
L’ultima trimestrale di Oracle ha acceso i riflettori sull’Intelligenza Artificiale, dimostrando con i numeri che il settore non è un fenomeno speculativo, ma un cambiamento strutturale destinato a plasmare i mercati finanziari.
Perché i risultati di Oracle cambiano la percezione del mercato
Negli ultimi mesi molti analisti hanno discusso se l’Intelligenza Artificiale fosse una nuova bolla finanziaria. I dati appena diffusi da Oracle, con il titolo balzato di oltre il 30% nel post-market e una capitalizzazione in aumento di oltre 200 miliardi di dollari in un solo giorno, offrono una risposta chiara: la domanda è reale, solida e sostenuta da contratti miliardari già firmati.

Per gli investitori, ciò significa che la crescita di società come Nvidia e AMD non dipende solo dall’hype, ma da fondamenta concrete che stanno rivoluzionando il settore tecnologico.
Il ruolo chiave del backlog di Oracle
Uno dei dati più sorprendenti riguarda il Remaining Performance Obligation (RPO), ovvero il valore dei contratti già acquisiti ma non ancora contabilizzati nei ricavi. Nel trimestre, Oracle ha comunicato un backlog di 455 miliardi di dollari, in aumento del 359% rispetto ai tre mesi precedenti.
Si tratta di una cifra che evidenzia un trend inequivocabile: il mercato chiede sempre più soluzioni legate al cloud e all’Intelligenza Artificiale, consolidando Oracle come uno dei protagonisti assoluti in questa fase di crescita.
Previsioni di crescita pluriennale
La società ha fornito stime precise che permettono agli investitori di tracciare un quadro evolutivo chiaro. Le proiezioni indicano ricavi in forte espansione per il segmento cloud AI:
- 18 miliardi nel 2025
- 32 miliardi nel 2026
- 73 miliardi nel 2027
- 114 miliardi nel 2028
- 144 miliardi nel 2029
Gran parte di queste entrate è già coperta dal backlog, a conferma della solidità del modello di business. Per chi investe, questo elemento riduce il margine di incertezza e aumenta la visibilità sui ritorni attesi.
Impatto diretto su Nvidia e AMD
I numeri di Oracle non restano confinati alla società. Il fabbisogno crescente di infrastrutture IA alimenta direttamente la domanda di chip prodotti da Nvidia e AMD.
Oracle è tra i principali clienti di AMD, con acquisiti consistenti dei processori MI300, mentre Nvidia mantiene la leadership tecnologica con le GPU più avanzate per il calcolo parallelo.
Dopo la pubblicazione dei conti Oracle, entrambi i titoli hanno segnato rialzi nell’after hours, confermando la percezione di un settore in piena espansione.
CoreWeave, Nebius e nuove collaborazioni strategiche
Oltre ai big consolidati, il mercato guarda con interesse a realtà emergenti come CoreWeave, Nebius e Iron. Queste società sono candidate ideali per stringere partnership con Oracle, replicando quanto già visto con i recenti accordi tra Microsoft e Nebius.
La possibilità di nuove alleanze rafforza lo scenario di un ecosistema sempre più integrato, in cui le big tech collaborano con operatori specializzati per ampliare la capacità di calcolo destinata all’IA.
AI training e inference: due mercati complementari
Larry Ellison ha sottolineato un punto chiave: la fase di training dei modelli rimane cruciale, ma sarà l’AI inference a generare i volumi più consistenti. Questo perché l’applicazione dell’intelligenza artificiale non si limiterà all’addestramento, ma si estenderà a processi concreti come diagnostica medica, automazione industriale, logistica e analisi finanziaria.
La previsione è che l’inference diventi il principale driver di crescita, aprendo opportunità praticamente illimitate per chi investe nel settore.
Investimenti record e piani futuri
Per sostenere questa espansione, Oracle ha rivisto al rialzo i propri capex, portando gli investimenti previsti per il 2026 da 25 a 35 miliardi di dollari, con la possibilità di ulteriori aumenti. La maggior parte delle risorse sarà destinata a data center e infrastrutture produttive, accelerando i tempi di implementazione.
Un dato emblematico: la consegna di un data hall a un cliente, che storicamente richiedeva mesi, è stata completata in una sola settimana. Questo dimostra la rapidità con cui il gruppo sta adattando la propria capacità operativa alle richieste del mercato.
Cosa significa per gli investitori
Per chi opera in Borsa, il caso Oracle fornisce tre insegnamenti fondamentali:
- L’Intelligenza Artificiale non è una bolla speculativa ma un trend supportato da dati concreti.
- I benefici si estendono a tutta la filiera, con ricadute positive su Nvidia, AMD e sui nuovi player dell’infrastruttura IA.
- Le prospettive di crescita pluriennale offrono agli investitori la possibilità di pianificare strategie a medio-lungo termine con maggiore sicurezza.
In definitiva, siamo davanti a una trasformazione strutturale dei mercati: chi saprà posizionarsi ora, diversificando tra big tech consolidate ed emergenti, potrebbe beneficiare di ritorni significativi.
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