
In un contesto dominato da volatilità geopolitica, cicli economici irregolari e rapidi avanzamenti dell’intelligenza artificiale, poche figure riescono a orientare il sentiment degli investitori come Warren Buffett. La recente decisione di Berkshire Hathaway di aprire una nuova posizione significativa in Google ha immediatamente catturato l’attenzione del mercato, generando dibattito tra analisti, trader e risparmiatori alla ricerca di opportunità solide nel lungo periodo.
Non si tratta di un semplice aggiornamento di portafoglio. È una scelta strategica che arriva in una fase cruciale per il settore tech, proprio mentre l’AI sta ridisegnando interi modelli economici. Comprendere perché Buffett abbia scelto proprio Alphabet (GOOGL) oggi permette di cogliere indicazioni preziose per chi costruisce un portafoglio orientato alla crescita.
Vediamo nel dettaglio cosa ha motivato questo investimento e quali prospettive apre per il futuro.
Perché Buffett ha acquistato Google adesso
Secondo il più recente Form 13F, Berkshire Hathaway ha acquistato 17,8 milioni di azioni di Google, una posizione da 4,3 miliardi di dollari nella classe A di Alphabet che ha scatenato discussioni ovunque.Una sorpresa per molti osservatori, considerando la tradizionale prudenza di Buffett nei confronti del settore tecnologico, fatta eccezione per Apple.
Non è la principale partecipazione del portafoglio, ma rappresenta comunque una mossa significativa: Google entra direttamente nella top 10 delle posizioni pubbliche di Berkshire Hathaway.
In un’epoca dominata dalle big tech, Buffett è sempre stato selettivo verso le aziende tecnologiche, preferendo business tradizionali e prevedibili. Alphabet, però, unisce la stabilità di un colosso consolidato alla forza innovativa del settore digitale, rendendola perfettamente coerente con la filosofia “value” del gruppo.
Un apprezzamento che dura da molto tempo
Chi segue Buffett conosce bene la sua stima verso il modello di business di Google. Anni fa dichiarò pubblicamente di essersi pentito di non aver investito prima, dopo aver osservato da vicino l’efficacia del sistema pubblicitario attraverso Geico, una delle società controllate da Berkshire. Riconobbe non solo il valore del servizio, ma la sua straordinaria capacità di monetizzare le interazioni con margini elevatissimi: un classico esempio di business capital-light con vantaggi competitivi difficili da replicare.
Google nel 2024–2025: crescita superiore al mercato e modello resiliente
Le performance recenti confermano la forza del titolo: nell’ultimo anno Google è cresciuta di oltre il 53%, con un’accelerazione del 66% negli ultimi sei mesi, superando ampiamente l’S&P 500.
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L’effetto AI non ha eroso il dominio del motore di ricerca
Nel 2023 e a inizio 2024 molti temevano che l’AI generativa potesse ridurre l’importanza del motore di ricerca. Le trimestrali del 2025 hanno mostrato l’opposto:
+12% YoY nel Q2 per Google Search
+15% YoY nel Q3 per lo stesso segmento
Una crescita a doppia cifra in un settore definito “maturo”, segno evidente che Google ha integrato l’AI migliorando l’intera esperienza utente e consolidando il proprio vantaggio competitivo.
Valutazione: perché Google era sottovalutata
Durante la fase ribassista, il business Search veniva prezzato a circa 11 volte gli utili. Un multiplo sorprendentemente basso, soprattutto se confrontato con aziende come:
- Coca-Cola, intorno alle 24x, crescita del 3–5%
- Pepsi, circa 18x, crescita del 2–3%
Google, invece, cresceva oltre il 10% con un modello operativo tra i più efficienti del settore digitale. Una distorsione evidente, che il mercato ha poi corretto gradualmente.
Margini, crescita e qualità del capitale: Google come grande compounder
Analizzando i dati finanziari recenti emergono tre elementi chiave:
Return on Invested Capital oltre il 20%
Google ha registrato quattro anni consecutivi con ROIC superiore al 20%, una soglia che solo le aziende di altissima qualità riescono a mantenere nel tempo.
