Da circa un mese sulle principali reti RAI e sui Social network circola uno spot della Presidenza del Consiglio che recita “Art Bonus. Siamo tutti mecenati”. Questa campagna di comunicazione sociale ci dice che il patrimonio artistico-culturale vive anche dentro di noi, fa parte della nostra identità, e compiere un piccolo gesto per conservare i nostri beni culturali vuol dire conservare anche la nostra identità e trasmetterla ai nostri figli.
Un vero e proprio appello al mecenatismo che ora, grazie all’Art Bonus, è alla portata di tutti.
Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta del 65% dell’importo donato. Le donazioni devono essere erogazioni liberali in denaro (non sponsorizzazioni, dunque) che singoli cittadini o aziende fanno a favore del patrimonio culturale pubblico (legge n. 106 del 2014).
Esempio pratico:
Donando 1.000 euro per restaurare un edificio storico si può abbattere 650 euro nella propria dichiarazione dei redditi.
Tutti possono donare, sia le persone fisiche che le persone giuridiche (imprenditori e società commerciali). Non solo le grandi aziende, quindi, ma ora tutti i cittadini hanno la possibilità di compiere un gesto importante per la cultura ottenendo un beneficio fiscale. E lo stanno già facendo in tanti, con donazioni che vanno dai 20 euro a milioni di euro.
A fini di trasparenza tutte le donazioni vengono registrate sul portale istituzionale www.artbonus.gov.it (gestito da Arcus S.p.A). Importante sottolineare che è stata eliminata ogni lungaggine burocratica. Per donare basta un semplice versamento con l’evidenza della causale “Art Bonus” sulla ricevuta. Una lista di interventi in attesa di donazioni è disponibile sul portale Art Bonus, oppure si possono consultare i siti web delle istituzioni pubbliche/organizzazioni culturali territoriali per sapere quali beni e attività si possono sostenere.
Erogazioni liberali che danno diritto al credito
Le erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta, devono riguardare gli anni di imposta 2014, 2015 e 2016 e devono essere riferiti ai seguenti interventi:
- manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione;
- realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;
Sul sito di Art Bonus è presente un elenco delle opere già concluse ed altre in attesa di una donazione. Inoltre trovi tutte le informazioni utili per approfondire l’argomento grazie a guide in pdf e un Faq completa e trasparente.
Contribuisci a tutelare il patrimonio culturale ed a rendere l’Italia più bella.