Nonostante la sua volatilità negli ultimi due anni, il settore delle criptovalute continua ad espandersi, in parte guidato dall’interesse degli investitori a diversificare il proprio portafoglio con la nuova asset class, inclusi i family office e gli ultra ricchi di Hong Kong e Singapore.
In effetti, la maggior parte dei family office (società di servizi che gestisce il patrimonio di una o più famiglie facoltose) e degli ultra ricchi di Hong Kong e Singapore stanno investendo in criptovalute, uno studio intitolato “Investire in asset digitali – Prospettive di family office e investitori con un patrimonio netto elevato sulla digital asset allocation” e pubblicato il 24 ottobre da KPMG China e Aspen Digital ha rivelato.
La maggior parte dei super ricchi investe in criptovalute
Secondo il rapporto, il 92% degli intervistati in questi territori ha dichiarato di essere interessato agli investimenti in criptovalute, con il 58% di family office e ultra ricchi che già investono in risorse digitali e il 34% prevede di farlo in futuro.
Come Yang He, CEO della piattaforma di gestione delle risorse crittografiche Aspen Digital, ha spiegato questi risultati:
“Negli ultimi 18 mesi abbiamo assistito a un enorme aumento dell’interesse degli investitori istituzionali per gli asset digitali. Per il settore asiatico della gestione patrimoniale privata, gli asset digitali rappresentano una classe di asset emergente con opportunità che non hanno rivali in altri prodotti finanziari”.
Quali asset crittografici sono i più popolari?
Inoltre, gli asset digitali più popolari sono stati Bitcoin ( BTC ), con il 100% degli investitori in criptovalute, ed Ethereum ( ETH ), con l’87%, mentre il 60% degli intervistati stava attualmente investendo in token non fungibili ( NFT ).
Detto questo, Paul McSheaffrey, partner per i servizi finanziari della società di revisione e consulenza KPMG China, ha sottolineato che:
“Per aumentare l’allocazione agli asset digitali sono necessari prodotti derivati e di copertura correlati per consentire agli investitori di gestire il rischio in modo efficace. Lo sviluppo di tali prodotti al di fuori di token popolari come Bitcoin ed Ethereum aiuterà a guidare l’allocazione a una gamma più ampia di risorse digitali”.
Hong Kong e Singapore come hub crittografici
Nel frattempo, sia Hong Kong che Singapore sono in lizza per lo status invidiabile di principale hub dell’industria delle criptovalute, ed entrambi fanno la loro parte per superare l’altro in varie aree di interesse, tra cui la regolamentazione e il settore bancario.
In particolare, Hong Kong sta valutando la possibilità per gli investitori al dettaglio di investire direttamente in asset digitali, mentre lavora su una legislazione che chiarisca le sue politiche sulle criptovalute e contribuisca alla crescita del mercato delle criptovalute in città.
Allo stesso tempo, la più grande banca di Singapore, DBS Group Holdings, ha ampliato l’accesso ai servizi di trading di criptovalute per i suoi 100.000 ricchi investitori, mentre due exchange di criptovalute, Blockchain.com e Coinbase, hanno ricevuto l’approvazione operativa dal governo in una settimana.
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