3 Ottobre, 2025
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    Come InvestireDizionario di Trading dettagliato. Tutto quello che devi conoscere

    Dizionario di Trading dettagliato. Tutto quello che devi conoscere

    Fare trading con successo deve includere una adeguata formazione. Non si può pensare di guadagnare soldi sui mercati finanziari senza conoscere i termini di base. Chiunque dovrebbe avere letto un “Dizionario di Trading dettagliato” o almeno aver imparato le basi di trading.

    Il portale di Dove Investire si è da sempre distinto nell’offrire una formazione semplice e completa per i suoi lettori. Ebook, video lezioni, all’interno del portale sono presenti numerose risorse utili per apprendere questa attività.

    Qui di seguito riportiamo un dizionario finanziario dettagliato dei termini più utilizzati nel trading.

    Questi gli argomenti trattati:

    Cos’è il trading?

    Il trading è l’attività di base di tutti gli investitori o servizi d’investimento e non è altro che l’acquisto, la vendita o la permuta di attività. Nei mercati finanziari, le persone negoziano titoli quali azioni, valute, materie prime e derivati.

    Le azioni sono negoziate in Borsa, mentre le materie prime e i titoli di capitale sono acquistati e venduti nella sala delle contrattazioni. Lo scopo generale consiste nel cercare di realizzare un utile acquistando a un prezzo più basso e vendendo a un prezzo più alto, solitamente entro un periodo di tempo relativamente breve.

    Un trader può essere sia un investitore privato sia un’istituzione globale. Il trading può avvenire direttamente o attraverso un broker e può essere effettuato di persona, per telefono o tramite una piattaforma di negoziazione online.

    Dove hai sentito parlare di trading?

    L’attività di trading sui mercati finanziari è ampiamente considerata una spia dello stato di salute delle economie globali. Le persone potrebbero anche chiedervi se fate trading o parlare dei propri successi e fallimenti in tale ambito.

    Cosa c’è da sapere sul trading…

    È facile creare un conto di trading online e iniziare a negoziare azioni. Bastano una password e un po’ di denaro sul conto. Si può anche negoziare per telefono o attraverso un broker.

    Per effettuare un’operazione, scegli lo strumento finanziario che desideri acquistare, consulta il prezzo, decidi quanto vuoi spendere e concludi la transazione quando ritieni la quotazione soddisfacente. Potrai quindi seguire l’andamento del tuo investimento e scegliere di aggiungere altre attività al tuo portafoglio in crescita. Potresti dover pagare delle imposte se realizzi un utile vendendo azioni.

    Ricorda che il valore di titoli e materie prime può sia scendere che salire, per cui è possibile che tu perda denaro nelle tue operazioni.

    Cos’è un contratto per differenza(CFD)?

    Un CFD è un contratto, solitamente tra un broker e un investitore, che prevede il pagamento di una parte all’altra della differenza tra il valore di un titolo all’avvio del contratto e il suo valore al termine del contratto stesso. Se il prezzo aumenta riceverai l’importo dell’aumento, se diminuisce dovrai pagare tu.

    Dove hai sentito parlare di contratti per differenza?

    I CFD erano originariamente negoziati tra istituti finanziari, come le banche. Negli ultimi anni sono diventati più popolari tra gli investitori al dettaglio perché possono essere negoziati senza necessità di detenere titoli.

    Cosa c’è da sapere sui contratti per differenza…

    Chi negozia CFD desidera avere un’idea più precisa dell’andamento dei prezzi rispetto al broker. I broker di CFD operano in un mercato che, in genere, è meno regolamentato di quelli in cui vengono negoziati i titoli veri e propri. Ciò significa che non c’è bisogno di anticipare un grosso capitale per iniziare. Viceversa, occorre anticipar un margine sul valore del contratto, che può essere anche solo del 2%, ossia fare uso di leva finanziaria per generare potenzialmente rendimenti più alti. Ma la leva finanziaria può esporre a rischi potenziali più alti se l’operazione va male, oppure a rendimenti.

