C’è un’idea che resiste nel tempo: il mattone è un porto sicuro. Molti lo vedono come un bene rifugio, un investimento stabile, immune alle oscillazioni di mercato. Eppure, proprio Warren Buffett – il più celebre investitore del nostro tempo – nel 2025 mette in guardia contro gli eccessi di fiducia in questo mercato.
Chi si chiede se convenga ancora investire nel settore immobiliare si scontra con una realtà ben diversa da quella di dieci o quindici anni fa. Prezzi in crescita, rendimenti da locazione in calo, tassi d’interesse elevati e bassa liquidità finanziaria: un mix pericoloso che secondo Buffett rende gli investimenti immobiliari poco convenienti rispetto al mercato azionario.
In questo articolo analizziamo nel dettaglio le ragioni per cui il “mattone” non è più l’asset ideale per creare ricchezza, soprattutto nel confronto diretto azioni vs immobili, evidenziando le logiche del value investing tanto care a Buffett. Una lettura utile per chi sta valutando se comprare casa come investimento nel 2025, oppure se puntare su asset più dinamici.
- 1. Azioni vs immobili: il confronto che guida le scelte di Buffett
- 2. Gli immobili nel 2012: quando il mattone era davvero un affare
- 3. Il mercato immobiliare nel 2025: quando i numeri non tornano più
- 4. Perché le azioni offrono più occasioni di valore
- 5. Buffett non esclude l’immobiliare: ma serve il prezzo giusto
- 6. Lezioni per l’investitore moderno
Azioni vs immobili: il confronto che guida le scelte di Buffett
Uno dei motivi principali per cui Warren Buffett preferisce le azioni rispetto agli investimenti immobiliari è legato a un concetto spesso trascurato: la liquidità.
Le azioni si possono acquistare e vendere in pochi secondi. Basta un clic per movimentare milioni di dollari. In borsa, ogni istante rappresenta un’opportunità, e quando il mercato reagisce con emotività – come spesso accade – i prezzi scendono molto più velocemente del loro valore reale. È in quei momenti che Buffett colpisce: compra asset sottovalutati, sfruttando l’irrazionalità degli altri investitori.
Al contrario, nel mercato immobiliare, ogni transazione è un processo lento, negoziato e complesso. Bisogna attendere perizie, mutui, verifiche legali e approvazioni. Gli immobili non sono pensati per essere acquistati o venduti al volo. Di conseguenza, è molto più raro trovare occasioni di acquisto a forte sconto, e quando capitano richiedono tempi lunghi e un grande impegno operativo.
Gli immobili nel 2012: quando il mattone era davvero un affare
Non è sempre stato così. Nel 2012, Warren Buffett dichiarò pubblicamente che avrebbe acquistato volentieri centinaia di migliaia di abitazioni unifamiliari se solo fosse stato possibile gestirle in modo efficiente. Perché? I numeri erano dalla sua parte.
All’epoca, uno dei migliori indicatori per valutare il valore degli investimenti immobiliari – il price-to-rent ratio – era su livelli molto bassi. Questo parametro, che si ottiene dividendo il prezzo medio di una casa per l’affitto annuale della stessa, era sceso sotto 12 in molte città americane. In pratica, bastavano 8-10 anni di affitto per recuperare il costo dell’investimento. E con tassi d’interesse ai minimi storici, anche il finanziamento risultava vantaggioso.
Buffett, maestro del value investing, aveva riconosciuto una delle poche finestre storiche in cui il real estate era davvero sottovalutato. Ma oggi lo scenario è cambiato radicalmente.

Il mercato immobiliare nel 2025: quando i numeri non tornano più
Oggi, secondo Buffett, il mercato immobiliare non è più un affare. Il price-to-rent ratio è tornato sopra quota 16 (preso come riferimento molte aree degli Stati Uniti), superando perfino i livelli della bolla immobiliare del 2007. Questo significa che acquistare un immobile e affittarlo genera rendimenti troppo bassi rispetto al prezzo d’acquisto.
