Dazi Cina-Usa. Trump non molla e ha già annunciato eventuali nuovi dazi

Il tema di questo periodo è sempre lo stesso: i dazi Cina-Usa. Trump reitera la propria retorica, fatta di una alternanza di messaggi positivi e speranzosi, ad altri che sembrano contenere toni più minacciosi, ma nel frattempo ha alzato i dazi dal 10% al 25% su circa 200 miliardi di prodotti Cinesi e sembra disposto a metterne altrettanti su altri 325 miliardi di prodotti del paese asiatico.

Negli ultimi due giorni, il Presidente americano ha continuato a provocare, ribadendo il fatto che la Cina stia come giocando a tira e molla, quasi che volessero attendere la fine del mandato nel 2020 e sperare poi di poter trattare con l’eventuale successore. Ma il Presidente non molla e ha già annunciato eventuali nuovi dazi. Ma, a latere, le diplomazie e le figure istituzionali preposte a portare avanti le trattative, tra cui Kudlow, Consigliere economico della Casa Bianca, ribadiscono che la Cina avrebbe invitato il Segretario al Tesoro Mnuchin, e il rappresentante al Commercio Lightizer a Pechino per proseguire i colloqui. Kudlow ha poi ricordato che l’applicazione delle tariffe sta danneggiando tutti. Sull’altro fronte il vice Premier cinese Liu ha anch’egli annunciato che i colloqui sul commercio con gli Usa vanno avanti in modo costruttivo e non si sono interrotti come qualcuno ipotizzava, anche se pare che gli americani abbiano indicato come bottom line, una scadenza di 3 4 settimane prima dell’applicazione delle nuove tariffe proposte da Trump. Pertanto, è probabile che andremo avanti con questa alternanza di voci e rumors per ancora qualche tempo, e il mercato, ovviamente, potrà risentirne, specie se i mercati azionari cominceranno realmente a scendere.

L’avversione al rischio non è ancora realmente presente e fino ad ora sembrano solo schermaglie. Ma se partisse davvero il risk off, specie sul UsdJpy, lo scenario visto fino ad ora sarebbe solo il preludio a qualcosa di più significativo. Sul fronte EurUsd, l’accumulazione dell’ultima settimana pare abbastanza chiara, ma il delta tasso impedisce alla moneta unica di avere maggiore slancio. Solo la violazione di 1.1260 70 area potrebbe alimentare qualche speranza di ulteriore rialzo con obiettivi sopra 1.1300, precisamente verso l’area chiave di resistenza su H4 posta a 1.1325 30, mentre se dovessimo riscendere sotto 1.1170, allora potremmo ritrovare i minimi già visti a 1.1100 10. Anche per il Cable vale questo discorso, anche se per ragioni differenti, legate ad una Brexit che sembra non trovare mai uno spiraglio per giungere ad una soluzione condivisa, in una fase in cui la congiuntura economica comunque dimostra di essere ancora robusta. Se ci fosse un accordo quadro sulla Brexit, abbiamo la sensazione che la sterlina potrebbe realmente essere a livelli ben superiori di quelli attuali. UsdJpy che ha dei supporti chiave in area 109.50, la cui violazione potrebbe aprire la strada al test dell’area 108.00 senza dimenticare che negli ultimi 24 mesi, i minimi significativi sono stati visti nell’area di 104.50-65, che non vanno esclusi a priori, specie se il risk off prendesse il sopravvento. Il termometro vero però è rappresentato dall’andamento di AudJpy e NzdJpy, ancor più che EurJpy, in questa fase, perché questa è una crisi legata ai dazi. Ma non sottovalutiamo le elezioni europee, ormai imminenti, perché potrebbero alimentare una iniziale discesa della moneta unica, da non sottovalutare.

Oggi giornata priva di dati macro e in questo contesto, il rischio che sia la solita seduta priva di significato, esiste ed è concreto.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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