
Il recente annuncio di UniCredit riguardo all'Offerta Pubblica di Scambio (OPS) su Banco BPM ha scosso il panorama finanziario italiano. Si tratta di un'operazione strategica che, se realizzata, porterebbe alla creazione del terzo polo bancario europeo. Per comprendere le implicazioni di questa iniziativa, è fondamentale analizzare ogni dettaglio, dal funzionamento della proposta alle prospettive per azionisti e investitori.
UniCredit ha offerto agli azionisti BPM un concambio di 0,175 azioni UniCredit per ogni azione BPM, segnando un passaggio cruciale per il futuro del settore bancario italiano. Questo articolo esplora le motivazioni alla base dell'operazione, le sue sfide principali e l'impatto sui mercati.
Cos'è una OPS?
Un'Offerta Pubblica di Scambio (OPS) rappresenta una proposta volontaria con cui una società offre azioni proprie agli azionisti di un'altra società in cambio delle loro azioni. Questa modalità si distingue dall'OPA (Offerta Pubblica di Acquisto), dove viene offerto denaro, e dall'OPAS, che combina azioni e denaro.
Nel caso specifico, UniCredit ha proposto un concambio che prevede circa sei azioni BPM per ogni azione UniCredit. Questo approccio punta a rafforzare la posizione di UniCredit senza ricorrere a ingenti risorse di liquidità.
Perché UniCredit vuole acquisire BPM?

L'acquisizione di Banco BPM rappresenta un tassello chiave nella strategia di crescita di UniCredit, offrendo opportunità significative in diversi ambiti.
Consolidamento del Mercato Italiano
UniCredit mira a rafforzare la propria posizione come leader del settore bancario nazionale. Con l'integrazione di Banco BPM, si creerebbe una realtà capace di competere direttamente con Intesa Sanpaolo, attualmente la prima banca italiana per attivo patrimoniale. La fusione consentirebbe una maggiore efficienza operativa e una presenza territoriale capillare, migliorando la capacità di servire i clienti retail e corporate.
Creazione di un Polo Bancario Europeo
L'unione tra UniCredit e Banco BPM porterebbe alla nascita del terzo polo bancario europeo per dimensione. Questo permetterebbe a UniCredit di giocare un ruolo di primo piano nel panorama finanziario internazionale, accedendo a nuove opportunità di mercato e rafforzando la propria posizione competitiva nei confronti di altri colossi europei.
Diversificazione del Portafoglio e Base Clienti
L'acquisizione di Banco BPM consentirebbe a UniCredit di ampliare significativamente la propria base clienti. La banca beneficerebbe di un portafoglio prodotti più diversificato, includendo soluzioni innovative nei settori del credito al consumo, gestione del risparmio e investimenti. Questo migliorerebbe la resilienza del gruppo di fronte alle oscillazioni economiche e ai cambiamenti delle dinamiche di mercato.
Un Passo Strategico oltre i Numeri
Oltre agli aspetti economici, questa operazione ha un forte valore strategico. Integrare Banco BPM significa non solo aumentare la dimensione del gruppo, ma anche migliorare le sinergie operative e creare un sistema bancario più robusto. Questo rappresenta una mossa decisiva per affrontare le sfide future del settore e competere con i maggiori player europei.
Gli Ostacoli alla Realizzazione dell'OPS
Opposizione del CDA di BPM
Il Consiglio di Amministrazione di BPM ha definito l’operazione come ostile, rifiutando di approvare la proposta di UniCredit. Questa opposizione rende necessaria una decisione diretta da parte degli azionisti di BPM.
Inoltre, BPM sta già lavorando su un progetto strategico importante: l'acquisizione di Anima Holding, leader nella gestione del risparmio. Questo piano potrebbe aumentare significativamente il valore di BPM, rendendo meno attraente l'adesione all'OPS di UniCredit.
Golden Power del Governo Italiano
Il settore bancario è considerato strategico per l’economia italiana. Attraverso il Golden Power, il governo può bloccare operazioni che ritiene contrarie agli interessi nazionali. L'acquisizione di BPM da parte di UniCredit potrebbe essere soggetta a questa valutazione, introducendo un ulteriore livello di complessità.
