Il mese di settembre è tradizionalmente noto per essere uno dei periodi più critici per i mercati azionari, e il 2024 non sembra fare eccezione. Una delle notizie che ha scosso di più gli investitori riguarda il crollo di Nvidia, che ha visto la sua capitalizzazione di mercato ridursi di ben 279 miliardi di dollari in un solo giorno. Si tratta di una perdita storica che ha coinvolto non solo l’azienda, ma ha messo in allarme l’intero comparto tecnologico e gli indici di borsa globali.
Mentre molti si interrogano sulle cause di questa improvvisa flessione, emergono diversi fattori da considerare: dalla stagionalità di settembre, che si conferma un periodo critico per i mercati, fino alle recenti indagini antitrust che coinvolgono Nvidia. L’accusa di abuso di posizione dominante non solo ha influenzato negativamente il titolo, ma ha sollevato dubbi sul futuro delle grandi società tecnologiche in un contesto di regolamentazione sempre più stringente.
Cosa ha portato realmente a questa volatilità? E quanto peseranno queste indagini sull’andamento del mercato nei prossimi mesi? L’analisi approfondita di questi aspetti rivela molto più di una semplice correzione di mercato, aprendo scenari che potrebbero impattare l’intero settore tech.
L’Impatto sui Mercati: Cosa è Successo?
Durante la giornata del crollo di Nvidia, l’indice S&P 500 ha chiuso con un calo del 2%, il Dow Jones con un -1,5%, mentre il Nasdaq ha perso ben il 3,25%. Anche i mercati europei hanno seguito questa scia negativa. La volatilità, misurata dall’indice VIX, ha registrato un incremento del 47%, segnalando un forte nervosismo tra gli investitori.
I dati economici del settore manifatturiero
Uno degli elementi che hanno contribuito al pessimismo generale dei mercati è stata la pubblicazione dei dati americani relativi all’indice PMI manifatturiero, sceso sotto la soglia critica di 50 punti, con valori di 47,9 e 47,2. Questi numeri indicano una contrazione economica, elemento che non fa ben sperare per la crescita del settore. Tuttavia, va ricordato che l’economia degli Stati Uniti è maggiormente orientata ai servizi, rendendo il dato PMI dei servizi – previsto con un valore superiore a 50 – più rilevante per valutare lo stato complessivo dell’economia.
Un fenomeno ciclico: settembre e i mercati azionari
Storicamente, settembre è il mese più debole per i mercati finanziari. Negli ultimi 20 anni, il peggiore è stato nel 2022 con un calo del 9,3% sull’indice S&P 500, mentre il miglior risultato è stato registrato nel 2010 con un incremento del 8,8%. La stagionalità, pur non essendo l’unica causa del calo, ha sicuramente giocato un ruolo significativo nell’accentuare l’insicurezza degli investitori.
Il Crollo di Nvidia: Cause e Conseguenze
La notizia più eclatante riguarda senza dubbio Nvidia, che ha subito un calo quasi del 10%, bruciando 279 miliardi di dollari di capitalizzazione in un solo giorno. Questo rappresenta il peggior risultato per l’azienda dal marzo 2020 e ha segnato un nuovo record negativo, superando la perdita storica di Meta nel febbraio 2022.
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Indagini antitrust
Oltre ai risultati trimestrali, eccezionali ma per alcuni casi deludenti, Nvidia è sotto indagine da parte dell’autorità antitrust statunitense per presunti abusi di posizione dominante. Secondo le accuse, la società starebbe ostacolando la concorrenza integrando strettamente le sue soluzioni hardware e software, rendendo difficile per i clienti passare ad altri fornitori. Questo ha messo ulteriore pressione sul titolo, nonostante le difese pubbliche del CEO Jensen Wang, che ha affermato che Nvidia “vince per merito“, sostenendo che i clienti sono liberi di scegliere la soluzione migliore.
Altri fattori legali e regolamentari
L’indagine antitrust si somma ad altre inchieste legali in corso che riguardano Nvidia, come richieste di informazioni da parte di autorità di regolamentazione negli Stati Uniti, Corea del Sud, Unione Europea, Regno Unito e Cina. Questi fattori hanno contribuito a rendere il titolo particolarmente volatile, riflettendo l’incertezza che circonda l’azienda.
Impatto su Altri Settori e Dati Macroeconomici
Il crollo di Nvidia non è un evento isolato; anche altri asset come i titoli di stato americani, le materie prime e le obbligazioni societarie hanno subito un calo. Tuttavia, i settori come beni di prima necessità e utilities sono riusciti a resistere, evidenziando come gli investitori stiano cercando rifugio in settori difensivi durante questa fase di turbolenza.
In parallelo, è stato pubblicato il dato JOLTS sui nuovi posti di lavoro, che ha registrato un calo rispetto alle aspettative, aggiungendosi ai segnali di rallentamento economico. Tuttavia, il mercato ha reagito in modo piuttosto neutro a questo dato, concentrandosi maggiormente sugli sviluppi legati a Nvidia e alla volatilità generale.
Cosa Aspettarsi questo Settembre dai Mercati?
La domanda che molti si pongono è se settembre continuerà a seguire la tradizione di essere un mese difficile per i mercati. La risposta è tutt’altro che semplice. Fattori macroeconomici come i dati sul mercato del lavoro e le decisioni delle banche centrali potrebbero influenzare pesantemente l’andamento dei mercati nelle prossime settimane. In ogni caso, il nervosismo attuale e le vicende di aziende come Nvidia suggeriscono che la volatilità rimarrà elevata nelle prossime settimane, attenzione…
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