
Le azioni Tesla dividono analisti e investitori. C’è chi parla di sopravvalutazione estrema e chi, al contrario, vede una crescita senza precedenti grazie a robotaxi, intelligenza artificiale ed energia rinnovabile.
Perché Tesla è al centro del dibattito finanziario
Chi vuole investire in azioni Tesla oggi si trova davanti a scenari contrastanti. Alcuni esperti sottolineano che l’azienda guidata da Elon Musk stia perdendo terreno in mercati chiave come Stati Uniti, Europa e Cina, rimanendo indietro nella corsa alla guida autonoma.
Altri analisti, come Larry Goldberg, ritengono invece che Tesla non sia più da leggere come semplice produttore di auto elettriche, ma come un gruppo tecnologico orientato alla robotica e all’AI, con margini di crescita che potrebbero moltiplicare il valore del titolo entro il 2026–2027.
Tesla Energy: il motore nascosto della crescita
Uno dei pilastri della tesi rialzista riguarda Tesla Energy. Il comparto dedicato ai sistemi di accumulo e alle infrastrutture energetiche sta mostrando risultati sorprendenti.
Con i nuovi impianti per i Megapack a Shanghai e in Texas, e con la prospettiva di ulteriori siti in Europa, la capacità produttiva è destinata a triplicare nel giro di un anno.
I dati confermano la traiettoria:
- Nel 2023 Tesla Energy ha generato ricavi superiori ai 10 miliardi di dollari.
- Le proiezioni stimano che il business possa arrivare a 30 miliardi entro due anni, con margini in rapida espansione.
Non si tratta solo di costi competitivi, ma della capacità di offrire un prodotto affidabile e leader di mercato nella gestione dell’energia rinnovabile, un settore destinato a crescere parallelamente all’aumento della domanda globale.
Tesla Semi e la sfida del trasporto pesante
Un capitolo rilevante riguarda il Tesla Semi, il camion elettrico con potenziale utilizzo in modalità autonoma. Alcuni studi stimano ricavi fino a 400.000 dollari per veicolo all’anno, nel caso in cui la guida autonoma venisse approvata anche nel settore dei trasporti pesanti.
Le tempistiche restano però incerte. La piena adozione dei robo-truck richiede ulteriori progressi tecnologici e un quadro normativo favorevole. Per questo, diversi analisti considerano prudente non inserire ancora queste entrate nelle valutazioni di breve periodo, pur riconoscendone l’enorme potenziale.
Dal modello auto al progetto robotaxi
Il vero cambio di passo nella strategia di Tesla è legato ai robotaxi.
Secondo Elon Musk, il futuro non risiede nella vendita di milioni di auto a basso costo, ma nello sviluppo di una flotta autonoma in grado di generare ricavi ricorrenti.
Questo modello di business porterebbe Tesla a trasformarsi in una società di intelligenza artificiale applicata ai trasporti urbani, con margini decisamente superiori rispetto al settore automobilistico tradizionale.
Se il progetto dovesse realizzarsi su larga scala, l’impatto sulla capitalizzazione di mercato potrebbe essere paragonabile a quanto visto negli ultimi anni con Nvidia nel campo dei semiconduttori.
Robotica e AI: il progetto Optimus
Parallelamente, Tesla lavora sul progetto Optimus, un robot umanoide destinato alla produzione industriale e a futuri impieghi nei servizi.
Si tratta di una scommessa ancora in fase iniziale, ma coerente con la visione di Musk: trasformare Tesla in un gruppo capace di dominare la robotica applicata e l’intelligenza artificiale incarnata.
Il successo di Optimus, anche parziale, sarebbe un ulteriore catalizzatore di crescita, andando ad affiancare i ricavi già consolidati di Tesla Energy e i potenziali guadagni dei robotaxi.
Perché il 2026–2027 saranno anni chiave
Goldberg sottolinea come il biennio 2026–2027 rappresenti il momento in cui il mercato inizierà a prezzare le prospettive future di Tesla.
Non sarà necessario attendere che i bilanci riflettano pienamente i ricavi di robotaxi o robotica: bastano segnali concreti e primi successi operativi perché gli investitori istituzionali amplifichino l’interesse.
La dinamica è già visibile oggi: grandi fondi come Vanguard stanno aumentando la propria esposizione alle azioni Tesla, pur a fronte di utili correnti non giustificativi delle valutazioni attuali. Questo dimostra che il mercato guarda già oltre i dati presenti, anticipando scenari futuri.
Opportunità e rischi per chi vuole investire in azioni Tesla
Chi decide di investire in Tesla deve tenere conto di diversi fattori; tra i rischi principali vi sono i ritardi normativi sulla guida autonoma, la complessità nello sviluppo di Optimus e la crescente concorrenza di gruppi come BYD e Stellantis.
Sul fronte delle opportunità, basti pensare che il successo di uno solo dei progetti in pipeline — robotaxi, energia rinnovabile o robotica — potrebbe spingere le azioni Tesla verso multipli attualmente impensabili.
In sintesi
Tesla si trova davanti a una fase cruciale. Non più semplice produttore di veicoli elettrici, ma realtà che ambisce a dominare i settori di energia rinnovabile, intelligenza artificiale e robotaxi.
Il 2026–2027 potrebbero rappresentare il punto di svolta per il titolo, con scenari che vanno dal rischio di sopravvalutazione estrema alla possibilità di diventare una delle società più capitalizzate al mondo.
Per gli investitori, il messaggio è chiaro: Tesla resta una scommessa ad alto rischio, ma anche con uno dei più alti potenziali di rendimento nel panorama globale.
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