Siamo forse vicini all’esplosione del risk off sui mercati? Siamo forse a ridosso di un crollo epocale dei mercati azionari e di conseguenza prossimi ad una caduta violenta del UsdJpy e di tutti i cambi contro la valuta giapponese? Siamo forse alle prese con qualcosa di incontrollato in Europa in seguito all’aumento significativo della tensione tra il nostro paese e i rappresentanti dell’Unione?
Tutte queste sono domande legittime, in un momento in cui assistiamo a qualche movimento interessante nelle price action, a cominciare da quella della moneta unica. Ieri sera è uscito peraltro un rumor su una dichiarazione di Draghi relativa al fatto che l’outlook di Eurozona è positivo e in crescita, quasi a cercare di minimizzare l’impatto delle evidenti tensioni tra il Governo Italiano e i rappresentanti della Commissione, ma l’EurUsd, dopo un breve movimento di ripresa, ha violato definitivamente quota 1.1500 per scendere sui supporti chiave a 1.1450.
La giornata di oggi, potrebbe rappresentare quindi, un segnale, perché spesso i venerdì, soprattutto a ridosso di week end in cui vi saranno sicuramente notizie politiche relative al budget del nostro paese, sono venerdì di passione e di tensione.
Anche sulla sterlina si assiste al solito balletto di notizie, da parte di tutti coloro che in qualche modo rappresentano le due parti in causa, e per ora non se ne viene fuori, nel senso che ognuno dice la sua in modo incontrollato causando incertezza generalizzata, che colpisce inevitabilmente la valuta britannica. Sarebbe molto meglio il silenzio e parlare esclusivamente quando c’è qualcosa di concreto sul tavolo, ma sappiamo che in un mondo dove l’informazione viaggia a velocità supersonica attraverso i social network, chiunque è libero di dire la sua, anche una marea di fake news che inevitabilmente condizionano l’andamento dei prezzi. In ogni caso, la tendenza della sterlina resta ribassista nel breve e nulla esclude di scendere, nel caso di violazione del supporto psicologico di 1.3000, anche fino a 1.2935 40 possibile target di breve termine. Sulla moneta unica, i livelli da osservare contro dollaro, sono posti in area 1.1420 30 inizialmente, seguiti da 1.1385 90 e 1.1365 70 e infine l’area del minimo visto ad agosto di 1.1307.
Lo spread bund btp intanto sale a 324 punti il livello più alto dal 2013 e la tensione aumenta con il paese sotto il ricatto evidente dei mercati. In Europa hanno tutti bocciato la manovra italiana, esprimendo giudizi ancor prima di aver considerato una benché minima discussione costruttiva sugli elementi che compongono il bilancio stesso, segno che le divergenze filosofiche tra l’approccio del nuovo governo italiano e quello della Ue restano ampie e di non facile ricomposizione. Si spera che il buon senso prevalga da ambo le parti, indipendentemente dalle posizioni ideologiche sulla questione. In ogni caso qualche contraddizione sui temi principali, all’interno del governo giallo verde, paiono evidenti, nonostante vi fosse un contratto di governo che pareva sanare ogni tipo di divergenza tra le parti. Evidentemente non è così chiaro.
Venendo alle oceaniche, segnaliamo per ora la tenuta dell’area di supporto 0.6530 40 per NzdUsd, che si è ripreso l’area di 50 60 e sembrerebbe aver trovato una base di medio termine anche se è prematuro parlarne perché un’eventuale rafforzamento del biglietto verde su euro e sterlina, inevitabilmente, per correlazione, avrebbe comunque delle conseguenze anche su nzd e aud, che invece sembra fare leggermente più fatica del kiwi, nonostante per ora la tenuta dei supporti chiave posti tra 0.7060 e 0.7040. I dati cinesi questa notte, sono apparsi comunque positivi e in tenuta, con un pil uscito leggermente inferiore alle attese (6.5% contro un 6.6 atteso) ma vendite al dettaglio uscite a +9.2% rispetto ad un +9.0 atteso. Forse la debolezza dello Yuan contribuisce ad alimentare leggermente l’inflazione e i consumi interni dato l’aumento della domanda estera che permette di incassare valuta buona che entra in circolo nell’economia. Infine attenzione allo Jpy, che resta in bilico, nel senso che una violazione dei supporti chiave di UsdJpy , accompagnato magari a borse in discesa, potrebbe evidenziare un aumento del risk off da non sottovalutare. I livelli da osservare osano posti in area 111.50 e soprattutto 110.50 e 109.60, che determinerebbero l’inversione del trend rialzista ancora in atto. Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
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Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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