Il Dollaro torna a correre. Per i mercati è ancora presto per una inversione

Siamo ormai a ridosso della decisione della banca centrale americana, domani, mercoledì 2 Novembre, e gli operatori hanno cominciato, cautelativamente ad acquistare dollari e a prendere profitto sui mercati azionari, in seguito ai recenti movimenti, in appetito al rischio, che avevano illuso e fatto credere che il mercato potesse strutturalmente invertire. Non è ancora il momento probabilmente, e i timori verso un Jerome Powell ancora aggressivo sulla politica monetaria, cominciano ad evidenziarsi.

Sulle valute, l’EurUsd dopo aver testato 1.0080 è sceso quasi 200 pips così come la sterlina che ha ceduto 120 pips dai massimi. Si tratta di una correzione ovviamente, almeno per ora, e non si può escludere che si tratti di un “buy dollars on rumors and sell on news”, che potremmo veder confermato domani.

Sul fronte macro, i dati europei pubblicati ieri, si sono rivelati non così negativi, nel senso che il Pil del terzo trimestre di Eurozona ha fatto registrare un +0.2%, superiore al consensus di +0.1%, anche se inferiore al dato precedente di +0.8%, ma viste le prospettive che c’erano sull’economia del vecchio continente, non possiamo non dire che si tratti di una nota positiva in quadro però ancora fosco. Sia il Pil tedesco, sia quello italiano, hanno comunque sorpreso positivamente. In ulteriore rialzo invece i numeri sull’inflazione del vecchio continente, uscita a +10.7% su base annua, nel dato generale, mentre il dato core ha fatto registrare un +5%, che comunque costringerà la Bce ad alzare nuovamente il costo del denaro. L’impatto maggiore è ovviamente quello dei prezzi energetici, cresciuti del 41.9% a ottobre, e a ruota salgono i prezzi degli alimentari di un +13.1%. Ma ora l’attenzione è ovviamente concentrata sulla decisione della Fed che sembra intenzionata ad alzare ancora di 75 punti base.

Sempre sulle valute, il termometro del sentiment in questo momento è rappresentato dal UsdJpy che era tornato ieri a ridosso di 149.00, poi corretto nella notte fino a 148.10, ma che mercoledì potrebbe nuovamente andare ad attaccare i recenti livelli di intervento della Boj, che, ricordiamolo, non ha interesse nel rafforzamento dello Jpy, ma esclusivamente, e almeno per ora, in una stabilizzazione del prezzo evitando una discesa troppo rapida. Pertanto vedremo mercoledì, specie dopo la conferenza stampa di Jerome Powell, se l’accelerazione del dollaro, che approfitta di un delta tasso che sarà intorno al 4% nei confronti della valuta giapponese, sarà tale da costringere la Boj a fermare la corsa della divisa Usa.

Nella notte intanto la Rba ha alzato i tassi di 25 punti base portandoli al 2.85%, in linea con le previsioni del mercato. E’ il settimo aumento consecutivo con i tassi che sono arrivati a livelli che non si vedevano dal 2013. L’inflazione ha raggiunto un picco dell’8% per cui le autorità monetarie probabilmente, alzeranno ancora i tassi nei prossimi mesi. Nel comunicato si legge che il Consiglio direttivo è risoluto nel proprio impegno di abbassare l’inflazione ai livelli target, intorno al 2%. AudUsd che si è mossa poco dopo la decisione, salendo solo una quarantina di pips e tornando sopra 0.6400. La fase sembra di accumulazione con obiettivi più importanti posti in area 0.6530. In Cina intanto il Pmi Caixin ha recuperato qualcosa facendo registrare un 49.2 a ottobre, superiore al mese precedente (48.1). Tuttavia si tratta del terzo mese consecutivo sotto i 50 punti, in ragione delle restrizioni per il Covid. UsdCnh è sceso dai massimi facendo registrare un massimo inferiore a 7.3600 e chiudendo poi in area 7.2800. La Banca centrale resta vigile e pronta a sostenere lo Yuan, secondo fonti accreditate.

Oggi sul fronte dati, segnaliamo l’Ism manifatturiero Usa e il Pmi manifatturiero canadese, oltre ai dati del mercato immobiliare inglese. Ma l’attesa è per domani per cui non ci aspettiamo alta volatilità nella giornata di oggi.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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