Continua la diversificazione in atto sul mercato dei cambi, in un’apparente condizione di risk off che, se i mercati azionari fossero in correlazione intermarket classica, dovrebbero vedere l’equity scendere con il dollaro che sale. Ed invece, le borse tengono mentre il dollaro pare schiacciare tutte le altre valute senza soluzione di continuità. Sul mercato c’è di fatto una anomalia presente o qualcuno che sta spudoratamente mentendo, tra gli asset intercorrelati. Oppure è semplicemente in atto una diversificazione di portafoglio che sta smontando le posizioni dei big player, come confermavano anche le contraddizioni evidenti che abbiamo rivelato sui future del Cme la scorsa settimana. Se ricorderete, avevamo i big player long decisamente Euro ma al contempo long Dollar index, short Aud e long Nzd (girate evidentemente questa settimana visto che il cross AudNzd da 1.0300 è salito quasi 200 pips).
In ogni caso, quel che stiamo notando è una forza estrema di dollaro contro tutto e tutti, anche e specie nei confronti dello Jpy che in una condizione di paura come quella che stiamo vivendo, (l’indice Vix è salito due giorni fa di quasi il 24% per poi correggere ieri solo di un 3%) dovrebbe invece scendere. A meno che non si consideri il dollaro maggiormente valuta rifugio dello Jpy, come è già accaduto durante la crisi della pandemia a fine marzo 2020. Detto ciò viviamo una condizione comunque di correlazione classica (il biglietto verde si muove al rialzo contro le altre valute) unita però ad una condizione di correlazione specifica su alcune valute, sterlina in testa che ha fatto 300 pips in due giorni come non si vedeva da tempo. La difficoltà che la Gran Bretagna sta incontrando nel post Brexit sembrano essere la ragione principale di questa discesa impulsiva della valuta britannica che ieri ha trovato apparentemente una base in area 1.3400, correggendo poi qualcosa. Ma non dimentichiamo che in questo scenario, gli Usa rischiano di non pagare stipendi pubblici già il 18 ottobre, altra ragione che ha causato queste paure sul mercato, nonostante il fatto che sono già 4 anni che in autunno il Congresso deve votare lo sforamento del debito per impedire lo shutdown della pubblica amministrazione.
Lo scenario quindi, cari amici, è ancora incertissimo, e le correlazioni intermarket paiono completamente saltate. Anche il Gold, che in una condizione come quella attuale dovrebbe salire come classico asset rifugio, scende, distribuendo e dimostrando che, come già ricordato i giorni scorsi, tutto il mondo è long oro giallo, ragione principale di questa discesa. I punti chiave sono posti in area 1.670 e fino a che tiene questi livelli, siamo ancora, nonostante tutto, in trend rialzista. Interessanti evoluzioni del dollaro neozelandese, che fino alla settimana scorsa sembrava la divisa più appetibile del mercato e che ora invece non sembra volere più nessuno. Basti osservare il cross NzdCad, sceso del 3.5% in due settimane.
Oggi attenzione ai dati sul Pil inglese, anche se è la rilevazione finale del secondo trimestre, quindi già scontato, mentre nel pomeriggio avremo lo stesso dato per gli Usa. Un occhio anche all’inflazione tedesca nel primo pomeriggio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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