Dopo sei sessioni negative sulle ultime sette, il Petrolio capitombola anche ieri e stamattina. Oggi, il greggio era scambiato poco sopra i $42: solo ieri aveva toccato i minimi da inizio 2017.
Il recente calo è attribuito al taglio alla produzione promosso dall’OPEC, che non è riuscito nell’intento di sbloccare l’impasse, oltre che alle tensioni politiche generate dall’interruzione delle relazioni di alcuni Paesi del Golfo con il Qatar e dalla nomina di un nuovo principe ereditario in Arabia Saudita.
Report completo nel post “Prosegue la flessione del prezzo del Petrolio. La discesa non è ancora finita”
In evidenza oggi: Mercati internazionali in ribasso
Wall Street perlopiù negativa: Ieri S&P 500 e Dow Jones chiudono entrambi in rosso, mentre il Nasdaq realizza guadagni.
China50, rimbalzo del 2%: Il listino cinese mette a segno un risultato decisamente positivo, dovuto in parte alla recente inclusione delle azioni della Repubblica popolare nell’indice degli emergenti MSCI. Stamattina luce verde anche per altre piazze asiatiche.
Metalli preziosi in ascesa: Oro e argento realizzano ieri guadagni importanti, segnando rispettivamente +0,6% e +1% circa.
CAD e USD, possibile volatilità oggi: Due reports chiave verranno pubblicati alle 12:30 GMT. In Canada è atteso il report mensile sulle vendite al dettaglio dei prodotti di base, che potrà influenzare il corso del CAD. Negli Stati Uniti, il report settimanale sui sussidi di disoccupazione potrà invece condizionare il biglietto verde.
Avvio negativo per le borse europee: Il FTSE perde 2 punti, il DAX 22 punti e il CAC 16 punti.