In parallelo, i tassi sui mutui restano elevati, rendendo l’operazione ancora meno interessante sul piano finanziario. Chi compra oggi si espone a un rischio significativo, senza ottenere un adeguato margine di sicurezza – un principio base del value investing.
Buffett sottolinea che non si tratta di un rifiuto ideologico del settore, ma semplicemente di un’analisi basata sui numeri. Se i dati cambieranno, e torneranno a offrire un buon rapporto tra prezzo e rendimento, anche il mercato immobiliare potrebbe tornare a essere attrattivo. Ma per ora, secondo la sua visione, ci sono asset decisamente più interessanti.
Perché le azioni offrono più occasioni di valore
Il mercato azionario è dominato dalle emozioni. Panico, euforia, paura: ogni evento, ogni notizia, ogni dichiarazione può far crollare o esplodere i prezzi. Questa volatilità emotiva è un limite per chi investe senza metodo, ma è una benedizione per chi – come Buffett – sa aspettare il momento giusto.
Negli ultimi dieci anni, la Borsa americana ha subito otto correzioni superiori al 10%, e numerose aziende solide come Apple hanno visto il loro titolo crollare anche del 30% in poche settimane. Proprio in una di queste fasi, Buffett ha costruito la sua posizione in Apple, trasformandola nell’investimento più redditizio della sua carriera.
Queste disconnessioni tra prezzo e valore reale sono rare nel settore immobiliare, dove l’inerzia dei processi e l’assenza di quotazioni in tempo reale mantengono i prezzi stabili. Ma nel mondo delle azioni, chi ha pazienza e disciplina può cogliere opportunità straordinarie.
Buffett non esclude l’immobiliare: ma serve il prezzo giusto
Warren Buffett non ha mai escluso completamente il mercato immobiliare dai suoi radar. In situazioni di stress finanziario estremo, quando i prezzi crollano e la redditività torna interessante, anche gli investimenti immobiliari possono offrire occasioni valide. Tuttavia, queste circostanze sono rare, e richiedono condizioni macroeconomiche molto particolari.
Oggi, nel 2025, quelle condizioni non esistono. Il mercato immobiliare non è in saldo. I prezzi sono alti, gli affitti crescono lentamente, e la leva finanziaria è diventata più onerosa. In questo contesto, Buffett sceglie ancora una volta la liquidità finanziaria e la flessibilità del mercato azionario, dove le occasioni non mancano mai per chi sa riconoscere il valore.
Lezioni per l’investitore moderno
Investire con successo richiede disciplina, pazienza e metodo. Warren Buffett ci insegna che non è importante essere ovunque, ma essere presenti quando i numeri sono dalla nostra parte. Non serve inseguire mode o asset di moda: serve valutare ogni opportunità secondo criteri oggettivi.
Nel 2025, secondo Buffett, il mercato immobiliare non è conveniente perché è sopravvalutato rispetto ai suoi flussi di cassa. Le azioni, invece, continuano a offrire occasioni grazie alla loro volatilità e alla possibilità di agire in tempi rapidi.
Chi vuole imparare a investire con criterio dovrebbe partire proprio da qui: valutare, aspettare, colpire. Con la lucidità di chi non segue la folla, ma la matematica.
Resta Aggiornato sulle Nostre Notizie
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguite Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.
Per ricevere ogni aggiornamento in tempo reale, attiva le notifiche dal pulsante Segui o unisciti al nostro canale Telegram di Dove Investire
“Dove Investire” ti aiuta a comprendere come investire i tuoi risparmi nel modo migliore
Le Nostre analisi sono puntuali e precise e ti permetteranno di districarti nel Trading, e i Pattern, nel capire come poter Diversificare i tuoi investimenti, come Investire nel lungo Termine e come capire la Fiscalità.
Non abbiamo la bacchetta magica ma cerchiamo di offrirti sempre informazioni dettagliate e reali per poter Investire in maniera informata conoscendo più a fondo i Mercati e le loro regole. “Dove Investire” è il tuo portale di approfondimento sugli Investimenti.