Persiste un relativo decoupling fra listini americani ed europei. I primi stazionano su livelli decisamente elevati e continuano ad essere comprati sulla debolezza, anche se ieri con meno convinzione, mentre nel nostro continente la forza delle materie prime crea inflazione importata e sostiene il cambio dell’euro verso il dollaro.
Questo fattore tecnico riduce in parte l’appeal delle borse del vecchio continente, a partire dal Dax, che ha vissuto una giornata davvero terribile quanto all’incremento della volatilità: 235 punti di range fra i massimi e minimi nel momento in cui sto scrivendo non sono davvero poca cosa. Non solo è stato chiuso il gap di due sedute fa, ma Francoforte è tornata su una zona tecnico/psicologica (13.000) e di volumi che potrebbe essere nuovamente testata dai prezzi.
Più composto il comportamento del nostro mercato, che in una seduta difficile (le banche hanno sofferto in tutta Europa, riprendendosi soltanto nella seconda parte di giornata) non ha incrementato le escursioni rispetto alla media delle ultime cinque sedute.
Eurostoxx ha invece seguito il destino del Dax, avvicinandosi ai minimi di venerdì scorso, e ne abbiamo avuto riprova dal future V Stoxx – che scambia appunto in base alla volatilità del sottostante principale – che ha registrato una performance a rialzo del 4,30%.
Il mercato natalizio è sottile, e quindi potrebbe anche essere suscettibile di recuperi, ma il ribasso di questa metà settimana- solo in parte giustificato da alcuni intoppi sulla riforma fiscale americana, che potrebbe slittare a gennaio – per le dinamiche con cui si è mosso non mi pare un bel segnale, soprattutto perché non è in realtà arrivata una news realmente pesante per giustificare un calo così robusto, al di là delle percentuali: forse potrebbe essere la consultazione per l’elezione del nuovo parlamento della Catalogna, prevista per domani.
Di base, la mia sensazione è quella di alleggerimenti di portafoglio sul Dax e sul settore bancario, che potrebbe preparare un inizio 2018 difficile per alcune economie area euro con conti non in regola.
In dettaglio ecco i livelli di equilibrio/top/bottom – calcolati per la seduta odierna – dei principali strumenti finanziari da me monitorati:
- Equilibrio – Top Bottom – Volatilità
- Dax 13.130 13.260 12.850 aumento
- Eurostoxx 3.558 3.580 3.500 aumento
- Bund 162,19 162,33 161,14 stabile
- FtseMib40 22.145 22.245 21.905 stabile
- Sp500 2.688 2.710 2.665 stabile
- Nasdaq 6.502 6.560 6.443 stabile
- DowJones 24.803 24.900 24.613 lieve diminuzione
- EURUSD 1,1850 1,1937 1,1792 stabile
- USDJPY 113,00 114,00 112,61 stabile
- GBPUSD 1,3375 1,3510 1,3256 stabile
- Gold 1.260,0 1.273,0 1.252,0 aumento
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
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