Momento difficile per le banche italiane, i risparmiatori sono preoccupati e temono di perdere i propri soldi, cerchiamo quindi di fare chiarezza su quali sono i reali rischi.
Chi ha un conto corrente non rischia nulla o quasi; grazie al fondo bancario tutela dei depositi, i depositi fino a 100.000 euro sono intoccabili, oltre i 100.000 euro il rischi sono minimi, e solo in casi estremi si possono rischiare di perdere i propri soldi. Chi vuole stare al sicuro, può decidere di “diversificare” aprendo più conti in più istituti di credito in quanto, come previsto per il fondo bancario tutela dei depositi garantisce fino a 100.000 euro per depositante e per istituto di credito. Questo significa che se una persona ha due conti in due diverse banche, sarà coperto per un totale di 200.000€, 100.000€ per ogni singolo istituto. Se invece lo stesso cliente ha due conti presso la stessa banca, avrà diritto di un massimo di 100.000€.
Situazione differente per gli obbligazionisti invece rischiano di perdere i propri soldi come è successo mesi fa a Banca Etruria, Cassa di Ferrara eccetera.
Visto quello che è già capitato, il governo sta cercando soluzioni di evitare che vengano colpite le obbligazioni subordinate. Non a caso l’istituto senese Monte dei Paschi è al momento la più grande delle banche in pericolo. B.Mps ha ad oggi in circolazione subordinate per 5 miliardi di euro, un numero 6 volte superiore di quelle di Etruria, Marche, Ferrara e Chieti.
Le banche italiane sono nei guai ma non sono le uniche, esistono gli stessi problemi in tutta l’area euro. L’uscita dalla Unione europea della Gran Bretagna ha messo in luce la fragilità dell’unione monetaria.
In questi giorni tutti i titoli del settore bancario sono crollati con perdite molto alte e precipizio: quei titoli sono al momento invendibili se non a prezzo di realizzare una forte perdita.
Ora il governo italiano, per timore che si diffonda sfiducia tra gli investitori, è pronto ad accollare pesi ai contribuenti. Vedremo presto le divisioni che prenderà il governo, non ci resta altro che avere fiducia.