In questa giornata di venerdì ENI ha reso pubblici i risultati del secondo trimestre, i quali sono stati accolti positivamente visto l’apertura vivace delle sue azioni. Infatti, il titolo sta guadagnando il 3% al momento della scrittura di quest’articolo.
Passando ai risultati, i ricavi della gestione caratteristica ammontano a 31,556 miliardi di euro, variando del +94% rispetto al Q2 2021. Il reddito operativo è aumentato del 13% rispetto al secondo trimestre 2021, balzando a 5,84 miliardi di euro, grazie all’andamento rialzista del prezzo delle commodities e della profittabilità dei margini di raffinazione. Infine, l’utile si attesta a 3,81 miliardi di euro, con un aumento di 2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021.
L’AD di ENI Claudio Descalzi ha commentato i risultati del secondo trimestre e le prospettive future: “In un contesto di incertezza e volatilità dei mercati, ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento. Dopo gli accordi sulle forniture di gas con i nostri partner in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell’anno, a giugno Eni è entrata nel progetto North Field East in Qatar, il più grande sviluppo di GNL al mondo. In Africa orientale, abbiamo avviato la produzione di gas del progetto Coral South FLNG operato da Eni, il primo a valorizzare il grande potenziale del Mozambico. In Italia, ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione della prossima stagione invernale e le nostre raffinerie hanno aumentato significativamente i tassi di lavorazione per garantire un adeguato flusso di prodotti petroliferi per soddisfare la richiesta di mercato”.
Miglioramento Dei Giudizi Su ENI E Target Price Azioni
Gli analisti impegnati su ENI guardano con fiducia al futuro delle sue azioni, anche grazie alla guidance 2022 confermata dalla società. ENI prevede una produzione di 1,67 boe/giorno, in linea con la guidance precedente di 1,7 boe/giorno. Per quanto riguarda la divisione rinnovabile Plenitude, la società stima un EBITDA di 0,6 miliardi di euro nel 2022 e si conferma l’installazione di 2GW da fonti rinnovabili alla fine del 2022. Queste notizie hanno “positivizzato” i giudizi degli analisti, prevedendo un target price medio di € 16,36. Questo prezzo si traduce in un apprezzamento potenziale rispetto al prezzo attuale di circa il 43%.
ENI Rompe € 11,046, Le Azioni Puntano Ai Massimi Annuali

I risultati del secondo trimestre e la guidance confermata hanno dato maggiore spinta ad ENI, accentuando la rottura del prezzo delle sue azioni di € 11,046. Il prezzo però ha già trovato una resistenza davanti al suo cammino, pari a € 11,448, minimi registrati a novembre 2021. La rottura di quest’ulteriore soglia può far si che il prezzo riprenda ciò che ha perso con il crollo avvenuto a giugno. Segnali positivi arrivano dall’RSI Stocastico, in procinto di avviare un rialzo del suo livello.
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