Crescita costante dei ricavi
Il CAGR dei ricavi a 5 anni sfiora il 17%, un risultato notevole per un’azienda delle sue dimensioni.
Margini in espansione
La marginalità lorda ha raggiunto il 58%, in crescita rispetto alla media quinquennale, dimostrando che l’ecosistema di Google continua a diventare più efficiente.
Google è ancora sottovalutata? Multipli e rendimenti attesi
Il titolo oggi scambia a un P/E di 26–27x, praticamente in linea con la sua media storica di 25–26x. Questo significa che il rally recente non ha portato il titolo in zona eccessivamente cara.
Crescita degli utili prevista: +12,25% fino al 2029
Secondo gli analisti, Google aumenterà gli utili annui a doppia cifra nei prossimi anni. Mantenendo l’attuale multiplo, il modello di proiezione prevede:
- +63% di rendimento entro il 2029
- +83% entro il 2030
- CAGR atteso di circa 10–11% annuo, senza dividendi
Google ha inoltre introdotto un dividendo modesto (yield 0,3% circa), sostenuto da un payout sul free cash flow di appena il 10%, lasciando margini enormi per futuri incrementi.
Chi ha realmente acquistato Google? Buffett o i suoi manager?
La realtà più probabile è che l’acquisto di Google non sia stato direttamente opera di Buffett, ma dei suoi due manager di fiducia: Todd Combs e Ted Weschler. Entrambi possiedono una forte competenza nel settore tecnologico e hanno già gestito molte delle posizioni minori del portafoglio.
La dimensione della posizione, il contesto e lo stile dell’investimento indicano chiaramente la loro impronta. Diverso, invece, il taglio di Apple: le precedenti riduzioni erano state confermate personalmente da Buffett.
Cosa significa tutto questo per gli investitori?
I movimenti di Berkshire offrono alcuni insegnamenti fondamentali:
- Le valutazioni contano sempre. Anche il miglior business può diventare troppo caro.
- Le opportunità emergono nei momenti di tensione. Alphabet era sottovalutata nei ribassi di inizio 2025.
- L’intelligenza artificiale riscriverà gli equilibri del mercato. Google dispone delle risorse per restare in cima.
- I compounder veri meritano di essere tenuti a lungo. Alphabet ha ancora forte potenziale.
- Le mosse di Berkshire vanno interpretate, non imitate. Offrono logiche, non istruzioni.
Perché Buffett lo ha fatto davvero? E cosa può significare per te

La scelta di Buffett di puntare su Google nasce da una valutazione strategica di lungo periodo. Alphabet rappresenta uno dei pochi business globali capaci di generare crescita costante senza sacrificare redditività e solidità finanziaria.
Un business che crea valore nel tempo
Google trasforma ogni dollaro investito in ritorni superiori alla media del mercato. I suoi margini elevati, la natura capital-light del modello operativo e l’effetto rete dell’ecosistema digitale le consentono di crescere in modo stabile e prevedibile.
Leadership nell’AI e difesa del vantaggio competitivo
Alphabet mantiene una posizione dominante anche nel segmento dell’AI, soprattutto nei sistemi di reasoning, un ambito cruciale per il futuro dei motori di ricerca, del cloud e delle soluzioni aziendali integrate.
Valutazione equilibrata rispetto al potenziale
Il titolo tratta a multipli in linea con la sua storia, ma con prospettive di crescita più favorevoli rispetto al passato. Per un investitore orientato al valore, questo equilibrio rappresenta un’opportunità concreta.
Cosa puoi imparare da questa scelta
Chi costruisce un portafoglio orientato al lungo termine può trarre un insegnamento fondamentale: un’azienda di qualità continua a creare valore anche dopo un forte rialzo. La combinazione tra ROIC elevato, utili in crescita e posizione di leadership nell’AI rende Google interessante per chi cerca un titolo affidabile con prospettive di espansione.