    Ti potrebbe interessare il nostro ebook gratuito “Investire con i CFD

    Cos’è una quotazione (prezzo)?

    È il prezzo dell’operazione più recente su un titolo o una materia prima, vale a dire l’ultimo importo concordato tra un acquirente e un venditore. Per esempio, se il Trader A concorda di vendere al Trader B un’unica azione per $ 1, la quotazione del titolo sarà $ 1 e resterà tale sino a quando non verrà effettuata un’altra operazione per un importo diverso.

    Dove hai sentito parlare di quotazioni?

    Quando si consulta un titolo, la quotazione è in genere la cifra che viene messa più in evidenza. L’attrattiva o meno del titolo di una società per un investitore dipende dal prezzo attribuito a tale società. Se una società ha un prezzo elevato rispetto ai suoi ricavi e prospettive, ciò può fungere da deterrente per gli investitori.

    Cosa c’è da sapere sulle quotazioni…

    Gli investitori usano le quotazioni per farsi un’idea rapida del valore attuale di una società.

    Poiché le quotazioni dei titoli sono aggiornate ogni volta che viene conclusa un’operazione, si vedrà sempre l’ultimo prezzo concordato. Il prezzo di quotazione può cambiare pressoché continuamente in presenza di un volume elevato di operazioni.

    Le quotazioni dei mercati azionari includeranno anche il prezzo denaro e il prezzo lettera. Il prezzo denaro dice qual è l’offerta attualmente più elevata per quel particolare titolo e mostra quindi il prezzo più alto che un potenziale acquirente è disposto a pagare. Il prezzo lettera, invece, indica il più basso prezzo attuale richiesto, vale a dire il prezzo più basso attualmente offerto da un venditore per tale titolo.

    Cos’è un ordine?

    Gli ordini sono un modo per gestire i propri investimenti senza dover tenere d’occhio i mercati 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Si tratta di istruzioni impartite al proprio broker per acquistare o vendere titoli a determinati prezzi o in momenti specifici. Come vedremo, esistono tante tipologie diverse di ordine.

    Dove hai sentito parlare di ordini?

    Se gestisci i tuoi investimenti attraverso un broker, avrai probabilmente disposto degli ordini per cercare di mantenere il valore del tuo portafoglio entro determinati limiti, approfittando delle fasi di rialzo e limitando le fasi di ribasso.

    Cosa c’è da sapere sugli ordini…

    Gli ordini permettono agli investitori di definire una strategia di investimento e di affidare ai loro broker l’arduo compito di implementarla. Esistono svariate tipologie di ordini, cosa che li rende un argomento affascinante e complesso. Eccone un breve elenco a titolo esemplificativo: Fill or Kill (un ordine che deve essere evaso immediatamente o annullato); Pegged to Market (un ordine di acquistare e vendere ai migliori prezzi d’offerta); quantitativo minimo (garantisce un numero minimo di unità per l’ordine); con limite di prezzo (con tutta probabilità la tipologia originaria di ordine, dispone semplicemente che il broker acquisti o venda a un prezzo specificato o migliore) e Box Top (che si trasforma in un ordine con limite di prezzo se non viene evaso immediatamente al prezzo di mercato).

    Cos’è lo spread?

    È la differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita di un titolo finanziario, un’attività o una materia prima. Per un investitore, tale differenza può indicare un’opportunità di trading.

    Dove hai sentito parlare di spread?

    Gli spread assurgono agli onori della cronaca finanziaria ogni volta che si apre un divario significativo tra la cifra pagata dagli operatori di mercato per azioni o altre attività e la cifra a cui vendono queste ultime. Ciò potrebbe essere un segnale che il mercato sta rallentando o che vi è un calo nella liquidità.

    Cosa c’è da sapere sugli spread…

    Nei mercati azionari, lo spread è la differenza tra il prezzo al quale un trader acquista un’azione (il prezzo lettera) e il prezzo al quale la vende (il prezzo denaro).

    Più o meno lo stesso vale per i mercati delle valute estere: quanto più ampio è lo spread, tanto maggiore è il profitto.

