Negli ultimi mesi, il mercato azionario statunitense ha mostrato una forza inaspettata. Molti analisti hanno parlato di un rimbalzo passeggero, ma Tom Lee, cofondatore e chief strategist di Fundstrat Global Advisors, sostiene una tesi molto diversa: non stiamo assistendo a una bolla speculativa, bensì all’avvio di una nuova era di produttività guidata dall’intelligenza artificiale.
Lee definisce l’attuale fase come il “rally a V più odiato della storia moderna”, poiché pochi investitori credono nella sua solidità, nonostante i fondamentali stiano migliorando.
econdo le sue analisi, gli utili aziendali e i margini operativi stanno crescendo in un contesto macroeconomico in miglioramento, grazie al contributo dell’AI. Con l’inflazione in calo e i tassi d’interesse sempre meno restrittivi, le aziende stanno imparando a ottimizzare le risorse e a produrre di più con minori costi.
E tra i protagonisti di questa fase storica, Lee individua tre società pronte a sfruttare al massimo il potenziale dell’AI: Nvidia, Micron Technology e Applied Digital.
Un Nuovo Ciclo Economico Basato sulla Produttività e l’AI
Secondo Tom Lee, l’economia globale sta entrando in una fase strutturale di espansione della produttività. Non si tratta di un semplice rialzo alimentato dall’entusiasmo degli investitori, ma di una trasformazione industriale profonda, sostenuta da tecnologie reali e da una crescente efficienza operativa.
Le aziende che adottano l’intelligenza artificiale stanno riducendo i costi, automatizzando processi complessi e migliorando la qualità del lavoro umano. I risultati sono tangibili: profitti più elevati, maggiore output e margini in espansione.
Per Lee, questa dinamica non solo rafforza le imprese più innovative, ma segna anche il punto di svolta per chi si chiede dove investire in modo strategico nel lungo periodo.
Tra le società più esposte a questo nuovo paradigma, spiccano tre colossi tecnologici che incarnano l’equilibrio perfetto tra innovazione, redditività e crescita sostenibile.
NVIDIA: la Potenza di Calcolo che Sostiene la Rivoluzione AI
Nvidia Corporation è senza dubbio il motore dell’intelligenza artificiale moderna. In pochi anni, l’azienda ha superato la sua identità originaria di produttore di chip per videogiochi, diventando la spina dorsale della potenza di calcolo globale. Con una capitalizzazione di mercato superiore ai 5.000 miliardi di dollari, il gruppo fondato da Jensen Huang rappresenta oggi un punto di riferimento per ogni applicazione AI.
Le GPU Nvidia alimentano i modelli più avanzati, come ChatGPT di OpenAI, le infrastrutture di Meta e i supercomputer di Microsoft e Google.
L’azienda non si limita più a fornire hardware, ma costruisce un ecosistema integrato di software e semiconduttori capace di moltiplicare la produttività aziendale in ogni settore.
I nuovi superchip Blackwell GB2000 e GB300 offrono un’efficienza per watt senza precedenti, consentendo alle aziende di elaborare enormi quantità di dati con consumi ridotti. Questo tipo di innovazione è ciò che Tom Lee considera la base dell’espansione dei margini futuri.
Nvidia sta anche espandendo la propria presenza in settori emergenti come robotica industriale, reti 6G ed edge computing, con progetti da miliardi di dollari che mirano a portare l’intelligenza artificiale sempre più vicino al punto di utilizzo.
Per gli investitori, il titolo Nvidia rappresenta una delle migliori opportunità nel lungo periodo, grazie a una posizione di leadership difficilmente replicabile.
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Micron Technology: la Memoria che Rende l’AI più Veloce
Nel panorama dell’AI, la potenza di calcolo non basta: servono memorie ad altissima velocità in grado di sostenere la mole di dati elaborati dai modelli di apprendimento automatico. È qui che entra in gioco Micron Technology (MU), uno dei protagonisti meno appariscenti ma più strategici dell’intera filiera tecnologica. Da semplice produttore di DRAM e NAND, Micron si è trasformata in un pilastro dell’infrastruttura AI.
