3 Ottobre, 2025
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    Analisi dei mercatiNFP migliore del previsto. Come può incidere sulle decisioni della FED?

    NFP migliore del previsto. Come può incidere sulle decisioni della FED?

    Il mercato del lavoro negli Stati Uniti mostra segnali di rallentamento, ma non abbastanza significativi da spingere la FED a interrompere il processo di rialzo dei tassi di interesse

    NFP migliore del previsto. Come può incidere sulle decisioni della FED?

    Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (US Bureau of Labor Statistics) ha comunicato che nel mese di marzo i settori non agricoli hanno visto una crescita di 236 mila nuovi posti di lavoro, un dato vicino alle previsioni del consensus (+230k nuovi impieghi). Il tasso di disoccupazione si colloca al 3,5% (stimato al 3,6%).

    Le stime dei mesi precedenti sono state aggiornate al ribasso, con una riduzione di 17 mila posti di lavoro rispetto alle valutazioni iniziali. Il dato di gennaio è stato corretto al ribasso di 32 mila unità a +472k, mentre quello di febbraio al rialzo di 15 mila a +326k.

    Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è risultato del 62,6% (distante dai livelli di febbraio 2020 quando si attestava al 63,3%). I salari medi hanno registrato un aumento dello 0,3% m/m (consensus +0,3%). I salari sono cresciuti del 4,2% a/a (consensus +4,3%, mese precedente al +4,6% a/a).

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    Cos’è il NFP (Non-Farm Payroll)

    Il NFP (Non-Farm Payroll) è un dato economico che riguarda gli Stati Uniti e rappresenta il numero totale di lavoratori retribuiti negli settori non agricoli dell’economia americana. Tale indicatore viene diffuso mensilmente dall’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ed esclude i dipendenti del settore agricolo, del governo, dei lavoratori domestici e dei senza scopo di lucro.

    Il NFP è un elemento chiave per comprendere la salute dell’economia statunitense, in quanto offre un’istantanea della situazione occupazionale del paese e delle tendenze in atto nel mercato del lavoro. Un aumento nel numero di posti di lavoro suggerisce una crescita economica e, viceversa, una diminuzione indica un rallentamento dell’attività economica.

    Decelerazione nel mondo del lavoro e incertezze future per la FED

    I dati macroeconomici recenti negli Stati Uniti hanno evidenziato un rallentamento dell’economia statunitense. Tale decelerazione si riflette nel calo degli ordini alle fabbriche, nei deludenti risultati sul mondo del lavoro a marzo, nella contrazione del settore manifatturiero e nel notevole rallentamento delle attività nel comparto dei servizi.

    I dati attuali sul mercato del lavoro confermano le cifre precedenti (jolts su offerte di lavoro, stima ADP su nuovi impieghi e richieste sussidi di disoccupazione) e rivelano che il mondo del lavoro statunitense sta manifestando i primi segnali di decelerazione della crescita. Tuttavia, il tasso di disoccupazione rimane basso e la creazione di posti di lavoro supera comunque le 200 mila unità. Anche la crescita salariale mostra soltanto un leggero rallentamento su base annua.

    Il rapporto sul mercato del lavoro di marzo non fornisce argomentazioni sufficienti ai membri più dovish del FOMC per interrompere il processo di rialzo dei tassi di interesse.

    Ancora molto tempo ci separa dal prossimo incontro del FOMC, la commissione operativa della FED, ben 4 settimane.

    I prossimi dati macroeconomici saranno fondamentali per comprendere le future azioni della banca centrale USA in materia di politica monetaria (martedì prossimo verrà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo di marzo, indice CPI e indice CPI core). I banchieri centrali continueranno a monitorare attentamente l’andamento delle banche regionali americane, che destano preoccupazione per la stabilità del sistema finanziario (soprattutto dopo la conferma da parte di Western Alliance di un notevole deflusso di depositi nel primo trimestre).

    Per ora, le previsioni sono per un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della FED nel corso della riunione del FOMC all’inizio di maggio (dal range 4,75%-5% al nuovo 5%-5,25%). Tuttavia, il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, potrebbe adottare toni più cauti, indicando una possibile pausa nel processo di rialzo dei tassi a giugno. Le pressioni inflazionistiche sono ancora troppo persistenti su livelli elevati per spingere la FED a interrompere il processo di aumento del costo del denaro.

    Reazioni dei mercati finanziari ai dati sul lavoro

    La reazione del dollaro ai dati sul lavoro è stata complessa. Inizialmente, si è verificato un apprezzamento, per poi tornare vicino ai livelli pre-dato. Considerando il ridotto numero di operatori attivi in un giorno festivo, con molti mercati finanziari chiusi per la celebrazione del Venerdì Santo, riteniamo che le fluttuazioni sui mercati valutari abbiano scarsa rilevanza.

    Per gli investitori, sarà importante continuare a monitorare gli sviluppi dell’economia statunitense e le decisioni della FED nei prossimi mesi. In particolare, si dovranno osservare attentamente gli indicatori macroeconomici e le tendenze nelle banche regionali americane, poiché questi fattori potrebbero influenzare le decisioni in materia di politica monetaria e avere conseguenze sul mercato globale.

    Interessi sul conto

    Conclusioni

    Il quadro attuale del mercato del lavoro negli Stati Uniti mostra segnali di rallentamento, ma non abbastanza significativi da spingere la FED a interrompere il processo di rialzo dei tassi di interesse. Gli operatori del mercato e gli investitori dovranno prestare attenzione ai futuri dati macroeconomici e alle decisioni della FED per valutare l’impatto sulla stabilità finanziaria e sulle prospettive di crescita economica.

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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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