Il dollaro Usa mette ali sostenuto dai numeri record dei payrolls

Ancora una volta l’economia americana mostra i muscoli, dopo la pubblicazione dei numeri sull’occupazione caratterizzati da un nuovo record dei payrolls, usciti a +943k unità, contro attese comprese tra 870k e 900k. Il tasso di disoccupazione è uscito al 5.4% contro un consensus al 5.7-5.8% e decisamente più basso del dato precedente, che era a +5.9%. I guadagni orari sono saliti, su base mensile dello 0.4% rispetto a previsioni di +0.3% e, anche quello annuale, è cresciuto più del previsto a +4% contro consensus tra 3.6% e 3.8%. Anche il tasso di partecipazione della forza lavoro, solitamente debole, si è leggermente ripreso, risalendo al 61.7%.

Insomma, numeri d’eccezione che dimostrano come la congiuntura Usa sia forte e quanto sia stato bravo Jerome Jowell a tenere la barra dritti evitando un aumento indiscriminato dei tassi e dei rendimenti dei titoli di Stato, che sono ancora a +1.3%. Ciò da un lato riduce la quota interessi sul debito che il Tesoro Usa deve pagare agli investitori e dall’altro disincentiva nuovi investimenti in Treasuries, dati i rendimenti negativi calcolati come differenza tra il livello di inflazione e il rendimento dei decennali (+5.4% – 1.3% ovvero -4.1% di rendimento netto). Se poi pensiamo che a breve anche Powell sarà costretto, giocoforza, a ridurre gli acquisti di asset, tra cui parte degli 80 miliardi di titoli di stato al mese, beh non possiamo non temere una ulteriore uscita dai titoli di Stato americani.

Quali conseguenze avrebbe tutto ciò se cominciassero a defluire capitali dagli States? Beh il dollaro, che venerdì ha guadagnato contro tutto e tutti per evidente manifestazione di superiorità, potrebbe crollare, soprattutto se accanto al tapering sui titoli di stato venisse affiancato quello sui titoli azionari garantiti da mutui ipotecari, ovvero gli Ab, che ad oggi ammontano a circa 40 miliardi mese. A quel punto non si potrebbe escludere una discesa dell’azionario che per correlazione potrebbe generare un sell-off di dollari. Per adesso sono solo ipotesi che però devono rientrare nel campo delle eventualità possibili, pur comprendendo che, con una Fed così determinata al controllo della stabilità dei mercati, sembrerebbe assai difficile assistere a qualcosa del genere. Gli investitori sono tranquilli e ciò alimenta questa spirale ancora rialzista sui listini.

Dicevamo della reazione del biglietto verde che è stata immediata contro tutte le principali valute concorrenti ossia Euro, Sterlina Jpy, ma anche Aud, Nzd e in parte Cad. EurUsd è sceso 50 pips da 1.1810 a 1.1750-60 area e potrebbe andare alla ricerca dei target a 1.1700 e 1.1620-25. Cable, se rompesse 1.3850 potrebbe accelerare con obiettivi anche in area 1.3710 e 1.3590. UsdCad per ora si è fermato in area 1.2590 e ha corretto a 1.2550, ma non si possono escludere nuovi tentativi di rottura delle resistenze. UsdJpy è tornato sopra 110.00 dopo aver addirittura testato 108.74 mercoledì scorso. AudUsd in discesa con la possibilità di andare al test dei supporti chiave posti a 0.7290 00 mentre NzdUsd deve rompere il supporto a 0.7000 per tornare ad attaccare eventualmente 0.6900.

Vedremo come partirà questa settimana che potrebbe essere una delle settimane meno volatili dell’anno. Relativamente ai cross, dobbiamo segnalare EurGbp che si trova sul supporto chiave a 0.8460 e AudNzd che potrebbe diventare interessante su queste aree di supporto comprese tra 1.0410 e 1.0460.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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