Chiunque abbia l’intenzione di iniziare ad investire su mercati finanziari, deve assolutamente conoscere le leggi dei mercati partendo da due discipline indispensabili, l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.
Ne abbiamo parlato tanto, è indispensabile per ogni trader conoscere le basi dell’analisi tecnica e quella fondamentale; sono queste le prime lezioni che aspirante trader dovrebbe imparare.
L’analisi tecnica è la disciplina che studia il movimento del mercato tramite lo studio sistematico dei grafici dell’andamento passato, per cercare di prevederne le tendenze future. Tale disciplina si basa sul presupposto che il prezzo del mercato sconti tutto, compresi i fattori di tipo sociologico, politico e fondamentale ad esso annessi.
L’analisi tecnica trae dal prezzo tutte le informazioni utili al processo decisionale, basandosi sull’assunto che quest’ultimo contiene tutto e lo riassume in sé. Nei confronti dell’analisi fondamentale, l’analisi tecnica si basa su un dato reale e attuale e non sull’interpolazione di uno del passato.
Sia l’analisi tecnica e quella fondamentale non sono in grado di prevedere il futuro, anche se molti credono l’opposto e che il movimento dei prezzi si possa prevedere. L’obbiettivo di queste discipline è invece quello di cercare di identificare al meglio la situazione corrente e le probabilità che tale movimento possa continuare o cambiare, offrendo quindi una visione il più possibile priva di emozioni dei rischi e le opportunità.
Chi ha frequentato corsi di trading, letto ebook o libri di trading sull’analisi tecnica, ha sicuramente appreso le leggi principali del mercato:
- Il prezzo contiene in sé tutte le informazioni disponibili e necessarie;
- Un trend è una sequenza di massimi e minimi crescenti/decrescenti, che perdura fino a quando non ne è provata l’inversione;
- La storia si ripete e con essa gli errori di investitori/operatori.
Queste quattro leggi anche se molto semplici e reali, tendono molto spesso essere ignorate da molti trader sempre alla ricerca della strategia vincente, il Santo Graal del trading. In realtà, se analizzate a dovere, ogni legge dice tantissimo su ciò che sarebbe opportuno fare o evitare di fare sui mercati finanziari.
Il prezzo contiene in sé tutte le informazioni disponibili e necessarie
I mercati sono gli unici giudici di se stessi. Attribuire a un asset che il suo prezzo è “alto” o “basso” è del tutto soggettivo e relativo.
Come la pratica insegna, un asset può restare in ipercomprato o ipervenduto molto a lungo, prima di correggere o invertire il trend: comunque abbastanza a lungo da rendere insostenibile una posizione contro-trend assunta prematuramente.
I mercati si muovono in trend, un trend è una sequenza di massimi e minimi crescenti/decrescenti, che perdura fino a quando non ne è provata l’inversione
Due leggi tanto chiare quanto sottovalutate. I mercati non vanno combattuti ma assecondati. E’ il desiderio di tutti acquistare sui minimi e vendere sui massimi, purtroppo, per quanto un “colpo di fortuna” possa capitare, fare trading contro trend risulta alla lunga perdente se non disastroso. E’ questo uno degli errori più comuni, la ricerca dei massimi e dei minimi e specialmente investendo contro la tendenza primaria. La ricerca dei massimi di un trend rialzista e dei minimi di un trend ribassista è tanto impervia quanto fondamentalmente, e nella maggior parte dei casi è inutile e improduttiva, specie quando è condotta su base soggettiva e discrezionale.
Discorso opposto vale per l’assecondare il trend attraverso lo sfruttamento sistematico delle correzioni, forse una delle vere chiavi di lettura operativa dei mercati.
La storia si ripete e con essa gli errori di investitori/operatori
A prescindere dal tipo di analisi utilizzata, vi sono due gli errori in cui si può incorrere nel confronto con i mercati finanziari:
- Il primo è quello di sottostimare le anomalie, spesso ci crede che un evento “particolare” o che non è mai capitalo non possa più ripetersi o capitare una volta;
- Il secondo è non aver fiducia in ciò che si vede e del proprio metodo di lavoro.
Entrambi gli errori portano danni pesanti sia a livello finanziario sia psicologico. La raccomandazione è quella di non farsi trascinare in facili entusiasmi dopo alcune operazioni profittevoli e una regola su tutte, massima attenzione al money management.