3 Ottobre, 2025
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    Regime Amministrato vs Dichiarativo. Quale è la Scelta Migliore per i Tuoi Investimenti?

    Vuoi massimizzare i tuoi rendimenti? Scopri come la scelta tra regime amministrato e dichiarativo può fare la differenza. Ne abbiamo parlato in questo nuovo articolo

    Regime Amministrato vs Dichiarativo. Quale è la Scelta Migliore per i Tuoi Investimenti?

    Investire è un’attività che richiede una certa dose di conoscenza e competenza, specialmente quando si tratta di gestire la tassazione. Uno degli aspetti più complessi è la scelta tra il regime amministrato e il regime dichiarativo. Questa decisione può avere un impatto significativo sul tuo rendimento netto e sulla tua esperienza di investimento.

    Tipi di Reddito Finanziario

    Prima di addentrarci nelle specifiche dei due regimi, è importante capire la classificazione dei diversi tipi di reddito finanziario. Questi possono essere suddivisi in tre categorie:

    1. Redditi di capitale: includono dividendi, cedole, interessi e plusvalenze su ETF armonizzati.
    2. Redditi diversi di natura finanziaria: comprendono plusvalenze e minusvalenze su azioni e su ETF non armonizzati.
    3. Redditi ordinari europei: includono plusvalenze da ETF non armonizzati.

    La scelta tra il regime amministrato e il regime dichiarativo riguarda solo i redditi diversi di natura finanziaria.

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    Regime Dichiarativo

    Nel regime dichiarativo, l’investitore riceve i proventi lordi derivanti dai suoi investimenti nel proprio conto titoli. Questi dati devono poi essere dichiarati al CAF o da un commercialista, che li verifica e li inserisce nella dichiarazione dei redditi.

    Il vantaggio principale di questo regime è il lasso di tempo considerato per la tassazione. L’investitore paga le tasse solo l’anno successivo alla realizzazione della plusvalenza. Questo significa che l’investitore può reinvestire i suoi soldi e ottenere un profitto prima di aver applicato le tasse.

    Tuttavia, il regime dichiarativo presenta anche degli svantaggi. Il principale è la necessità di fornire al CAF o al commercialista ‘le informazioni relative alle transazioni, che dovranno poi essere verificate e inserite nella dichiarazione dei redditi.

    Regime Amministrato

    Il regime amministrato riguarda solo i redditi diversi di natura finanziaria. In questo caso, la tassa del 26% viene automaticamente riscossa dall’intermediario al momento della realizzazione della plusvalenza. L’investitore vedrà quindi direttamente l’importo netto delle tasse.

    Il vantaggio principale di questo regime è la semplicità: l’intermediario finanziario si occupa di tutto automaticamente. Tuttavia, l’intermediario deve avere residenza fiscale in Italia, altrimenti non è possibile optare per il regime amministrato.

    Il principale svantaggio è il fattore tempo: la tassazione avviene immediatamente, non in un periodo successivo.

    Interessi sul conto

    Gestione delle Minusvalenze

    Gestione delle Minusvalenze

    Un aspetto importante da considerare nella scelta tra i due regimi è la gestione delle minusvalenze. Nel regime dichiarativo, è possibile compensare i risultati derivanti da altri investimenti in strumenti finanziari. Questa compensazione può portare a maggiori vantaggi fiscali. Tuttavia, è necessario identificare gli strumenti che rientrano nei redditi diversi e che possono essere compensati tra loro. Gli strumenti finanziari principali che rientrano in questa possibilità sono, ad esempio, azioni, obbligazioni, titoli di stato e contratti derivati.

    Vantaggi e Svantaggi del Regime Amministrato e Dichiarativo

    Regime Amministrato

    Vantaggi:

    • Semplicità: L’intermediario finanziario si occupa di tutto automaticamente.
    • Gestione automatica delle tasse: La tassa del 26% viene automaticamente riscossa dall’intermediario al momento della realizzazione della plusvalenza.

    Svantaggi:

    • Tassazione immediata: La tassazione avviene immediatamente, non in un periodo successivo.
    • Residenza fiscale: L’intermediario deve avere residenza fiscale in Italia, altrimenti non è possibile optare per il regime amministrato.

    Regime Dichiarativo

    Vantaggi:

    • Tempo di tassazione: L’investitore paga le tasse solo l’anno successivo alla realizzazione della plusvalenza.
    • Possibilità di compensazione: È possibile compensare i risultati derivanti da altri investimenti in strumenti finanziari.

    Svantaggi:

    • Complessità: È necessario fornire al CAF o al commercialista le informazioni relative alle transazioni, che dovranno poi essere verificate e inserite nella dichiarazione dei redditi.
    • Dipendenza dal broker: Il regime dichiarativo può dipendere dal broker, poiché non tutti i broker offrono la possibilità di optare per questo regime.

    Interessi sul conto

    Tabella di confronto tra i due regimi:

    Regime Amministrato Regime Dichiarativo
    Gestione delle tasse L’intermediario si occupa della gestione delle tasse. L’investitore deve dichiarare i proventi al CAF o al commercialista.
    Tempo di tassazione La tassazione avviene immediatamente. L’investitore paga le tasse solo l’anno successivo alla realizzazione della plusvalenza.
    Compensazione Questa possibilità non è sempre garantita. È possibile compensare i risultati derivanti da altri investimenti in strumenti finanziari.
    Residenza fiscale dell’intermediario L’intermediario deve avere residenza fiscale in Italia. Non è necessario che l’intermediario abbia residenza fiscale in Italia.
    Semplicità Questo regime è più semplice perché l’intermediario si occupa di tutto. Questo regime può essere più complesso perché l’investitore deve fornire le informazioni al CAF o al commercialista.
    Dipendenza dal broker Non dipende dal broker. Può dipendere dal broker, poiché non tutti i broker offrono la possibilità di optare per questo regime.

    Quale Regime Scegliere?

    La scelta tra regime amministrato e regime dichiarativo dipende dalle tue esigenze e dalle tue operazioni di investimento. Se quello che ti interessa di più è la semplicità, il regime amministrato è più facile perché l’intermediario si occupa di tutto automaticamente.

    Se invece il tuo obiettivo è ottenere maggiori vantaggi fiscali e le tue operazioni rientrano in quelle che possono avere maggiori benefici, allora è meglio optare per un broker che ti offre automaticamente il regime dichiarativo. Anche se il broker ti offre automaticamente il regime amministrato perché risiedi in Italia, puoi decidere di optare per il regime dichiarativo comunicandolo al broker o alla banca.

    In generale, il regime dichiarativo può offrire maggiori vantaggi economici, ma potrebbe comportare più difficoltà perché dovrai fornire al CAF o al commercialista i documenti relativi alle transazioni finanziarie. Se i vantaggi fiscali per le operazioni che effettui non sono evidenti, allora il regime amministrato è più conveniente per te per la sua facilità.

    Ricorda, la scelta del regime fiscale più adatto alle tue esigenze è un passo importante per ottimizzare i tuoi investimenti. Prenditi il tempo per valutare attentamente le tue opzioni e, se necessario, consulta un professionista per assicurarti di fare la scelta giusta.

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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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