Giornata negativa per Eni in Borsa, con una performance al momento della scrittura di -1,85%, nonostante prossima quotazione di Plenitude.
Infatti la controllata operante nel settore delle energie rinnovabili sarà quotata mediante IPO nelle prossime settimane sul segmento Euronext Milan. Le partecipazioni nella nuova società saranno date mediante un’offerta pubblica in Italia, con collocamento privato per gli investitori istituzionali, sia in Italia che nello Spazio Economico Europeo. Inoltre l’offerta sarà dedicata anche ad investitori istituzionali fuori dalla zona USA. Il 30% del capitale dovrebbe andare sul mercato, mentre Eni deterrà la maggioranza nella nuova quotata.
Flottante Richiesto Ad Eni Per La Quotazione In Borsa Di Plenitude
Eni, ai fini della costituzione del flottante da negoziare in borsa, dovrà vendere azioni.
Il fine è anche di attingere a nuove risorse finanziarie, le quali saranno utilizzate per accrescere il valore di Plenitude e sostenere la transizione energetica della società. Ovviamente prima della quotazione, Eni deve attendere l’autorizzazione da parte di Borsa Italiana e il consenso al prospetto di quotazione da parte della Consob.
Delle azioni di Eni in borsa, L’amministratore Descalzi ha pubblicato questo commento:
“La cessione sul mercato di una parte del business libererà un valore significativo e accelererà la sua crescita, aiutando Eni a tagliare le emissioni Scope 3 attualmente generate dai propri clienti, un passo fondamentale per raggiungere il nostro net zero target. Continueremo a investire in innovazione per accelerare la transizione energetica e garantire che le nostre nuove attività dispongano dei modelli operativi e di finanziamento necessari per crescere rapidamente”,
Quotazione Eni Bloccata Sotto 14,60 Euro. La Fase Laterale Insiste Sul Titolo

Eni ancora bloccata tra 14,60 euro e 12,60, con il prezzo che risente questa settimana del limite superiore della fase laterale.
È facile parlare col senno di poi, però c’è da dire che una pausa della quotazione era prevedibile, dopo un incremento del 144% del prezzo da novembre 2020. L’RSI mostra un’inclinazione positiva, segno di una presa di forza dei compratori rispetto ai venditori. Purtroppo questo possibile rialzo è messo in discussione dalle azioni della FED e BCE sui tassi d’interesse. Le loro azioni causeranno con molta probabilità una fuga di risorse dal mercato azionario per essere spostate sull’obbligazionario.
Le mosse delle banche centrali dovrebbe ridurre l’inflazione, in particolare quella degli energetici, diminuendo significativamente i fatturati delle società operanti nel settore, inclusa Eni.
Resta Aggiornato sulle Nostre Notizie
Se hai trovato utile questo articolo, condividilo sui tuoi social e scopri di più con Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter. Lascia anche il tuo commento per raccontarci opinioni ed esperienze: il tuo contributo è prezioso.
Per ricevere ogni aggiornamento in tempo reale, attiva le notifiche dal pulsante Segui o unisciti al nostro canale Telegram di Dove Investire
Perché Scegliere Dove Investire?
Con le nostre analisi puntuali e approfondite, ti guidiamo attraverso il mondo degli investimenti, offrendoti ogni giorno spunti concreti su tendenze e opportunità. Il nostro obiettivo? Farti investire con consapevolezza, grazie a informazioni accurate e strategie mirate al tuo portafoglio.
Dove Investire: il tuo alleato per esplorare il mondo degli investimenti e comprendere le sue regole in modo chiaro e affidabile.