    Nei mercati obbligazionari, il termine spread ha un significato leggermente diverso e si riferisce ai diversi rendimenti disponibili per obbligazioni simili ma lievemente differenti.

    Nel mercato dei contratti future, si riferisce alla differenza tra il prezzo di future per lo stesso titolo o la stessa materia prima, ma in relazione a date di consegna differenti.

    Cos’è un margine?

    Nel mondo degli investimenti, acquistare a margine significa contrarre un prestito presso un broker per acquistare titoli. Si paga solo una data percentuale (o margine) del costo, mentre la cifra restante viene mutuata presso il broker.

    Dove hai sentito parlare di margini?

    Anche detto margin trading, il termine “acquistare a margine” ricorre nelle discussioni sulla leva finanziaria.

    Si può mutuare denaro per investire (la cosiddetta leva finanziaria) e accedere così potenzialmente a rendimenti che non si potrebbero altrimenti conseguire. Naturalmente vi è anche un rischio di perdita.

    Cosa c’è da sapere sui margini…

    Per acquistare titoli in questo modo, un trader deve avere un conto a margine presso il proprio broker. Inoltre deve depositare su tale conto una certa quantità di denaro o di titoli, il cosiddetto margine minimo, prima di poter iniziare a negoziare.

    Una volta che il conto è creato e funzionante, i trader depositano sul conto una percentuale del prezzo dei titoli che intendono acquistare. Questo è il margine iniziale. Gli investitori possono mutuare dal broker fino al 50% del prezzo d’acquisto dei titoli, ma anche molto meno, mentre alcuni broker chiedono agli investitori di depositare una percentuale molto più elevata.

    Gli investitori devono mantenere sul loro conto una percentuale minima pari ad almeno il 25% del valore di mercato totale dei titoli. Questo è il margine di mantenimento.

    I titoli che gli investitori devono tenere sul loro conto fungono da garanzia collaterale per il prestito. Naturalmente, sul denaro mutuato a margine si applicano anche degli interessi passivi, per cui più a lungo si mantiene il prestito più alto sarà il debito maturato. Per tale ragione il margin trading è più indicato per gli investimenti a breve termine.

    Cos’è la vendita allo scoperto?

    La vendita allo scoperto è un modo per cercare di trarre un profitto dai titoli il cui valore è in calo. Si mutuano titoli per venderli al loro prezzo attuale, ma non li si paga finché i prezzi non sono scesi, così da poter intascare la differenza. Se i prezzi salgono, si subiranno delle perdite. Questa strategia è anche detta “andare corti” o “vendere corto”.

    Dove hai sentito parlare di vendita allo scoperto?

    Questa prassi si è fatta un cattivo nome dopo la crisi finanziaria del 2008, in quanto l’idea diffusa era che le vendite allo scoperto avessero contribuito al tracollo nel valore delle azioni. Tuttavia è ancora diffusa fra i trader.

    Cosa c’è da sapere sulla vendita allo scoperto…

    La vendita allo scoperto viene effettuata attraverso un broker che presta le azioni perché siano vendute al loro valore attuale, ma queste non sono acquistate sino a quando la posizione non viene “chiusa”. Per allora si spera che il prezzo sia sceso. La differenza tra il prezzo al quale sono state vendute e quanto le si è pagate alla fine sarà l’utile o la perdita su di esse.

    Gli investitori potrebbero “andare corti” quale parte di una strategia di speculazione. Prevedono che il prezzo di un titolo calerà e vendono allo scoperto per cercare di approfittare da tale variazione di prezzo prevista. Questa è però una strategia rischiosa, in quanto potrebbero subire perdite sostanziali se il prezzo dovesse invece salire.

    Gli investitori più avversi al rischio possono usare la vendita allo scoperto nell’ambito di una strategia di copertura, “andando corti” su un titolo per compensare alcuni dei rischi di una posizione lunga. “Vanno lunghi” nella convinzione che il prezzo di un titolo aumenterà ma, se invece dovesse diminuire, gli utili dalla loro posizione corta potranno attenuare le perdite. Questa può tuttavia essere una strategia costosa, che comunque non elimina il rischio di base.

