Il Dollaro frena la corsa. Jpy, Euro e Sterlina recuperano terreno

Jpy, Euro e Sterlina, risorgono improvvisamente dalle loro ceneri, in una giornata caratterizzata quasi esclusivamente da tali movimenti correttivi contro dollaro. Nessuna novità per la verità, sia a livello geopolitico come a livello macro, se non qualche dichiarazione di rappresentanti della Bce, Nagle e Kazaks che segnalano l’eventualità di un rialzo del costo del denaro, prima del prossimo autunno, e di un dato tedesco sui prezzi alla produzione, uscito superiore alle attese, numero che evidenzia come l’inflazione resti, anche nel vecchio continente, decisamente il problema del momento. In serata poi però anche Daly della Fed ha rimarcato l’eventualità del rialzo di mezzo punto percentuale, oltre alla decisione della Fed di ridurre il bilancio nella prossima riunione di inizio maggio. Quindi andiamo incontro a progressivi rialzi del costo del denaro, che presumibilmente andranno a rallentare, nel medio periodo, la ripresa economica, e in qualche caso, potranno generare recessione.

Il petrolio è tornato in area 102 mentre l’Oro è stabile a 1950 dollari. L’EurUsd si è messo sopra 1.0800 e cerca il test delle resistenze comprese tra 1.0860 e 1.0880 anche se non sembra così impulsivo e tutto sommato il movimento pare solo una correzione. Il 4 maggio la Fed deciderà sui tassi e in questo periodo, difficilmente, crediamo, si potrà assistere un crollo del biglietto verde, ma solo movimenti correttivi che probabilmente potrebbero rappresentare una opportunità di acquisto di biglietto verde. Anche il UsdJpy ha corretto circa 170 pips dai massimi di 129.40, scendendo quasi a 127.50 per poi stabilizzarsi intorno a 127.70, e risalire nella notte sopra 128.40 ma anche questo movimento pare più una correzione dovuta dopo 1400 pips di rialzo e forse, una correzione che deve ancora svilupparsi pienamente. Potremmo tranquillamente vedere anche 125.40 pur mantenendo un chiaro trend rialzista. La sterlina ha corretto una quarantina di pips tornando a 1.3060 senza però avere momentum sufficiente per accelerare e rompere le resistenze.

Oceaniche tranquille con obiettivi al rialzo in area 0.7540 per AudUsd e 0.6860 per NzdUsd. Segnaliamo invece i dati sull’inflazione canadese, superiori al consensus, a +6.7% su base annua nel dato generale e a +5.5% nel dato core, sempre su base annuale, mentre su base mensile +1% il dato core e + 1.4% il dato inclusi anche alimentari ed energia. UsdCad che ha rotto 1.2500 al ribasso temporaneamente e sembra indirizzato nuovamente ai supporti posti a 1.2400 e 1.2330 area. Interessanti i cross, come GbpCad al test dei supporti chiave a 1.66270 e CadJpy che invece galoppa verso obiettivi ambiziosi a 107.60, massimi visti nel 2015.

A tendere vediamo ancora forza di dollaro, nonostante il dollar index abbia chiuso con una bearsi engulfing che fa pensare ad approfondimenti verso possibili obiettivi a 99.50, ovvero circa un altro 0.80% dai livelli attuali.

Sul fronte dati oggi è il turno dell’inflazione di Eurozona, oltre ai dati sui disoccupati settimanali negli Usa. Nessuna novità sul fronte militare, e siamo ormai al 57 esimo giorno di guerra e per ora i negoziati sembrano su un binario morto. Il prolungamento della guerra sarebbe certamente uno dei motivi scatenanti di una possibile stagflazione, perché le sanzioni che l’occidente sta applicando andrebbero a causare danni non solo alla Russia ma anche a chi le sanzioni le applica, ovviamente. Se poi consideriamo il fatto che la Cina ha messo in lockdown aree produttive come quella di Shangai, ci possiamo rendere conto come nel prossimo autunno, rischiamo di trovarci di fronte ad altre strozzature dal lato dell’offerta oltre che alla mancanza di approvvigionamento di molti prodotti che arrivano in occidente dalla stessa Cina, con conseguenze facili da immaginarsi. Le prossime settimane quindi, saranno cruciali perché il 9 maggio sarà la festa della vittoria russa nella seconda guerra mondiale. Chissà che non prevalga il buon senso in un mondo che sembra averlo totalmente smarrito e finalmente non si possa cominciare a parlare di pace duratura e stabile.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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