Il Consiglio Europeo ha approvato l’accordo tra UE e UK relativo alle condizioni di uscita dall’Eurozona da parte della Gran Bretagna, ed ha ribadito la necessità di stringere una futura partnership con il paese d’oltremanica nel prossimo futuro. Ma i Ministri di Regno Unito e diplomatici dell’Unione stanno cercando di trovare una soluzione per un piano B, basata sul fatto che probabilmente l’accordo controfirmato dal governo britannico, non riuscirà a passare le forche caudine del Parlamento inglese. La May ha però chiarito che se il Parlamento boccerà la proposta, sarà quasi impossibile tornare dall’Unione Europea avendo il cappello in mano, per chiedere maggiori garanzie in quanto non verrebbero concesse.
La May ha chiesto un dibattito pubblico nazionale con Corbyn, leader dei laburisti e con il Primo Ministro scozzese Sturgeon. Inoltre, nonostante il congelamento per una eventuale ridefinizione futura della questione dei confini irlandesi, sembra che il Partito Unionista, si opponga comunque all’accordo. La May non pare avere molte carte in mano, se non quella della proposta di inserire nuovi limiti alla migrazione poco qualificata, per conquistare i brexiteers.
Insomma la situazione resta ingarbugliata tanto che la sterlina resta vicino ai minimi. Per quanto riguarda il resto, Euro, debole, vicino ai supporti dopo la discesa di venerdì scorso, causata dai dati tedeschi, e dal Pil in particolare, uscito a – 0.2% su base trimestrale e a + 1.1% su base annuale. Anche le esportazioni sono calate dello 0.9% mentre le importazioni sono cresciute dell’1.3%. Gli stessi dati sul Pmi sono scesi rispetto alle ultime rilevazioni a dimostrazione che la locomotiva tedesca, sta comunque perdendo colpi e il rallentamento globale comincia a farsi sentire nel vecchio continente.
Sulla moneta unica si addensano anche le nubi relative all’Italia, anche se il Governo sembra disposto a trovare un compromesso con la Ue, la quale appare, nelle ultime ore, meno inflessibile di venerdì, dopo gli incontri tra Juncker e il Premier Conte durante il week end appena trascorso.
La settimana che abbiamo di fronte ci porterà alla fine del mese di novembre e le price action cominceranno a restringersi per le festività natalizie ormai imminenti e in ragione della fine dell’anno, periodo in cui gli operatori tirano letteralmente i remi in barca.
Per quanto riguarda l’Euro, da un punto di vista tecnico, potremmo assistere a qualche ulteriore ribasso, ma tutto sommato la debolezza della moneta unica potrebbe avere vita breve in ragione di motivazioni legate al biglietto verde, sul quale invece cominceranno a pesare le dichiarazioni non più così hawkish sui tassi da parte dei rappresentanti della Fed, legate al fatto che forse anche negli Usa il rallentamento globale si intravede, se non altro a causa del possibile contagio globale. I supporti in area 1.1300 potrebbero contenere ogni tentativo di ribasso, e da un punto di vista tecnico, anche se non siamo certamente innamorati di queste figure, esiste la possibilità di intravedere un testa e spalla rialzista su base giornaliera con neckline passante a 1.1455 60 e target possibile in area 1.1750.
Per la sterlina, la situazione pare differente ovviamente e una eventuale violazione di 1.2740 60 in caso di una bocciatura del Parlamento inglese, si andrebbe verso 1.2650 e anche livelli inferiori, qualcuno parla addirittura di 1.1000 nel medio termine. Vedremo, certamente le prossime giornate saranno ancora dominate da incertezza e dichiarazioni contrastanti.
Passando allo Jpy, notiamo un indebolimento legato soprattutto al ridimensionamento dell’avversione al rischio, dopo l’approvazione del Consiglio Europeo all’accordo, con UsdJpy salito sopra 113.00 nuovamente dopo il minimo di 112.40 del 20 novembre. Di conseguenza EurJPy ha corretto rispetto ai minimi di 127.90 di venerdì sera. Oceaniche in ripresa, soprattutto Nzd che torna vicino a 0.6800 sul dollaro e sembra pronto a riattaccare livelli superiori mentre Aud resta un poco indietro pur tenendo egregiamente l’area di 0.7200. E questione di tempo e anche il dollaro australiano ritornerà verso aree più vicine ai target non lontani da 0.8000. UsdCad stabile a 1.3200 con i cross EurCad , EurNzd ed EurAud, che ancora di tornare sui minimi, dopo la discesa significative dell’ultimo mese e mezzo.
Per ultimo non dimentichiamo il petrolio che nelle ultime 8 settimane, come Wti ha perso quasi il 35%, ma che ora intorno a queste aree (50 dollari), sembra aver trovato una base da cui ripartire, soprattutto dopo che l’Arabia Saudita ha proposto una riduzione della produzione di quasi 1 milione di barili al giorno su una produzione totale di 33 milioni di barili (3% circa).
Oro invece che non riesce a violare queste resistenze poste in area 1.230. E 1.240 che rappresentano un baluardo di breve termine realmente significativo, date le volte che nell’ultimo mese, è andato a sbatterci contro senza avere la forza di superarli. Da dire anche che 1.200 per ora rappresenta anche un supporto realmente importante.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
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Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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