
NFP: a gennaio creati 49 mila posti di lavoro, tasso di disoccupazione al 6,3%. I numeri del mondo del lavoro peggiori delle attese spingono al ribasso il dollaro.
Dato debole sulla creazione di posti di lavoro (NFP) soprattutto per le revisioni al ribasso di novembre e dicembre. Vendite su dollaro, stato di salute del mondo del lavoro peggiore delle attese. Riflettori sul Congresso per sviluppi sul Relief Plan da 1900 miliardi di dollari
L'US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di gennaio, nei settori non agricoli (Non-Farm Payrolls), si è registrato un aumento di 49 mila nuovi posti di lavoro, dato lievemente inferiore alle attese del consensus (+50k). Il tasso di disoccupazione scende dal 6,7% al 6,3% (aspettative al 6,7%).
Riviste fortemente al ribasso le cifre dei mesi scorsi (-159 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso di 72 mila unità a +264k, quello di dicembre di 87 mila unità a -227k.
A livello di gruppi la disoccupazione giovanile si attesta al 14,8%. La disoccupazione delle donne è pari all'6,0%, bianchi (5,7%), afroamericani (9,2%), asiatici (6,6%), ispanici (8,6%).
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 61,4% (ancora lontano dai livelli di febbraio quando si attestava al 63,4%).
I salari medi salgono dello 0,2% m/m (consensus +0,3%). I salari sono saliti del 5,4% a/a (consensus +5,1%).
Il numero di disoccupati che hanno dichiarato di essere in sospensione temporanea dalle attività lavorative (“temporary layoff”) sono scesi a 2,7 milioni di unità. I disoccupati che hanno perso del tutto il posto del lavoro sono pari a 3,5 milioni.
Impatto sul mercato
Le cifre sul mondo del lavoro hanno portato una leggera debolezza sul dollaro. Il cambio euro-dollaro è salito da 1,1980 fino a un picco a 1,2024.
La debolezza della creazione di posti di lavoro (soprattutto per le revisioni al ribasso di novembre/dicembre) e il basso tasso di partecipazione al lavoro porteranno la FED a mantenere il proprio atteggiamento ultra-accomodante e spingeranno Biden ad accelerare il processo per far approvare il relief plan da 1900 miliardi di dollari.
Oggi al Senato è stata approvata una proposta di budget relativa al relief plan con la necessità per la prima volta di richiedere il voto del vicepresidente Kamala Harris per rompere la parità (51-50 in favore). Crediamo che Biden cercherà di velocizzare il processo per far approvare il suo piano di aiuti entro marzo.
Commento di Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia
Profilo dell'analista

Filippo A. Diodovich, Market Strategist per IG, è un esperto di analisi fondamentale e tecnica, applicata ai mercati finanziari (azionari, valutari, obbligazionari, delle commodities e dei derivati).
Dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all'Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l'ufficio studi di una delle maggiori banche d'affari statunitensi per poi passare nel 2003 a lavorare per un'azienda italiana specializzata nell'utilizzo delle metodologie dell'analisi tecnica per valutare l'andamento delle piazze finanziarie. È entrato a far parte del team di IG nel 2012.
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