Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina stanno trasformando il mercato globale dei semiconduttori, ridefinendo gli equilibri tra colossi come AMD e Nvidia.
In un contesto segnato da dazi record e restrizioni all’export di tecnologie strategiche, si apre uno spiraglio inatteso: il possibile allentamento delle normative potrebbe rilanciare le vendite verso mercati attualmente limitati. Ma AMD ha davvero le carte in regola per diventare un’alternativa concreta a Nvidia? Scopriamolo analizzando performance finanziarie, valutazioni di mercato e trend tecnici.
Le nuove aperture USA sull’export tecnologico
Dopo anni di strette normative, l’amministrazione Trump ha annunciato l’intenzione di modificare il regolamento introdotto da Biden, che classificava i Paesi in tre fasce di accesso ai chip americani. Nella terza fascia – quella più penalizzata – figuravano Cina, Russia e Iran, escluse quasi del tutto dal commercio di tecnologie avanzate.
Un eventuale allentamento di queste restrizioni potrebbe rappresentare una svolta epocale per le aziende del settore. Nvidia, ad esempio, ha subito perdite stimate in 5,5 miliardi di dollari per l’impossibilità di vendere in Cina i suoi chip per l’intelligenza artificiale. Se le barriere venissero ridotte, potrebbe tornare a commercializzare i suoi Blackwell senza dover sviluppare versioni modificate per aggirare i controlli.
Anche AMD potrebbe trarre vantaggio, rilanciando i suoi acceleratori M350, attualmente sottoposti a limitazioni. Tuttavia, il nuovo scenario potrebbe non tradursi in una liberalizzazione totale: si parla di licenze globali o accordi bilaterali per gestire l’export strategico, lasciando margini d’azione solo parziali.

AMD: i numeri di una trimestrale sorprendente
Nel primo trimestre dell’anno, AMD ha messo a segno una crescita robusta e superiore alle attese. I ricavi sono saliti del 36% su base annua, raggiungendo i 7,44 miliardi di dollari. L’utile netto ha registrato un balzo del +476% e il margine lordo è cresciuto fino al 54%, segnando un significativo miglioramento della redditività.
Tra i segmenti più dinamici spiccano:
- Data center, trainati dalla domanda di soluzioni per l’intelligenza artificiale
- Gaming, che continua a rappresentare un mercato chiave per la società
Il buyback da 749 milioni di dollari segnala la volontà del management di sostenere il titolo, mentre le proiezioni per il secondo trimestre indicano un fatturato atteso di 7,4 miliardi, superiore alle stime di consensus.
Valutazioni e confronto con Nvidia
Dal punto di vista della valutazione, AMD appare attualmente scontata, a causa di una performance borsistica negativa nell’ultimo anno. Tuttavia, su un orizzonte quinquennale, il rendimento è stato del 91%, contro un clamoroso +1400% per Nvidia.
Un’analisi comparata evidenzia però dei limiti:
Parametro | AMD | Nvidia |
---|---|---|
Prezzo/utili (P/E) | 74x | 39x |
Margine lordo | 54% | 75% |
Margine netto | 18% ca. | 56% |
Ricavi annuali | $25 miliardi | $130 miliardi |
Utile netto | $1,6 miliardi | $72 miliardi |
Il distacco resta profondo, soprattutto sul piano della marginalità operativa e della redditività netta. In pratica, il margine netto di Nvidia è superiore al margine lordo di AMD, evidenziando un gap di efficienza ancora molto ampio.
Analisi tecnica: trend e volumi
Sul piano grafico, AMD mostra un’impostazione tecnica interessante. Su un time frame settimanale, il titolo ha rimbalzato su una trendline dinamica già testata in passato. I volumi di scambio si sono concentrati proprio su quel livello, suggerendo una fase di accumulazione.
Tuttavia, va ricordato che le conferme tecniche non sostituiscono mai l’analisi fondamentale: possono supportare la decisione, ma non rappresentano una garanzia. Il quadro attuale indica un titolo ancora altamente speculativo, ma con margini di recupero qualora i fondamentali migliorassero ulteriormente.
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Le opinioni degli analisti e indicatori di qualità
Secondo la media dei target price elaborata da più analisti, il titolo AMD viene valutato tra i 110 e i 120 dollari per azione. Sul fronte dell’efficienza operativa, il punteggio Piotroski (8 su 9) evidenzia una solidità gestionale elevata. Tuttavia, Nvidia ottiene il punteggio massimo (9 su 9), consolidando il proprio status di leader assoluto.
AMD è davvero la prossima Nvidia?
Al momento, AMD resta l’unica vera alternativa credibile a Nvidia nel segmento delle GPU, soprattutto per chi cerca prodotti a prezzi più accessibili. Tuttavia, il divario in termini di prestazioni, qualità dei chip e capacità di generare utili rimane significativo.
Nonostante gli sforzi in atto, la società deve dimostrare con costanza nei prossimi trimestri di poter colmare questo gap. Oggi, investire in AMD significa esporsi a rischi elevati, ma anche a potenziali opportunità se il trend di crescita sarà confermato.
Chi ha un orizzonte speculativo può valutare ingressi parziali a prezzi interessanti. Alcuni investitori stanno costruendo una posizione a step: il primo ingresso è avvenuto sotto i $100, mentre sono previsti ulteriori acquisti sotto i $70 e $55, sempre verificando che i fondamentali non si deteriorino.
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