    Per vendere allo scoperto avrai bisogno di un conto presso un broker, e ciò implica solitamente un certo margine che si somma al rischio, in quanto dovrai pagare gli interessi su di esso.

    Ti potrebbe interessare: Vendita allo scoperto spiegata in modo semplice

    Cos’è il rischio?

    Il rischio è intrinseco a tutte le attività di investimento ed è il risvolto della medaglia del premio. Generalmente parlando, quanto più rischioso è l’investimento, tanto maggiore sarà il premio, sempre che l’investimento vada a buon fine. Il rischio può essere gestito, ma prima deve essere individuato con esattezza.

    Dove hai sentito parlare di rischio?

    Il rischio è un problema costante per te in qualità di investitore come anche per il tuo consulente finanziario, che dovrà valutare in continuazione la tua cosiddetta “propensione al rischio”. I media finanziari discutono delle nuove fonti di rischio, che si tratti di rischio di mercato o di rischio economico e politico.

    Cosa c’è da sapere sul rischio…

    Il rischio può essere diviso in molte tipologie diverse. Un esempio è il rischio di liquidità, in cui si assume il rischio di possedere attività illiquide, come i beni immobili, che non possono essere convertite rapidamente in liquidità. Un’altra tipologia è il rischio di tasso di interesse, che si riferisce al fatto che le variazioni nei tassi di interesse possono influire sul rendimento realizzato da investimenti quali le obbligazioni.

    Acquistando obbligazioni di una società, si corre il rischio che questa non sia in grado di pagare gli interessi o di rimborsare l’investimento iniziale. Questo è detto rischio di credito (o di inadempienza).

    Per attenuare il rischio occorre, innanzitutto, individuare correttamente dove risiedono i rischi nel proprio portafoglio e quindi intraprendere delle azioni di copertura della propria posizione, magari attraverso derivati o contratti per differenza (CFDs).

    Cos’è la gestione del rischio?

    Si potrebbe pensare che il rischio sia qualcosa che si è o meno disposti ad assumere, ma il rischio d’investimento è qualcosa di molto più intricato. Il rischio d’investimento tende a essere graduato.

    I livelli di rischio possono cambiare, sono influenzati in vario modo e saranno chiamati in causa in momenti diversi. Gli investitori esperti organizzano quindi un portafoglio su tale base, avvalendosi di una strategia di gestione del rischio.

    Dove hai sentito parlare di gestione del rischio?

    La procedura di gestione del rischio è una parte essenziale della strategia di investimento.

    I consulenti finanziari parlano di gestione del rischio con i loro clienti nell’ambito della pianificazione del portafoglio. Gli investitori corporate si affidano ad analisti e modellazioni sofisticate per valutare e gestire il rischio.

    Cosa c’è da sapere sulla gestione del rischio…

    Per gestire il rischio bisogna innanzitutto definire quanto si vuole guadagnare e quanto ci si può permettere di perdere in quale orizzonte temporale. Successivamente si devono analizzare le variabili che potrebbero limitare i propri rendimenti o condurre a delle perdite, e individuare qualsiasi rischio potenziale insito nel proprio portafoglio. La gestione del rischio consiste nel capire come si possano attenuare tali rischi.

    Le variabili che possono influire sul rischio includono il rallentamento economico, le difficoltà finanziarie incontrate dalle aziende, l’offerta e la domanda di materie prime e le oscillazioni nei tassi di interesse.

    È possibile limitare il rischio effettuando delle ricerche per comprendere i fattori che influenzano i mercati sui quali si sta negoziando, oppure monitorando attentamente le condizioni di mercato. Cerca di evitare il trading sentimentale e non cedere alla logica del branco.

    Devi sapere quante perdite puoi sostenere complessivamente e per ogni operazione, e darti la regola di non superare tali limiti. Puoi utilizzare strumenti quali gli ordini stop-loss e gli ordini con limite di prezzo per proteggerti in caso di mercati volatili.

