Riportiamo qui di seguito il report sui mercati di questo inizio di settimana di Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Torniamo dopo due settimane di riposo e troviamo un mercato che non sembra cambiato molto rispetto a dove lo avevamo lasciato. Il dollaro è sempre il padrone incontrastato, e non sembra mostrare il benché minimo segnale di debolezza. La ragione è sempre la solita, ovvero il differenziale di tasso che spinge sulle valute concorrenti del biglietto verde, in particolar modo Euro e Jpy che nelle ultime settimane hanno ceduto contro la forza prorompente dello swap che incide e non poco, sui venditori di dollari che sono presenti sul mercato, ma tendenzialmente chiudono in fretta le posizioni perché portarle overnight, comincia a costare.
Se consideriamo una posizione long eurusd, questa costa quasi 30 pips al mese, ovvero 360 pips l’anno, mentre il UsdJpy short costa circa 22 pips al mese, leggermente meno, ma comunque un costo che nel medio termine, rischia di pesare e non poco, sulla performance. Viceversa, rimanendo long dollari, il premio incassato mensile è rispettivamente 20 pips per l’EurUsd e 16 pips per UsdJpy. Ci sono però delle incognite e dei rischi che non si devono mai dimenticare e arrivano dalla questione macro e da quanto di fatto sta accadendo sui mercati internazionali.
Il Presidente Usa continua a “picchiare duro” e non risparmia nessuno, neppure i tradizionali partners europei, accusati di manipolare il commercio e di non investire a sufficienza nella Nato. Trump vuole Maggiori investimenti da parte dei partners e ha inserito, a tal proposito i dazi, anche sui prodotti europei, comprese le auto tedesche, per ottenere quella reciprocità mai avuta prima.
Di fatto Trump ha due strade davanti, la prima era l’inserimento dei dazi, mentre la seconda era il deprezzamento del dollaro. Sulla prima, si è mosso, con tempismo e rapidità, e senza alcun tentennamento, mentre sul secondo, ancora non è riuscito ad influenzare il mercato a sufficienza, anche perché il differenziale di tasso ha giocato un ruolo decisivo nell’apprezzamento del biglietto verde. Ma su questo fronte, noi pensiamo che Trump ricomincerà a giocare un ruolo decisivo che impedirà alla divisa Usa di apprezzarsi eccessivamente, attraverso dichiarazioni atte a ribaltare il paradigma attuale. Secondariamente, anche da un punto di vista macro, attendiamoci un rallentamento dell’economia Usa, che non potrà andare avanti a lungo con queste performance, anche perché i dazi cominceranno a pesare non solo sui partners Usa, ma anche sugli Stati Uniti, che subiscono le ritorsioni da parte di altri paesi quali la Cina, ma anche l’Europa, che certamente non stanno a guardare.
Ci aspettiamo quindi, a tendere, un rallentamento globale, che potrebbe causare un aumento del risk off e dell’avversione al rischio. Le prossime settimane saranno decisive, con un mondo che non è mai stato tanto diviso come oggi, su moltissimi temi socio economici.
La Ue è alle prese probabilmente con la crisi più grande della propria storia e prima o poi , crediamo, gli effetti di queste divisioni enormi tra i diversi paesi, si faranno sentire. Gli Usa martellano gli altri paesi sui dazi, Cina e Russia in testa, e la tensione tende ad aumentare. La questione immigrazione resta prioritaria, contribuisce a deflazionare il mercato del lavoro, e a tenere bassa l’inflazione, ma al contempo gli scontri sociali aumentano e nessuno ne è immune.
Insomma, nonostante queste tensioni latenti, l’oro è sceso e rimane sui supporti in area 1240 1245, mentre il petrolio è sceso dai massimi di 74 dollari e consolida sotto quota 70.00. I mercati azionari Usa restano solidi e non accennano a scendere, alimentando la forza del biglietto verde e la non risalita dei beni rifugio.
Le prossime settimane saranno quelle più calde, e il mese di agosto sarà indicativo sull’eventualità di un improvviso aumento dell’avversione. Noi crediamo che alla fine saranno le dichiarazioni di Trump eventualmente, a cambiare il trend in atto. Senza un effetto scatenante infatti, riteniamo che la tendenza, rimarrà quella attuale, dominata dai tassi di interesse.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
I vantaggi di fare trading con ActivTrades
- Fai trading con ActivTrades, no commissioni nè costi nascosti per aprire o chiudere un ordine;
- Stabilisci il tuo rischio, negozia a partire da un micro lotto e massimizza la flessibilità del tuo trading con leva;
- Puoi fare trading 24 ore al giorno, ActivTrades ti fornisce assistenza dalle 11 p.m. della domenica fino alle 11 p.m. del venerdì;
- Metti in pratica le tue capacità con le migliori piattaforma di trading;
- Webinar settimanali e formazione personalizzata con formatori specializzati;
- Prova la demo gratuita oggi stesso – REGISTRATI QUI