Azioni Tesla; i venti contrari della Cina portano ad un taglio dell’obiettivo dei prezzi, è quanto afferma il principale analista di Wedbush Daniel Ives.
La Cina è stata a lungo considerata una componente essenziale del continuo successo di Tesla. Il paese non solo si è impegnato a far progredire i veicoli elettrici, ma ospita anche la sua ammiraglia Gigafactory, situata a Shanghai.
Daniel Ives di Wedbush ha ripetutamente sottolineato l’importanza della regione per Tesla e pensa che gli attuali venti contrari in Cina siano “difficili da ignorare”.
Daniel ha spiegato:
“Il successo della storia cinese sia sul lato dell’offerta che della domanda sono i cardini della nostra tesi rialzista a lungo termine su Tesla. Detto questo, la realtà è che gli attuali blocchi di Shanghai sono stati un disastro epico finora nel trimestre di giugno”.
La politica zero Covid ha visto la chiusura dello stabilimento di Shanghai ad aprile, che ovviamente ha colpito duramente la produzione e, nonostante una riapertura – che Ives nota come “molto instabile” – la catena di approvvigionamento sta ora affrontando una serie di problemi fino alla logistica di spedizione di Modello 3 e Model Y.
L’effetto del blocco è stato un “deterrente per la crescita delle consegne” con Ives che ora prevede che il secondo trimestre mostrerà vendite deboli in Cina con alcuni “spillover” nel terzo trimestre. Sebbene Ives si aspetti che l’azienda andrà avanti, la prospettiva di un altro focolaio e blocco incombe e potrebbe fornire ancora più “dossi sulla strada”.
Pertanto, per riflettere la “morbidezza” in Cina e i continui problemi di fornitura, Ives ha abbassato le stime per il secondo trimestre. L’analista ora prevede consegne totali di 277.000, un calo rispetto alla previsione precedente di 297.000 unità. Anche la stima delle entrate è ridotta: da 16,9 miliardi di dollari a 15,9 miliardi di dollari, mentre anche la previsione di EPS è di 2,10 dollari dai precedenti 2,80 dollari.
La Cina non è l’unico problema per Tesla in questo momento
L’offerta di Musk di acquistare Twitter è stata di recente un evento collaterale costante che secondo l’analista sta spingendo gli investitori a voltare le spalle all’azienda. Sebbene la “storia fondamentale di Tesla” non sia direttamente influenzata dalle preoccupazioni su Twitter in corso, dato che siamo attualmente nel mezzo della “peggiore crisi della catena di approvvigionamento vista nella storia moderna“, Ives pensa che Musk dovrebbe concentrarsi maggiormente su Tesla e meno su altre distrazioni.
Mentre Ives ha ribadito un rating Outperform, vale a dire Buy sulle azioni Tesla (NASDAQ: TSLA), l’analista ha ridotto il prezzo target a 1.000 dollari (precedenti 1.400 dollari).
Il titolo rivendica un rating di consenso di acquisto moderato, basato su un mix di 14 acquisti, 10 prese e 5 vendite. Secondo l’obiettivo medio di 940,90 dollari, le azioni aumenteranno del 29% nel prossimo anno.
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