L’anno appena trascorso è stato molto volatile per i prodotti energetici, tra cui il petrolio. E il 2017 potrebbe mostrare variazioni di prezzi altrettanto ampie.
In sostanza il motivo per cui siamo stati testimoni di una crescita del prezzo da un minimo a $27.55 ad un massimo a $55.21, è stato l’ormai conosciuto accordo OPEC. Il cartello ha annunciato un accordo per tagliare la produzione di petrolio il Novembre 30. Da allora, il greggio Brent è in crescita del 12% e i prezzi del petrolio greggio LCrude sono saliti del 15%.
Mentre l’accordo OPEC ha contribuito ad aumentare i prezzi del petrolio nell’anno appena concluso, per il 2017 si prospetta un sacco di incertezza. Quando gli investitori pensano ai prezzi del petrolio, pensano al rapporto tra domanda e offerta in primis. Ma il driver primario dei prezzi del petrolio va oltre la semplice domanda e offerta. Ma gli eventi geopolitici hanno forse un peso ancora maggiore nella determinazione del valore dell’energetico.
Ancora dobbiamo tener presente come i Governi controllano l’approvvigionamento all’interno dei loro confini. E Ancora, Donald Trump ha vinto a sorpresa le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Le sue politiche energetiche proposte potrebbero portare ad un aumento di petrolio attraverso la produzione petrolifera americana.
Il modello grafico, ci fotografa un trend inizialmente molto forte che tuttavia ha incontrato delle difficoltà nella crescita oltre i $55. Ora il trend principale rimane in fase costruttiva, ma poniamo particolare attenzione al supporto in area $48. Se mantenuto potrebbe fornirci un’indicazione di forza, mentre al contrario potrebbero aprirsi fasi di debolezza. Seguiremo con attenzione l’evoluzione dell’LCrude anche nelle prossime analisi.
Buon trading a tutti
Carlo Vallotto per ActivTrades.