Osservare i movimenti di Buffett non significa copiarli, ma cogliere le sue logiche per valutare se si adattano ai propri obiettivi e alla propria tolleranza al rischio.
Come gli investitori dovrebbero muoversi
Gli investitori dovrebbero comprare azioni Google (Alphabet) adesso?
La domanda è comune, soprattutto dopo l’ingresso di Berkshire Hathaway nel capitale di Alphabet. Chi valuta l’acquisto di azioni Google dovrebbe osservare tre elementi chiave: crescita degli utili, posizione competitiva nell’intelligenza artificiale e capacità dell’azienda di sostenere i massicci investimenti nei data center.
Per un investitore, è importante chiarire il proprio orizzonte temporale: se si investe con logica di lungo periodo, i fondamentali di Google possono risultare coerenti con una strategia orientata alla crescita. Queste considerazioni non rappresentano una raccomandazione d’acquisto, ma solo spunti informativi.
Quali opportunità offre il settore tecnologico per chi investe nel 2025?
L’evoluzione dell’IA e la corsa ai data center potrebbero sostenere la crescita di alcuni big tech come Alphabet, Microsoft, Amazon e altri player del cloud. Tuttavia, i settori ad alto potenziale tendono a essere anche più volatili. Una strategia prudente può essere costruita utilizzando piccole allocazioni progressive, per esempio ingressi scaglionati nel tempo, così da ridurre il rischio di acquistare in prossimità di un massimo di mercato.
Quali piattaforme professionali a basso costo utilizzare per seguire le mosse di Buffett?
Chi desidera operare con costi contenuti può valutare piattaforme note nel settore come XTB, IG e Pepperstone, che offrono accesso a molte azioni globali, strumenti analitici e commissioni competitive. È fondamentale comprendere quali prodotti si stanno utilizzando (azioni reali, ETF, CFD) e quali rischi comportano. Una piattaforma efficiente non elimina il rischio di perdita: ogni operazione va studiata con attenzione prima di essere eseguita.
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Tra il 62 e l'89% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
È meglio investire tutto subito o entrare gradualmente su titoli come Google?
Molti investitori senza esperienza preferiscono una strategia a piccoli passi, come il piano di accumulo (DCA), che permette di distribuire nel tempo il prezzo di acquisto delle azioni tech. In un contesto di alta volatilità, questo approccio aiuta a evitare decisioni impulsive e favorisce una disciplina di lungo periodo, coerente con un investimento in società come Alphabet o altre big tech.
Come interpretare le mosse di Berkshire Hathaway senza copiarle alla cieca?
Le decisioni di Berkshire riflettono risorse, vincoli e obiettivi molto diversi da quelli di un singolo investitore privato. La lezione utile non è replicare ogni acquisto o vendita, ma capire il metodo: analisi dei fondamentali, sostenibilità degli utili, bilanci solidi, valutazioni ragionevoli. Osservare Buffett può essere un ottimo esercizio educativo, ma le scelte operative dovrebbero sempre basarsi sulla propria situazione personale.
Quali rischi devono considerare gli investitori nel mercato azionario?
I principali rischi per chi investe in azioni oggi riguardano la volatilità dei titoli tecnologici, l’incertezza sull’impatto reale dell’IA sui margini, l’eventuale rallentamento macroeconomico e il livello di valutazione raggiunto da alcune big cap. Una gestione prudente del portafoglio prevede diversificazione, attenzione ai flussi di cassa e verifica del rapporto tra prezzo pagato e valore stimato prima di ogni ingresso.
Nota importante: Le informazioni contenute in questa sezione hanno solo finalità informative e non devono essere interpretate come un consiglio di investimento o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di strumenti finanziari. L’opinione qui espressa non è un consiglio di investimento e non riflette necessariamente l’opinione di Doveinvestire.com. Ogni investimento e ogni operazione di trading comporta dei rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Dovresti sempre eseguire le tue ricerche personali o consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni.
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