3 Ottobre, 2025
Scarica ora l'ebook Trading per TuttiScarica ora l'ebook Trading per Tutti
Altro
    Analisi dei mercatiAzionario Usa, i dati sull'inflazione sono una trappola?

    Azionario Usa, i dati sull’inflazione sono una trappola?

    Il mercato azionario statunitense è entrato in una fase in cui è molto sensibile alla pubblicazione dei dati sull’inflazione. Si muove basandosi prevalentemente sulle stime attese dell’inflazione e sui tassi di interesse e tiene meno in considerazione il calo sulla crescita e gli utili aziendali.

    Mentre i dati sull’inflazione di novembre negli Stati Uniti hanno mostrato un altro mese di raffreddamento dell’inflazione, i titoli tecnologici statunitensi si sono rafforzati con il Nasdaq 100 in rialzo del 4%, tornando ai livelli più alti da settembre. L’entusiasmo per il ribaltamento dell’inflazione diminuirà con il tempo poiché la vera domanda è: a quale livello il tasso di inflazione si stabilizzerà? Sarà questo valore a determinare il costo del capitale a lungo termine.

    L’inflazione sta ritracciando, ma qual è il punto di caduta?

    Il Future sul Nasdaq 100 ha visto un rialzo di quasi il 4% in questi giorni, portandosi al livello più alto da settembre. Questo perché l’andamento dell’inflazione statunitense di novembre mostra che l’inflazione core è stata dello 0,2% m/m contro lo 0,3% stimato, spingendo la variazione a/a al 6% vs stima del 6,1%.

    Il rimbalzo di questi giorni sulle azioni, in linea con le precedenti reazioni ai dati sull’inflazione di ottobre, indica che il mercato azionario è estremamente sensibile alla traiettoria del tasso di inflazione. Questo perché essa determina il costo del capitale in futuro, che è la chiave per scontare i flussi di cassa futuri per le aziende.

    Il cambio di passo dell’inflazione non è mai stato realmente messo in dubbio anche considerato che un tasso di inflazione core superiore al 6% non è mai stato sostenibile. Ora, pare evidente che la questione più importante è: a quale livello il tasso di inflazione si normalizzerà? Tornerà al 2% o sarà strutturalmente più alta?

    In questo periodo tutte le strade portano, invece, ad un possibile aumento o un alto livello di inflazione per una serie di fattori: le catene di approvvigionamento globali vengono spostate fuori dalla Cina, la trasformazione verde porta a costi energetici più elevati, il cambiamento climatico guiderà sempre più gli shock dell’offerta di prodotti agricoli, la riapertura dell’economia cinese che alimenta i metalli industriali e i prezzi dell’energia, l’accelerazione dell’urbanizzazione in India e l’aumento della spesa militare. Questo quadro, quindi, spinge a ritenere che l’inflazione strutturale sarà più elevata.

    Oggi possiamo confermare che l’inflazione dei servizi USA, esclusa l’energia, si è attestata allo 0,44% m/m a novembre, riducendo la media a 6 mesi delle variazioni m/m allo 0,56%, il livello più basso da maggio, che si traduce in un’inflazione annualizzata del 6,9%. Questo livello è ancora troppo alto per la Fed perché la banca centrale cambi significativamente le sue prospettive. Come hanno affermato alcuni componenti della stessa Fed, sarebbe necessario vedere cifre di inflazione basse e sostenute da basi fondamentali prima di muoversi nella direzione di allentamento dei tassi.

    Grafico a 5 anni sul Future Nasdaq 100

    Report curato da Simone Di Biase, Head of Relationship Management per BG Saxo. Altre informazioni su www.bgsaxo.it

    Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un’offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. L’investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari “più negoziati in piattaforma” si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.
    Doveinvestire
    Doveinvestire
    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
    ARTICOLI CORRELATI

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

    Crea l'esperienza MetaTrader 5 (MT5) definitiva
    Investing Roma 2025
    Fai trading con IG a zero commissioni
    XTB, Dove i soldi lavorano per te
    Segui Doveinvestire su Telegram

    Ultimi articoli

    Da non perdere

    Investire in AI: Le Migliori Azioni di Intelligenza Artificiale per il Futuro

    Investire in AI: Le Migliori Azioni di Intelligenza Artificiale per il Futuro

    Scopri le 4 migliori azioni di intelligenza artificiale: Nvidia, Microsoft, TSMC e Broadcom, titoli chiave per investire in AI a lungo termine
    Le 10 Migliori Azioni da Comprare Oggi per Costruire Ricchezza nel Lungo Termine

    Le 10 Migliori Azioni da Comprare Oggi per Costruire Ricchezza nel Lungo Termine

    Scopri le 10 migliori azioni e fondi da comprare oggi per sfruttare la rivoluzione AI e costruire un portafoglio vincente.
    I 5 Migliori ETF a Dividendo per Ogni Tipo di Investitore

    I 5 Migliori ETF a Dividendo per Ogni Tipo di Investitore

    Scopri i 5 migliori ETF a dividendo: crescita, reddito passivo e stabilità. Analisi completa di DGRO, DGRW, VYM, SCHD e JEPQ per investitori.
    Azioni da Dividendo. Classifica delle Migliori Azioni Italiane

    Azioni da Dividendo. Classifica delle Migliori Azioni Italiane

    Scopri le migliori azioni italiane da dividendo: rendimento solido, crescita costante e opportunità per chi vuole investire oggi
    Bastano Solo 4 ETF per Costruire un Portafoglio Solido e Diversificato

    Bastano Solo 4 ETF per Costruire un Portafoglio Solido e Diversificato

    Vuoi un portafoglio efficiente con soli 4 ETF? Ecco come combinare azioni, S&P 500, dividendi e tecnologia per il massimo rendimento
    Le Migliori Azioni da Dividendo in Italia. Dove Investire per una Rendita Passiva

    Le Migliori Azioni da Dividendo in Italia. Dove Investire per una Rendita Passiva

    Investire oggi nelle azioni italiane da dividendo: analisi delle migliori opportunità per una rendita stabile e sostenibile nel tempo

    MIGLIORI BROKER

    PepperstoneXTBIGAvaTradeMigliori Broker