Squilibrio Economico del Concambio
Il valore proposto per il concambio è di 6,65€-7€ per azione BPM, ma il titolo BPM quota attualmente intorno ai 7€. Questo disallineamento rende l'offerta meno interessante per gli azionisti BPM, che potrebbero preferire mantenere le proprie azioni.
Perché l’operazione abbia successo, UniCredit deve ottenere l'adesione di almeno il 66,67% dell'azionariato BPM. Se questa soglia non viene raggiunta, ma si supera il 50%, UniCredit potrebbe comunque decidere di procedere, altrimenti l'operazione verrebbe annullata.
Tempistiche e Passaggi Cruciali
Se approvata, l'OPS si concluderà entro metà 2025. I principali passaggi includono:
- Approvazione del CDA di UniCredit per un aumento di capitale del 13,9%, necessario per emettere le azioni destinate all’acquisizione.
- Autorizzazioni CONSOB e altre autorità competenti, attese entro 20 giorni.
- Assemblea degli Azionisti UniCredit, prevista per aprile 2025.
Impatti per Azionisti e Investitori

Azionisti BPM
Gli azionisti di Banco BPM si trovano di fronte a un’offerta che presenta diverse criticità. Il concambio proposto da UniCredit, pari a 0,175 azioni UniCredit per ogni azione BPM, risulta svantaggioso rispetto all’attuale quotazione di mercato delle azioni BPM, che si attestano attorno ai 7€. Questo valore supera il prezzo implicito offerto da UniCredit, rendendo l’operazione meno appetibile per gli azionisti BPM.
Un altro fattore cruciale è il potenziale di crescita di BPM, sostenuto dalla recente acquisizione strategica di Anima Holding, una delle principali società italiane di gestione del risparmio. Questa mossa rafforza il posizionamento di BPM sul mercato, offrendo agli azionisti prospettive di maggiore redditività e valore nel medio-lungo termine. Alla luce di questi elementi, l’adesione all’OPS potrebbe essere percepita come una rinuncia a un potenziale di crescita significativo.
Se una quota insufficiente di azionisti decidesse di aderire, l’intera operazione rischierebbe di fallire, dimostrando il peso delle scelte individuali all’interno di questa dinamica.
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Azionisti UniCredit
Per gli azionisti di UniCredit, l’acquisizione di Banco BPM rappresenta una grande opportunità per rafforzare il proprio posizionamento strategico e consolidare la presenza nel mercato bancario italiano. Tuttavia, il costo dell’operazione è significativo e comporta un aumento di capitale pari al 13,9%, necessario per finanziare il concambio.
Questo aumento di capitale potrebbe generare una diluizione del valore delle azioni esistenti, sollevando dubbi sulla convenienza immediata dell’operazione per gli attuali azionisti UniCredit. Tuttavia, le sinergie derivanti dall’acquisizione, come l’espansione della base clienti e il miglioramento della competitività, potrebbero tradursi in un aumento dell’utile netto nel lungo termine.
Nonostante le sfide, l’acquisizione di BPM potrebbe consentire a UniCredit di consolidare la propria leadership e incrementare la resilienza del gruppo, ponendolo in una posizione di maggiore forza nel panorama bancario europeo.
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Considerazioni Finali
L’OPS di UniCredit su BPM rappresenta un progetto audace che potrebbe ridefinire il panorama bancario italiano ed europeo. Tuttavia, la complessità dell’operazione non va sottovalutata. Da un lato, l’opposizione del CDA di Banco BPM rende l’iniziativa ostile, richiedendo il consenso diretto degli azionisti di BPM. Dall’altro, le condizioni di mercato attuali, caratterizzate da un disallineamento nel valore del concambio, e il possibile intervento del governo italiano attraverso il Golden Power, introducono variabili critiche per il successo dell’operazione.
Il risultato dell’OPS dipenderà dalla capacità di UniCredit di convincere gli azionisti BPM dell’efficacia e delle prospettive future derivanti dalla fusione. Al tempo stesso, l’azienda dovrà affrontare sfide interne, come l’aumento di capitale, e dimostrare che le sinergie attese dall’acquisizione giustificheranno gli investimenti richiesti. Sebbene l’esito sia incerto, il potenziale di questa operazione potrebbe trasformare radicalmente il settore bancario, ponendo UniCredit in una posizione di forza sia a livello nazionale che internazionale.
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