Con la trimestrale Alphabet ormai alle porte (24 aprile), gli occhi degli investitori sono puntati su una delle aziende tecnologiche più influenti e complesse del panorama globale. Le azioni Google, in particolare, stanno suscitando crescente interesse tra chi cerca opportunità in un mercato ancora carico di incertezze. In un contesto in cui la volatilità e la prudenza guidano molte decisioni, valutare se conviene acquistare Alphabet prima della trimestrale può rivelarsi una mossa strategica di valore, soprattutto per chi è alla ricerca di titoli con fondamentali solidi e prospettive di crescita concreta.
Chi sta cercando previsioni sulla trimestrale di Alphabet, quando comprare azioni Google, oppure analisi delle azioni GOOGL prima degli utili, troverà in questo approfondimento uno strumento utile per prendere decisioni ponderate e informate. Analizzeremo i dati attesi, la forza dei vari segmenti di business, i possibili rischi legati a questioni legali e le attuali valutazioni del titolo, per offrire una panoramica dettagliata adatta sia a investitori esperti che a chi si avvicina da poco agli investimenti tecnologici.
Dati attesi: cosa aspettarsi dalla trimestrale Alphabet
I numeri previsti per il primo trimestre 2025 riflettono attese moderatamente positive. Il consensus degli analisti indica ricavi attorno a 89,2 miliardi di dollari, con una forchetta che varia tra 86,7 e 90,5 miliardi. L’utile per azione (EPS) stimato è compreso tra 1,90 e 2,38 dollari, con una media vicina ai 2,01 dollari.
Le aspettative, seppur prudenti, aprono margini per sorprese positive, complice anche un contesto valutativo depresso che potrebbe giocare a favore del titolo in caso di risultati superiori alle stime. In molti cercano oggi analisi approfondite sui risultati Alphabet Q1 2025, e proprio per questo, l’attenzione sulle guidance e sui margini sarà altissima.
Google Cloud: un settore in piena espansione
Uno dei motori principali della crescita di Alphabet è senza dubbio Google Cloud, il segmento che sta rapidamente guadagnando terreno rispetto ai concorrenti storici come AWS e Azure. Nel trimestre precedente, la divisione cloud ha segnato una crescita del 30,1% su base annua, confermando la sua capacità di espandersi nonostante i vincoli legati alla capacità infrastrutturale.
Per chi cerca dove investire nel settore cloud o si chiede se Google Cloud continuerà a crescere nel 2025, è importante osservare che la domanda di servizi legati all’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione aziendale continua a rafforzarsi. Anche per il primo trimestre dell’anno fiscale in corso, ci si aspetta che il contributo di questa divisione sia determinante per bilanciare eventuali rallentamenti in altre aree.
Pubblicità e ricerca: un business solido ma sotto pressione
Il cuore dell’attività di Alphabet resta ancora la pubblicità online, in particolare tramite Google Search e YouTube. Tuttavia, negli ultimi mesi non sono mancate le preoccupazioni per un possibile rallentamento nella crescita del comparto advertising, in parte legato all’adozione crescente di strumenti di AI alternativi come ChatGPT.
Nonostante questo, i dati mostrano che Google Search continua a generare ricavi in crescita, anche se con ritmi meno sostenuti rispetto al passato. Le entrate pubblicitarie di YouTube mantengono un buon slancio, supportate dalla crescita dei contenuti video a lunga durata e dal successo del modello Premium.
Per chi cerca analisi delle entrate pubblicitarie di Google o vuole capire quanto vale il business search di Alphabet, è chiaro che la redditività resta elevata e il vantaggio competitivo ancora solido.
Antitrust e questioni legali: tra rischi e difese strategiche
Una delle incognite principali per il futuro del titolo riguarda le accuse antitrust mosse dal Dipartimento di Giustizia USA contro Alphabet. Il nodo centrale è la presunta posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca, con richieste che includono la possibile separazione del browser Chrome dal gruppo.
Nonostante le accuse, alcune voci esterne – tra cui il CEO di Perplexity AI – hanno espresso il proprio sostegno a Google, sottolineando come un’eventuale scissione del browser danneggerebbe l’efficienza dell’intero ecosistema. Le discussioni toccano anche Android, dove Alphabet è accusata di limitare la libertà di scelta degli OEM (produttori di dispositivi).
Chi cerca informazioni su problemi legali di Google con il DOJ o vuole capire quali sono i rischi legati all’antitrust per Alphabet, deve considerare che le dinamiche legali potrebbero influenzare più le prospettive di lungo periodo che l’andamento del titolo nel breve.
Valutazione attuale e potenziale upside
Il titolo Alphabet viene attualmente scambiato con un P/E forward di circa 16,9x, una valutazione decisamente più bassa rispetto alla media storica che si attesta intorno ai 24x. Questa sottovalutazione ha spinto diversi analisti a rivedere al rialzo i propri target price.
Secondo Citi e Morgan Stanley, le azioni Google potrebbero salire rispettivamente fino a $195 e $185, il che implica un potenziale guadagno tra il 22% e il 29% rispetto ai livelli attuali. Per gli investitori che stanno cercando azioni tecnologiche sottovalutate con alto potenziale di crescita, GOOGL resta una delle scelte più convincenti sul mercato americano.
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Considerazioni finali: GOOGL è da comprare prima della trimestrale?
Le valutazioni contenute, il crescente contributo del cloud, la tenuta della pubblicità e l’interesse del mercato per i colossi dell’AI rendono Alphabet un’opzione da valutare con attenzione. In particolare, chi cerca strategie per acquistare azioni Google prima della trimestrale potrebbe trarre vantaggio dall’attuale fase di debolezza relativa del titolo.
In caso di risultati migliori delle attese o di segnali positivi sulla guidance, il mercato potrebbe reagire con forza. E con un sentiment ancora fiacco e aspettative basse, gli elementi per una sorpresa positiva non mancano. Investire in Alphabet prima degli utili del Q1 2025 potrebbe dunque rivelarsi una scelta lungimirante, specialmente per chi punta a investimenti tecnologici di medio-lungo termine.
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