali fino al 2020, ma avrebbe dalla sua la possibilità di cambiare la percezione e, eventualmente, i tassi scenderanno un po’, con il deprezzamento del dollaro e con le obbligazioni del governo americano che vedono l’aumento dei prezzi.
L’attesa è quasi finita, tra poche ore ci sarà il verdetto, saranno confermate le previsioni? Sui mercati finanziari come sempre non mancheranno opportunità e rischi…