    Un’altra tattica comune di gestione del rischio è la protezione contro un esito variabile. Per esempio, gli investitori potrebbero guardarsi intorno alla ricerca di derivati in grado di offrire un rendimento se i prezzi dovessero prendere un’altra direzione. Oppure potrebbero adottare un mix di posizioni lunghe e posizioni corte.

    Ti potrebbe interessare: La gestione del rischio nel trading e la protezione del capitale

    Cos’è la strategia di investimento?

    È un approccio di investimento personalizzato in funzione della propensione al rischio, degli obiettivi e degli interessi specifici del singolo investitore. Seguendo tale strategia, l’investitore può decidere sui diversi tipi di attività da includere nel proprio portafoglio di investimento.

    Dove hai sentito parlare di strategia di investimento?

    Puoi averla sentita citare se partecipi a un piano pensione a contribuzione definita sul posto di lavoro. Tali piani investono il tuo denaro in strumenti come le azioni, e spesso passano a una strategia di investimento a rischio inferiore man mano che ci si avvicina al pensionamento.

    Cosa c’è da sapere sulla strategia di investimento…

    La tua personale strategia di investimento può essere determinata da una serie di fattori. Tra questi figurano la tua propensione al rischio e i rendimenti che persegui sui tuoi investimenti, nonché le attività, le regioni e i settori a cui sei interessato. Anche il periodo per il quale intendi investire contribuisce a configurare la tua strategia.

    Scoprirai inoltre che i fondi di investimento seguono specifiche strategie. Per esempio, possono scegliere di investire in attività che producono reddito, o attività più orientate alla crescita. Inoltre, mentre alcuni fondi seguono passivamente un dato mercato, altri sono a gestione attiva e selezionano manualmente gli investimenti per cercare di conseguire rendimenti più elevati.

    Cos’è un Broker?

    Nei mercati finanziari, un broker è un soggetto che acquista e vende strumenti finanziari per conto di clienti che possono essere persone fisiche o società. In quanto agente del cliente, il broker deve ottenere il prezzo migliore disponibile per le attività negoziate.

    Dove hai sentito parlare di Broker?

    I broker fanno notizia ogni volta che c’è volatilità sui mercati finanziari. Mantenere il sangue freddo mentre gli investitori vanno nel panico è una caratteristica fondamentale che i broker devono possedere. Talvolta le società di intermediazione a basso costo pubblicizzano direttamente i loro servizi al pubblico.

    Cosa c’è da sapere sui Broker…

    I broker agiscono per conto dei loro clienti, per i quali devono cercare di procacciare gli affari migliori. Alcuni broker sono “execution only”, nel senso che si limitano a eseguire le istruzioni dei loro clienti al miglior prezzo possibile. Altri offrono consulenza in materia di investimenti, suggerendo ai clienti ambiti di attività finanziaria potenzialmente redditizi. Alcuni offrono gestione discrezionale del portafoglio, prendendo le decisioni d’investimento senza consultarsi con il cliente.

    In gran parte delle giurisdizioni, i broker devono disporre di un accreditamento professionale ed essere sottoposti a un’agenzia di regolamentazione. In ogni caso, qualunque sia il livello di assistenza fornito, i broker devono sempre anteporre gli interessi dei clienti ai propri.

    Questi i Broker che la redazione di Dove Investire ha scelto per i nostri lettori:

    Broker Caratteristiche Inizia
    Avatrade Licenza MiFID, FCA, ASIC
    Trading automatico e compatibilità EA
    Formazione professionale
    apri ora
    XTB Licenza FCA, CySEC, KNF
    Piattaforma professionale
    Affidabilità e supporto
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    IG Licenza FCA, BaFin, Consob
    50 anni sul mercato
    CFD, Certificati a Leva e Turbo24
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    eToro Licenza CySEC, FCA, ASIC
    CopyTrader
    Deposito minimo 50€
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    I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Tra il 62 e l’89% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
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    Doveinvestire
    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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