Nel 2024 ha registrato una crescita dei ricavi del 49%, raggiungendo i 37 miliardi di dollari, con margini lordi superiori al 50%.
Un tempo vista come azienda ciclica, oggi Micron gode di contratti pluriennali per la fornitura di High Bandwidth Memory (HBM) alle principali case di semiconduttori, tra cui Nvidia e AMD, fino al 2026.
La tecnologia HBM è diventata essenziale per eliminare il cosiddetto “collo di bottiglia dei dati”: consente ai processori di accedere alle informazioni in modo immediato, migliorando la velocità dei calcoli e riducendo la latenza. Con l’introduzione della nuova DRAM a nodo 1-gamma, Micron ha ulteriormente ridotto i costi di produzione e aumentato la densità dei chip, consolidando la propria leadership globale.
Tom Lee cita Micron come esempio perfetto di come l’intelligenza artificiale possa trasformare un settore maturo in una fonte di crescita sostenibile. L’azienda non si limita più a produrre componenti: costruisce valore tecnologico ad alto margine.
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Applied Digital: l’Infrastruttura Fisica del Futuro Digitale
Se Nvidia è il cervello dell’intelligenza artificiale e Micron la sua memoria, Applied Digital (APLD) è lo spazio dove tutto prende forma.
La società statunitense costruisce e gestisce data center ad alta densità pensati specificamente per carichi di lavoro di AI e High-Performance Computing (HPC).
È il “proprietario infrastrutturale” del nuovo ciclo tecnologico.
Il campus Polaris Forge One, situato nel North Dakota, ha recentemente attivato 50 megawatt di capacità, parte di un accordo da 11 miliardi di dollari su 15 anni con CoreWeave, uno dei principali fornitori di potenza computazionale per l’intelligenza artificiale.
Applied Digital beneficia di costi energetici tra i più bassi degli Stati Uniti, circa 0,07 dollari per kWh, e utilizza sistemi di raffreddamento liquido a impatto ambientale minimo, generando risparmi stimati in 2,7 miliardi di dollari nel lungo termine.
Il secondo sito, Polaris Forge 2, ha già siglato un nuovo contratto da 5 miliardi di dollari con un hyperscaler americano, puntando a raggiungere 1 gigawatt di capacità installata.
La crescita dei ricavi è stata dell’84% su base annua, e la società sta rapidamente evolvendo da sviluppatore di infrastrutture a generatore di flussi di cassa ricorrenti, sostenuta da finanziamenti di istituzioni come Macquarie Group.
Applied Digital si posiziona così come l’ossatura dell’economia AI, un settore in espansione destinato a diventare una delle aree più redditizie per chi cerca dove investire in modo strategico nei prossimi anni.
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AI e Produttività: Perché Tom Lee Vede Solo l’Inizio
La visione di Tom Lee è chiara: l’intelligenza artificiale non è una moda, ma un motore di produttività reale che sta ridisegnando le logiche aziendali e gli equilibri economici.
Secondo l’analista, le società che sapranno sfruttare la tecnologia per aumentare l’efficienza e ridurre gli sprechi guideranno i mercati del futuro.
Nvidia, Micron Technology e Applied Digital rappresentano tre approcci diversi ma complementari:
- la potenza di calcolo,
- la memoria intelligente,
- e l’infrastruttura fisica che sostiene l’ecosistema AI.
Il mix tra innovazione e produttività rende questi titoli non solo protagonisti del presente, ma pilastri di una nuova economia tecnologica destinata a crescere nei prossimi anni.
Con tassi d’interesse stabili, un’inflazione sotto controllo e la digitalizzazione in accelerazione, Lee ritiene che il vero boom dell’AI sia appena cominciato — e che i mercati stiano solo iniziando a riconoscerlo.
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